Reset e la riorganizzazione della struttura comunale

Reset e la riorganizzazione della struttura comunale

Reset e la riorganizzazione della struttura comunale

Tag:

martedì 28 Maggio 2013 - 09:56

Reset! intende far prevalere, anche nelle stanze di palazzo Zanca, la competenza valorizzando il merito di tutti quelli che lavorano nell’interesse della città e non per il benessere dei soliti noti

Tutti fannulloni o tutti bravi?. “E’ evidente – scrive Reset – che, come in qualsiasi altra organizzazione complessa, tra i dipendenti comunali ci saranno anche persone non particolarmente “inclini” a lavorare, così come tante altre persone che svolgono il proprio lavoro con competenza, onestà e diligenza. Affermare, quindi, che tutti i problemi della macchina burocratica comunale sono da ricondurre ad una presunta o meno “fannulloneria” del personale comunale è perlomeno semplicistico e riduttivo”.

“Un vecchio detto – prosegue Reset – dice che “il pesce puzza dalla testa”, pertanto è da lì che si deve ripartire: riorganizzando completamente la struttura comunale, azzerando una politica delle risorse umane legata essenzialmente alla ricerca del facile consenso all’interno dell’amministrazione ed a logiche clientelari e non certo ad assicurare il corretto funzionamento della macchina comunale. Reset! intende far prevalere, anche nelle stanze di palazzo Zanca, la competenza valorizzando il merito di tutti quelli che lavorano nell’interesse della città e non per il benessere dei soliti noti”.

I punti chiave di questo processo saranno i seguenti:

a) Verifica dei procedimenti amministrativi in atto ed analisi dei carichi di lavoro attraverso una rigorosa mappa dei processi;

b) Sviluppo di percorso professionale per ogni singolo dipendente. Reset! intende operare un’azione “rivoluzionaria”, ascoltando tutti i dipendenti comunali e verificando non solo le capacità di ognuno, ma anche di capire quali sono le loro aspirazioni lavorative, il loro percorso professionale atteso, trattando ogni dipendente come una persona e non come un vassallo dei potenti.

c) Riorganizzazione dei carichi di lavoro e del funzionigramma organizzativo. reset! non farà una rotazione dei dirigenti e dei funzionari, intesa come semplice giro di valzer che spesso provoca più danni che altro (mettendo agronomi al personale, o ingegneri ai servizi sociali), ma collocherà ogni persona nel ruolo più adatto, sulla base delle proprie competenze personali ed aspirazioni di carriera, e non basandosi solo sulla qualifica professionale o peggio sulla base della presunta appartenenza politica e “fedeltà”.

d) incentivazione del merito. reset! punterà ad utilizzare le scarse risorse a disposizione, per premiare chi da effettivamente un contributo comunale, picconando gli incentivi a pioggia uguali per tutti.

e) Salvaguardia dei livelli occupazionali del personale precario. In un contesto occupazionale drammatico come quello della nostra città, è obbligo di qualsiasi amministratore difendere tutti i posti di lavoro attualmente esistenti. reset! non promette stabilizzazioni o “infornate” di vario tipo che allo stato sono impossibili visto lo scempio provocato dai partiti, ma intende impegnarsi utilizzando ogni valido strumento disponibile per garantire i lavoratori dei servizi sociali, attraverso gli strumenti dei voucher, la riorganizzazione di tutte le società partecipate nonché un processo di verifica di tutti i contratti di servizio stipulati fino ad ora dal Comune.

2 commenti

  1. VOI CHE VORRESTE CAMBIARE PAGINA…..MA LA SMETTETE DI FARE ATTACCARE I VOSTRI MANIFESTI SUI MURI E DAPPERTUTTO? PAGATEVI GLI SPAZI E RISPETTATE LA CITTA’….PREDICATE BENE E POI….SIETE COME TUTTI GLI ALTRI!

    0
    0
  2. franco martino 28 Maggio 2013 17:00

    Grosso modo Reset ha centrato il bersaglio ed è sempre più evidente che lo sfascio della macchina amministrativa comunale è la prima condizione per una massiccia politica clientelare, infatti più il cittadino ha difficoltà ad accedere ai servizi da solo, più è costretto a cercare la mediazione poltica.
    Dividere la responsabilità tra la classe politica e i dipendenti non è facile, è certo che il vero vantaggio lo ottengono i politici, mentre i dipendenti hanno solo gli insulti e il dileggio della pubblica opinione.
    Se voglio che un mio autista arrivi a Roma in sei ore debbo dotarlo di una buona automobile in piena efficenza, se gli consegno una 500 scassata e poi gli contesto di non essere stato sei ore, io sono in malafede e il mio autista è un “utile idiota”.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007