L’acqua, i rifiuti, i tir, il collasso finanziario e l’orchestrina del Titanic

L’acqua, i rifiuti, i tir, il collasso finanziario e l’orchestrina del Titanic

L’acqua, i rifiuti, i tir, il collasso finanziario e l’orchestrina del Titanic

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lunedì 27 Febbraio 2012 - 09:35

Spente le luci della Notte della Cultura, Messina inizia la settimana coi rubinetti chiusi, la spazzatura per strada, i camion che la invadono e la politica pronta ad aumentare le tasse

Nell’era degli iPad, dei neutrini che viaggiano a velocità folle, della tecnologia esasperata che con un clic ci fa essere dove vogliamo, con chi vogliamo e come vogliamo, Messina si ritrova senz’acqua. Il bene primario dell’esistenza. La fonte numero uno di vita. La materia più preziosa che distingue il nostro pianeta dagli altri. A far riflettere non è tanto la circostanza in sé, ma il fatto che essa non stupisca più di tanto. «Ogni anno di questi tempi succede almeno una volta», il commento di chi fa spallucce ed è costretto a riempire la casa di bacinelle e bidoncini colmi d’acqua. E’ lo scotto da pagare per una condotta, quella di Fiumefreddo, che attraversa un impervio percorso a forte rischio frana per portare il prezioso liquido in città. Ma è anche il simbolo, l’istantanea che fotografa il momento che attraversa la città, in perenne emergenza.

Così le luci, il divertimento, i nastri rossi tagliati e le fanfare della Notte della Cultura finiscono per rievocare sempre più la musica dell’orchestrina del Titanic. Quei tenaci e imperterriti musicisti, che mentre la nave affondava si ostinavano a portare a termine il loro compito, intrattenere gli ospiti, deliziarli con le loro note pur se circondati dalla disperazione. La metafora, sia chiaro, non vuole essere disfattista, della serie “ma quale notte della cultura, pensiamo alle cose più serie”. L’evento di sabato sera, pur con pregi e difetti che non vogliamo qui analizzare, ha avuto il grosso merito di scacciare i brutti pensieri dalle menti di molti messinesi e soprattutto di aver fatto riassaporare a tanti l’orgoglio di appartenere a questa città. Ciò non toglie, però, che attorno all’orchestrina il Titanic continuava e continua ad affondare.

Esaurita la sbornia, mentre la gente ancora discute su quale fosse l’evento più accattivante, se sia meglio una Notte sola oppure una settimana o magari la classica via di mezzo del “Week-end della Cultura”, se gli eventi di sabato fossero tutti veramente culturali o se si sia voluto mischiare di tutto un po’, insomma, messe alle spalle le luci scintillanti, ci si ritrova ad iniziare la settimana con un grigio e freddo lunedì senza acqua nelle case, con le strade stracolme di rifiuti, con i Tir nuovamente pronti ad invadere i nostri spazi e a rinnovare mai sopiti incubi. Queste le cartoline sotto gli occhi di tutti, ma il Titanic è anche dentro il palazzo, dove si discute su come e se è possibile uscire dal guado ed evitare il collasso finanziario che, ahinoi, non è una mera questione politica ma riguarda tutti noi, toccherà le nostre tasche, si tradurrà in sicuri aumenti di tasse e balzelli che non si sa nemmeno se basteranno a salvare la casa che brucia. In tutto questo lo spettro del possibile stop del trasporto pubblico, a partire dal tram, non è stato ancora scacciato e gli stipendi dei dipendenti pubblici, dicono i bene informati, tarderanno anche questo mese. I giornali nazionali ci dicono che in Lussemburgo un lavoratore dipendente prende quasi il doppio di un lavoratore dipendente italiano. Ma il Paese discute di Celentano e del guardalinee di Milan-Juve. Le orchestrine del Titanic sono un po’ ovunque.

