No all'inceneritore, oltre 2000 persone alla manifestazione di Archi

No all’inceneritore, oltre 2000 persone alla manifestazione di Archi

Giovanni Passalacqua

No all’inceneritore, oltre 2000 persone alla manifestazione di Archi

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lunedì 28 Settembre 2015 - 08:19

Il corteo ha sfilato fin sotto gli impianti della centrale per manifestare la contrarietà alla termovalorizzazione. Presenti tutte le associazioni ambientaliste della valle del Mela e una rappresentanza politica del M5s e de “L’altra Europa con Tsipras”, oltre a numerosi sindaci

Nemmeno il cielo coperto ha rovinato la manifestazione indetta in occasione dell’anniversario dell’incendio al serbatoio RAM. Alle 15:30, oltre 2000 persone erano già in piazza ad Archi ad ascoltare padre Trifirò, ed hanno poi scortato il corteo lungo le strade della frazione di San Filippo del Mela, passando per l’ingresso della centrale Edipower, dove è stata ribadita la contrarietà al termovalorizzatore a CSS.

Doveva essere la manifestazione dell’unità; e, in prima fila, c’erano in effetti i sindaci di quasi tutti i paesi del comprensorio: Milazzo, Santa Lucia del Mela, Saponara, San Pier Niceto, Torregrotta – rappresentata però da un assessore -, Condrò, Gualtieri, Pace del Mela, Monforte San Giorgio, Furnari e persino Messina. Anche Accorinti non ha infatti disprezzato il palcoscenico ambientalista, accompagnato dal suo assessore Daniele Ialacqua; tra i manifestanti c’era anche Maria teresa Collica. Accanto ai sindaci in prima fila le associazioni della valle: a coordinare i manifestanti è stato soprattutto Peppe Maimone, presidente ADASC, insieme al comitato “No inceneritore del Mela”; presente Zero Waste Sicilia, Legambiente Tirreno, l’associazione luciese per la salute e l’ambiente e altre rappresentanze del comprensorio. Al corteo erano presenti anche i deputati del M5s Villarosa e Zafarana e i senatori Bocchino e Campanella. Assente, invece, il sindaco di San Filippo del Mela; un’assenza descritta come ambigua, nonostante le ripetute prese di posizione di Aliprandi sul tema del CSS.

Al termine della manifestazione, svoltasi senza alcun intoppo, il corteo si è poi ritrovato nella piazza di Archi; lì il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, avrebbe dovuto parlare a nome di tutti i sindaci del comprensorio. Ma l’occasione è stata presa al volo dai presenti, che hanno iniziato uno dopo l’altro a chiedere di poter parlare. Alla fine l’unità è stata incrinata: una parte del corteo – pinelliani e comitato “Mamme per la vita” in particolare – ha contestato i sindaci che prendevano la parola, sostenendo che solo la popolazione avrebbe potuto impedire l’ennesima speculazione sulla pelle dei cittadini; altri hanno parlato con toni da campagna elettorale, introducendo argomenti di politica locale in un corteo che doveva essere apolitico. Hanno parlato i rappresentanti di tutte le numerose associazioni presenti, ma anche consiglieri e semplici cittadini, a vario titolo, in una lunga sfilata che non ha aggiunto molto alle già note argomentazioni ambientali, ma che ha rappresentato una vera e propria vetrina mediatica per molti personaggi.

A parte prevedibili strumentalizzazioni, tuttavia, la manifestazione ha avuto un buon successo. Non c’era la massiccia partecipazione della passata edizione, ma si tratta di un calo fisiologico – un anno fa era ancora impresso negli occhi di tutti lo spettacolare incendio al serbatoio; ad una prima stima, erano presenti circa 2000/3000 persone, in una valle del Mela che non è mai stata particolarmente reattiva agli appelli a scendere in piazza.

Restano le promesse del sindaco Formica: “Bonifiche e risanamento per lavorare tutti e allo stesso tempo andare verso un’economia sostenibile e priva di industrializzazione pesante”; e quelle del sindaco di Furnari, che ha spiegato come, al termine delle manifestazioni, tocchi alla competenza dei sindaci opporsi concretamente, con i mezzi istituzionali a disposizione, al progetto. Resta la volontà, ferma, di opporsi all’inceneritore e alla riconversione Edipower. Adesso, però, restano anche meno di 60 giorni per presentare osservazioni al progetto. E, nelle loro posizioni all’interno delle istituzioni i sindaci della valle – tanto i presenti, quanto gli assenti – mostreranno le loro vere intenzioni, in cerca della legittimazione dei cittadini che li hanno eletti.

PS: Rossana Giacobbe, portavoce del comitato “Mamme per la vita”, sottolinea il pieno appoggio alle amministrazioni della valle, ribadito nell’intervento in piazza ad Archi. A questo link troverete il video della manifestazione, compresi gli interventi finali, a cura di Francesco Catanese

Giovanni Passalacqua

2 commenti

  1. No inceneritore, no termovalorizzatore, no questo no quello….. bla bla bla e poi? Risolvono loro i problemi? Oppure questi 2000 scienziati nella loro quotidianità sono integerrimi ambientalisti che non producono rifiuti, non sprecano acqua, non usano corrente elettrica, vanno sempre a piedi?

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  2. No inceneritore, no termovalorizzatore, no questo no quello….. bla bla bla e poi? Risolvono loro i problemi? Oppure questi 2000 scienziati nella loro quotidianità sono integerrimi ambientalisti che non producono rifiuti, non sprecano acqua, non usano corrente elettrica, vanno sempre a piedi?

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