Rifiuti. Rispetto Messina: "Oltre il danno la beffa. Ma dipenderà dal Consiglio comunale"

Rifiuti. Rispetto Messina: “Oltre il danno la beffa. Ma dipenderà dal Consiglio comunale”

Redazione

Rifiuti. Rispetto Messina: “Oltre il danno la beffa. Ma dipenderà dal Consiglio comunale”

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domenica 06 Giugno 2021 - 07:41

L'allarme del gruppo di iniziativa civica sull'aumento della Tari

“Nonostante la partenza disastrosa in alcune zone della citta del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, che prevede, fra l’altro, in maniera irrazionale il conferimento di certe tipologie di rifiuti una volta alla settimana o, addirittura, una volta ogni quindici giorni; nonostante la città in tutte le sue varie realtà territoriali, a causa della sporcizia disseminata su vie e strade, mostri una totale mancanza della tutela del concetto di “decoro urbano”; nonostante da parte di categorie commerciali, associazioni di cittadini, soggetti rappresentanti dei consumatori, soggetti politici e singoli consiglieri comunali abbiano evidenziato le pecche e le carenze di un meccanismo di raccolta differenziata dei rifiuti che non può essere imposto in un’area particolare, quale il centro storico cittadino, non si scorge alcun cenno di ravvedimento da parte degli amministratori comunali, che invece proseguono con iattanza a criminalizzare i malcapitati cittadini che non riescono a raccapezzarsi con questo nuovo sistema, e rispondono con arroganza a qualsiasi forma di contestazione o dissenso, quasi come fossero detentori delle verità assolute”.

Così i componenti del gruppo di iniziativa civica “Rispetto Messina”:

“Ma quello che è ancora più grave, per tanti aspetti, risiede nell’annuncio, finito il periodo dei trionfalisti del cassonetto, di un ulteriore, insopportabile aggravio della Tari di quasi il 10 %. Aumento che smentisce le facili promesse ad usum dei creduloni, fatte nel 2019 dal sindaco di Messina che si impegnava per la riduzione del 30% della tariffa comunale, che invece ha subito aumenti costanti, spesso motivati da situazioni emergenziali. E ci viene anche detto che ciò è necessario a causa degli aumenti dei costi di servizio della società di gestione del servizio, di ben sei milioni per il solo 2021, mentre tutti possiamo riscontrare le inefficienze del servizio. Un aumento della tariffa, le cui ripercussioni toccheranno tutti i cittadini messinesi in maniera indiscriminata, anche quei nuclei familiari che non hanno ricevuto alcuna forma di ristoro o di sostegno, e che stanno attraversando un periodo di grande difficoltà economica”.

“Un aumento che, però, necessita, per diventare fatto reale di un passaggio ineludibile nel Consiglio Comunale. Per cui, su questa particolare vicenda, siamo di fronte non solo ad un sindaco che non mantiene le promesse, o ad una società di gestione del servizio caratterizzata da approssimazione, che vuole adottare un sistema di raccolta differenziata, senza che lo stesso sia inserito, cosi come avviene quasi ovunque, in un ciclo integrato dei rifiuti che non preveda solo discariche, le cui carenze potrebbero portare ad ulteriori  richieste di ulteriori aumenti della Tari in estate, ma anche ai singoli consiglieri comunali. Consiglieri comunali che sono stati eletti direttamente dai cittadini e che, di conseguenza, ai cittadini loro elettori dovrebbero principalmente rispondere, e che, stavolta, non possono farsi abbindolare da presunte esigenze di natura pubblica, ma che dovrebbero valutare questa richiesta di aumento della tariffa comunale, derivante dai costi di servizio della società Messina Servizi Bene Comune (che di “bene comune” ha ben poco) analizzando le “partite” dell’aumento dei costi, ma, soprattutto, pensando di non andare contro gli interessi dei cittadini e delle famiglie messinesi. Cittadini e famiglie che, forse è bene rammentarlo, nella stragrande maggioranza non sono né sudditi né colonizzati”.

2 commenti

  1. Che senso ha pagare per un servizio che non funziona?

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  2. Mi chiedo, considerato l’innumerevole numero di cittadini che percepiscono ( one-stamente o fraudolentamente) il reddito di cittadiinanza, se non fosse il caso di considerare il loro impiego per pulire le strade del quartiere dove abitano e convivono con carenze ierbacce e rifiuti vari che provocano altissime carenze igieniche.

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