25 commenti

  1. bonanno giuseppe 27 Febbraio 2012 09:45

    W BERLUSKA – BUZZANCA e Quelli che ci hanno GOVERNATO fino ad Oggi il cosidetto GOVERNO AMICO, Io anche “se si canddasse Lo Voterei” , solo ad una condizione – un appartamentino in Via Olgettina ma con una delle Escort (chiaramente non le Ford) disponibili Dentro.

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  2. Concordo con la Sua analisi. Tuttavia eviterei di paragonare la cultura, anche quella più a buon mercato di alcuni eventi della notte del sabato scorso, a Celentano e al Milan. La cultura non è divertimento fine a se stesso, può essere divertente ma non è quello il fine. Cultura come dice il termine stesso è coltivare gli animi, renderli più sensibili e attenti alla realtà. Il Titanic a Messina e in Italia affonda per poca cultura, quella è l’origine di tutti i mali. Se il cittadino medio fosse più colto, sensibile, attento e responsabile, in poche parole più consapevole, avremmo l’acqua, il vino, il pane e il companatico. E i conti in ordine.

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  3. LA CULTURA NON LA METTI IN TESTA AL BUDDACE DI 40 ANNI.LA CULTURA INIZIA A SCUOLA E POI VA AVANTI. SE TU CREDI DI ACCULTURARE LA GENTE SPENDENDO 40000 EURO E LASCIANDO UNA CITTA’ A MISURA DI CLOACA,SEI FUORI DI TESTA E LASCI DUBBI SULLE CAPACITA’ DI GOVERNARE UNA CITTA’ ORAMAI FUORI CONTROLLO.

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  4. Non è possibile che ci facciano mancare l’acqua corrente, non è possibile che la gente non possa neanche espletare delle funzioni primarie perché non c’è la possibilità di scaricare l’acqua, non ci si può lavare. Mi chiedo se i nostri cari amministratori siano nelle nostre stesse condizioni, ne dubito e poi tutti i serbatoi comunali sparsi in vari punti della città sono vuoti???

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  5. Va bene, la cultura è cosa moolto difficile da far attecchire nelle menti e negli animi di questi maleducatissimi messinesi, ma se non si prova,magari con qualche modifica,rendere meno dispersiva ma con più spessore culturale gli eventi proposti, spostare in primavera la data di attuazione della manifestazione ( sicuramente si favorirebbe un maggiore afflusso di persone).Ripeto se neanche si prova, o siamo condannati ad essere schiavi dei media, vecchi e nuovi,tutti al “sicuro” dentro le mura domestiche o….impicchiamoci tutti per non vegetare invece di vivere!Tornando all’articolo, butto una provocazione riguardo l’acquedotto:possibile non si sia mai pensato, chiamando ingegneri veramente competenti, di progettare un nuovo alternativo e sicuro tragitto per questa tubazione dalla quale dipendono 200.000 messinesi?Possibile non si sia capito che con il dissesto idrogeologico in atto la situazione non potrà che peggiorare col passare dei mesi?Non ho mai letto ne sentito una parola in merito, e questo la dice lunga sullo spessore politico di TUTTA la nostra classe politica!Mah..

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  6. Quando il sindaco Lando Buzzanca scomparirà definitivamente dalla scena politica sarà sempre troppo tardi. Un individuo inutile, buono solo a tagliare nastri e ad apparire, pronto a fare la prima donna. Non è stato capace di risolvere il problema ATM, il problema rifiuti partendo a pieno regime con la differenziata, dando soldi ai cittadini che portano i rifiuti nei centri di conferimento e che spendono tempo e denaro. Non è stato capace di finire gli svincoli; non ha adeguato l’organico dei vigili per fare ordine nelle strade. I vigili si sarebbero pagati con le multe. Non è stato in grado di fornire locali idonei agli agricoltori per creare i “market farm” (eventualmente anche i locali della fiera che restano inutilizzati) con risparmio dei cittadini. Non è stato capace di rilanciare il teatro di Messina per fare cultura alle scuole. Che se ne vada a lavorare al mercato ortofrutticolo di Contesse a vendere pomodori o a riesumare l’antico mestiere dello strillone!!!

