Roccalumera. "Tassa sulla spazzatura da diminuire dopo la riduzione del debito con l'Ato"

Roccalumera. “Tassa sulla spazzatura da diminuire dopo la riduzione del debito con l’Ato”

Carmelo Caspanello

Roccalumera. “Tassa sulla spazzatura da diminuire dopo la riduzione del debito con l’Ato”

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lunedì 09 Maggio 2016 - 06:07

Intervento della minoranza dopo la decisione del Tribunale: "Le tasche dei cittadini vanno tutelate"

“Le tasche dei cittadini di Roccalumera vanno tutelate: la riduzione del debito con l’Ato rifiuti deve servire per diminuire la tassa sulla spazzatura e non per altro”. I consiglieri di minoranza sono decisi nella loro battaglia in seguito alla decisione del Tribunale di Messina di revocare le ingiunzioni di pagamento in favore della società d’Ambito per circa 860mila euro. La questione affonda le radici nel 2013, quando l’attuale Amministrazione, appena insediatasi, ha approvato un piano di rientro del debito con l’Ato rifiuti per circa 2 milioni e mezzo di euro. Venne sottoscritto un accordo con la Regione, la quale doveva anticipare le ingenti somme che il Comune deve restituire in dieci anni attraverso una rata annuale di 250mila euro. “All’epoca – spiega il capogruppo di opposizione Rita Corrini, parlando anche a nome dei consiglieri Giuseppe Melita, Ada Maccarrone, Antonella Totaro e Maria Grazia Saccà – a nulla sono valse le proposte della minoranza di intavolare una seria trattativa con l’Ato per giungere ad un rideterminazione degli importi da pagare o per chiedere garanzie alla Regione, nel caso in cui i contenziosi davanti al Tribunale di Messina ed al Tar avessero avuto un esito favorevole per il nostro Comune. Che – prosegue Melita – si riconosceva debitore, nonostante le contestazioni per oltre 2 milioni e 100mila euro.

Nel settembre 2015 il Tribunale di Messina revoca le ingiunzioni. A questo punto il debito con l’Ato (dal 2007 al 2012) – chiosa Melita – non esiste più, perché il Comune ha già pagato un milione e mezzo di euro”. I consiglieri di minoranza sostengono in una nota che “sarebbe stato ragionevole rimodulare la rata annuale di 250mila euro riducendone l’importo annuo a poco meno di 150mila, diminuendo la pressione fiscale. La scelta politica della maggioranza, invece, è stata quella di approvare lo scorso 21 aprile in aula una delibera che ha rimodulato il piano di rientro, alla luce della sentenza del Tribunale, senza concordarne i contenuti né con la Regione, né con l’Ato. Il rischio è che la Regione possa versare al Comune di Roccalumera l’ulteriore e residua somma di un milione a fronte di un debito che non esiste più. La maggioranza sostiene che tale importo, qualora fosse incassato dal Comune, potrebbe essere utilizzato per pagare altro: come ad esempio il debito con l’Ato rifiuti per le fatture del 2015 o peggio ancora quello derivante dal contenzioso. Ciò, però, non è in atto possibile – conclude l’opposizione – perché le somme che la Regione versa al comune in base al piano di rientro per le fatture dal 2007 al 2012 non possono essere impiegate per altro”.

Carmelo Caspanello

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