Nuovo problema gasolio per Messinambiente, il V quartiere dice no al regolamento Tares

Nuovo problema gasolio per Messinambiente, il V quartiere dice no al regolamento Tares

Francesca Stornante

Nuovo problema gasolio per Messinambiente, il V quartiere dice no al regolamento Tares

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lunedì 09 Settembre 2013 - 20:31

Ancora in attesa della delibera per accedere al fondo di rotazione, si ripropongono le solite emergenze. Messinambiente ha finito il carburante e ha autonomia solo per un altro giorno. Sotto la lente di ingrandimento il regolamento Tares, Santalco chiede chiarimenti, il V quartiere lo boccia.

Cambiano le amministrazioni ma i problemi, purtroppo, restano sempre gli stessi. E sarà così finchè la situazione economica di Palazzo Zanca resterà critica. Si va avanti con soluzioni tampone e interventi "in emergenza" e puntuale si ripropone il problema gasolio per Messinambiente. Per il turno di questa notte nessuna difficoltà, i mezzi espleteranno la consueta raccolta, ma sarà l'ultima uscita che potranno effettuare se nel frattempo non arriveranno buone notizie. Il Commissario di Messinambiente Armando Di Maria continuerà a fare pressing su Palazzo Zanca per ottenere quantomeno quelle rassicurazioni per "convincere" la ditta a rifornire al più presto i serbatoi dei mezzi che altrimenti non potranno far altro che fermarsi in deposito.
Intanto sembra sotto controllo la situazione discarica, Tirrenoambiente smentisce qualunque tipo di problema, il sito resterà aperto e Messina non avrà brutte sorprese. Almeno non nell'immediato. La società che gestisce la discarica attenderà la delibera che ormai dovrebbe essere presentata dall'amministrazione nei prossimi giorni, anche se la transazione dei 2.800.000 tra Comune e Ato3 non è stata siglata oggi per l'assenza del vicesindaco Signorino impegnato a Roma. Le firme arriveranno al più presto, poi la modifc a della delibera, il passaggio in commissione Bilancio e poi in aula.
Il Consiglio comunale dovrà occuparsi anche del regolamento Tares, la tassa sui rifiuti. La dovrà essere determinata in modo da garantire la copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani con la copertura integrale di tutti i costi relativi agli investimenti per le opere,nonché di tutti i costi d’esercizio del servizio di gestione dei rifiuti,includendo anche i costi per il servizio di spazzamento e lavaggio delle strade pubbliche e i costi amministrativi per il contenzioso,l’accertamento e la riscossione del tributo. A ricordarlo è il consigliere comunale del gruppo Felice per Messina Giuseppe Santalco che ha scritto al Sindaco e agli Assessori Daniele Ialacqua e Guido Signorino per ottenere una serie di chiarimenti sui passaggi fondamentali da seguire. Santalco chiede se da parte dell’Ato3 è stato predisposto il Piano Finanziario per il 2013 e se lo stesso è stato sottoposto alla Giunta Comunale per l’approvazione; se , fermo restando il contenzioso in corso tra Messinambiente e Ato3, tra le partecipate del Comune di Messina è stato asseverato l’importo che lAto dovrà riconoscere a Messinambiente per l’anno 2013 e che dovrà costituire punto di riferimento per il calcolo della Tares e da inserire nel Bilancio Preventivo del corrente esercizio finanziario ; se gli Uffici comunali interessati hanno fornito tutte le notizie necessarie affinchè la Tares si articoli sulla base di 2 componenti: rifiuti e servizi per finanziare i costi dei servizi indivisibili del Comune; la percentuale delle utenze domestiche e non che allo stato sono censite e che in atto pagano la Tarsu e le azioni che l’amministrazione sta ponendo in essere per eliminare le evasioni ed arrivare ad una percentuale tale da consentire la copertura totale del servizio e ciò sulla base del principio “pagare tutti per pagare meno”, come intende l’amministrazione coprire il costo totale del servizio nel caso in cui le utenze non dovessero coprire il 100% del servizio e ciò anche al fine della predisposizione del Bilancio Preventivo 2013.
Il regolamento è al momento all'attenzione dei consigli di circoscrizione, ma se nei giorni scorsi, seppur con alcune condizioni, era arrivato l'ok del IV quartiere, il V ha detto no all'unanimità. Il parere contrario è scaturito dalla mancanza di un piano per la raccolta porta a porta e di tutti gli strumenti necessari ad adottare la differenziata. Per il quartiere presieduto da Santino Morabito il regolamento proposo dall'amministrazione non tiene conto di quei cittadini che si troveranno contemporaneamente a pagare sia la Tares che la Tarsu e discrimina determinate tipologie di attività commerciali. Nota finale per i costi, considerato quanto negli anni si è speso per un servizio ritenuto scadente. Per il V quartiere l'amministrazione continua a navigare in alto mare. Evidentemente serviranno dei chiarimenti.
F.St.

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