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  7. NOn è più demagogia chiedere le ormai inderogabili dimissioni di un sindaco inetto e di una giunta scalcinata.Viviamo in un’approssimazione totale: mancano idee, competenze, onestà. Ogni anno la condotta idrica di Trappitello si rompe e ogni anno si va a mettere una pezza invece di programmare lavori definitivi che, dopo tanti anni, sarebbero costati meno della somma dei salvataggi in extremis. L’approdo di Fiumefreddo sempre insabbiato grazie al genio di un ingegnere che s’è laureto col CEPU e che manda al collasso una città che è già in coma irreversibile…Rifiuti che regolarmente si accumulano per lo sfascio della società deputata alla raccolta, in parte dovuto alle inefficienza del comune ma in parte per colpe proprie che non si possono negare…l’ATM finita…Sanità pubblica cittadina (di cui il Sindaco è la massima autorità) in caduta libera (in parte anche per l’ignoranza dell’utenza becera messinese). Traffico infernale per completa assenza di programmazione e affidata ad un comandante della Polizia Municipale buono solo per correre dietro la Vara e prossimo ad andare ad occupare il posto di Comandante della capitaneria alla faccia della meritocrazia e delle valutazione dei risultati ottenuti. In compenso si organizza uan mostra al palacultura per la bellezza di 126000 euro, si organizza una notte della cultura in febbraio e senza alcun rispetto per le famiglie e per quei pochi messinesi che si interessano veramente di cultura e non ne approfittano solo per tirare tardi senza nemmeno capire cosa gli sta intorno, senza contare che buona parte di quel che si è visto di culturale aveva ben poco se non, forse, le buone intenzioni, degli organizzatori dilettanti…Qualcuno ha voluto paragonare Messina al Titanic con al comando Schettino, ma è un giudizio benevolo a fronte di quella che è la realtà. Ma è spaventoso pensare che spariti gli attuali amministratori questi verranno sostituiti da colleghi altrettanto se non maggiormante incapaci

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  8. il problema e’uno soltanto..la mancanza di una classe dirigente,
    da molti anni,capace di far valere diritti e richieste, relativi
    alla Citta’ di Messina..sia in sede regionale e sia in sede nazionale..
    Credo che non si tratta soltanto di fatti dolosi (alias vendita
    della Citta’..),ma anche di incapacità’,di natura genetica,da
    parte di molti politici messinesi..alias sunnu scassi….

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  9. credo che la cultura IMPONE di cacciare con i forconi,gente come un sindaco incapace di capire cosa vuole dire governare una citta’.Non ho acqua dove faccio i bisogni fisiologici a casa di Buzzy o per strada come avveniva 100 anni fa’.Ma si rendono conto di essere incapaci o no?.quale cultura se mancano i servizi essenziali: Viabilita’,lavoro,acqua,dignità,rispetto delle regole,tir ,collasso finanziario.Burundi e congo.

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  10. …..insomma….il bastone e la carota,abbiamo avuto, sempre. le due facce di una medaglia senza valore,che vorremmo non avere, ma costretti ad ostentare.E’ vero, niente va bene, ma questo l’ ha voluto parte di noi cittadini, senza una precisa identita’ individuale, appoggiandosi a belle frasi e belle parole…e’ gia’ buio, e credo,anzi spero,che piu’ di cosi’non si possa.

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  11. Il presidente della regione siciliana Lombardo ha chiesto ed ottenuto 140 milioni di euro per le emergenze di Catania.
    Lo stesso presidente ha la facoltà di chiedere l’emergenza per Messina…ma non si è mosso per le alluvioni che hanno provocato tanti danni e tanti lutti ai messinesi, addirittura è stato commissario straordinario per l’emergenza alluvioni per Giampilieri è conosciamo i risultati……
    Oggi,con l’istituzione dei pieni poteri alle regioni decorrenza 01.01.2000(governo Prodi) comuni e province non hanno quasi più voce in capitolo.
    Sono importanti i servizi, è importante la cultura, sono importanti le voci dei messinesi….dei cittadini e dei politici…ma sembra che nessuno ascolta i messinesi….perche il cavo di connessione passa per la regione ed è perennemente staccato.
    L’impressione è che tutto il lavoro svolto da comune di Messina e provincia messinese si ferma alla regione siciliana, come l’emergenza per le zone alluvionate.

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  12. Ma tanto i messinesi possono sopportare anche questo abituati come sono a non alzare mai la voce. Io penso che per altri 7 giorni, il messinese subirà passivamente. Tutt’al più si lamenterà con il vicino

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  13. Tra i tanti commenti a senso unico,che scusate il gioco di parole sembrano lamenti senza commenti e soluzioni, si riferisce con lamentio dell’approdo di Fiumefreddo insabbiato…che è? Messina che ha a che vedere?….Chi è questo che si e laureato con la CEPU? Che ha fatto di male?
    Forse ha a che vedere con la natura franosa dell’Italia?
    Forse questo commentatore ha una superlaurea è la soluzione per risolvere la franosità del territorio italiano, allora per il bene del nostro paese riferisca la soluzione….perchè a noi comuni mortali gli eventi naturali creano problemi. Tanti ed imprevedibili.

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  14. xtotonno ,infatti lei la soluzione l’ha trovata.starsene zitti e subire a 90 gradi.Se il territorio è franoso i tecnici,gli ingegneri i “pagati” del comune scelgono un altra via.io sono operaio ed aggiusto scarpe e risolvo i problemi delle buche nelle scarpe,LORO quelli che si atteggiano a governanti devono studiare come risolvere il problema delle frane.Hanno mai fatto uno studio,oppure la mattina si alzano e pregano che non frana la montagna ? ma lei dove vive a Roccacanuccia ? oppure ha l’acqua dell’autobotte comunale? ma cosa vuole difendere .fra poco la cacca la faremo nelle strade perchè nei cessi di casa non si può fare per non impuzzare l’appartamento.

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  15. Coraggio. Il ministro Cancellieri ha appena poco fa dichiarato che il ponte per il momento è stato messo da parte perchè i soldi servono per altre cose più urgenti. Non siate pessimisti vedrete che i nostri senatori e deputati che siedono a Roma faranno di tutto affinchè tutti i soldi destinati alla costruzione (secondo loro inutile )della megaopera siano investiti nei nostri territori.
    E allora si che il nostro paesino risorgerà.

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  16. la citta’ di Messina,va chiusa per inquinamento da “puzza” e trasferito tutto a BACCELONA P.G.

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  17. UFFICI PUBBLICI CHIUSI,SCUOLE CHIUSE, CASE CHIUSE,STRADE CHIUSE,FOGNE CHIUSE,RUBINETTI CHIUSI,MESSINA CHIUSA!!!!!!!!!!!!

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  18. Caro Burrascano io sono per le radicali riforme, per la totale autonomia provinciale, per l’indipendenza da una regione capestro per Messina.
    Potrei fare come Lei e tanti altri cioè lamentarmi, piagnucolare sui problemi in modo negativistico e limitarmi a dire che tutto fa schifo, non c’è niente, potrei criticare tutto e più di tutto liberamente e sentirmi grande e appagato perchè ho messo il dito nella piaga e fa male….
    E’ facile criticare, condannare.
    Oggi di fronte ad un cassonetto d’immondizia strapieno un anziano signore si è giustamente lamentato per la carenza del servizio, ma mi ha colpito la frase che ha detto” se iero io sinnaco certe cose nun succidiano”.
    Si può criticare e condannare… lo possono fare tutti, capire il problema o meglio cercare di capire è più difficile…molto più difficile.

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  19. x totonno,mi pare di capire dal suo ragionamento che è inutile parlare di ciò che non va in una grande citta’ tanto se i cassonetti sono pieni,l’acqua non arriva,le strade hanno più buche che asfalto,i servizi pubblici non funzionano,il collasso finanziario è grave eppure il sindaco spende a spande per feste e festini,il lavoro manca,la colpa di tutto questo non è di chi amministra male ,ma del destino di Messina,legato o sciroccu,malanova e piscistoccu.I problemi deve risolverli chi comanda perchè dotato di mezzi,uomini ed esperti di ogni ordine e grado, se non è capace deve andarsene senza piangere sulla regione e lo stato.

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  20. La cultura a Messina deve passare dalla raccolta dei rifiuti, dalle condotte dell’acqua e dal trasporto pubblico. Se non passa da lì che cultura è??? E poi c’è da tappare il buco del bilancio comunale! Due mondi separati che non si incontrano mai e che vanno in direzioni opposte!

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  21. SOno ormai molti anni che non abito più a Messina, dove come molti emigrati ho lasciato amici e parenti (ahiloro!) e forse riesco a vedere le cose con il giusto “distacco” e maggiore obbiettività.
    Noto purtroppo che i commenti dei miei ex concittadini sono rimasti sempre gli stessi:
    C’è chi vorrebbe ancora soldi dalla regione(e magari dallo Stato)per risolvere i problemi della città,
    un altro invece se la prende con il “sinnaco” e la giunta. Discorsi triti e ritriti ai quali i miei amici e colleghi polentoni risponderebbero:
    ancora soldi “buttati” al sud?E tutti quelli che in questi lustri vi hanno dato che ne avete fatto?Dove son finiti?
    Vi lamentate del sindaco e della giunta ma CHI LI HA ELETTI?Chi è causa del suo mal pianga se stesso!!!
    Rimboccatevi le mani piuttosto e la prossima volta che andate a votare non fatevi convincere dall’amico dell’amico che vi ha promesso il posticino per vs figlio/nipote/sorella/moglie in una partecipata del Comune/Provincia ma pensate piuttosto al benessere della collettività e quindi al vs futuro.

    PS: il “sinnaco” è anche (oggi ILLEGITTIMAMENTE) onorevole a Palermo, doppio mandato, ma i problemi della città NON sono risolti, a voi dunque l’ardua sentenza…uno scatto d’orgoglio cari buddaci ex miei concittadini!!!

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  22. In genere,i nostri commenti,esaltano uno spaccato della società messinese,che non mi piace,lo sintetizzo in una frase:gli altri sono mediocri,io no.Per noi,gli altri sono tanti:i componenti della giunta,con Buzzanca in prima fila,i consiglieri comunali,i dirigenti e gran parte dei dipendenti di palazzo Zanca,i messinesi di ATM e MessinAmbiente,i progettisti di questo scempio urbanistico.Spesso allunghiamo il tiro:sul Tribunale,con i suoi giudici contati alla mercè dei tanti azzeccagarbugli,dove paghiamo anticipatamente gli avvocati o la controparte,senza arrivare mai a sentenza;sui nostri Ospedali,con le prenotazioni fissate alle calende greche e i pronti soccorsi,che di pronto hanno ben poco;sull’Università,che tranne rare eccezioni è un corpo estraneo alla comunità messinese;eppoi i commercianti,che ignorano le indagini di mercato e falliscono,capaci solo di chiedere la sosta davanti al proprio bar o negozio.Allunghiamo sempre di più il tiro,ma non arriviamo mai a noi.Ebbene,io non ci sto più a questo scarica barile,ho la mia parte di responsabilità,su come è ridotta Messina,insieme al diritto dovere di criticare duramente.

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  23. x L’Osservatore,d’accordo con lei.Io vivo e vedo il comportamento del buddace,grida si lamenta ma appena arriva il pescecane di turno che gli promette,a parole,la felicità lui abbocca e si fa inghiottire dal pescecane che inevitabilmente se la ride per il “boccone” ricevuto a gratis

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  24. I problemi a Messina ci sono e sono tanti.
    A mio modesto parere, caro Burrascano, i problemi devono essere risolti.
    Non credo che con la condanna del politico locale di turno, qualche piagnisteo e lamento si risolva nulla.
    I politici locali, regionali e nazionali da noi eletti e che sono la nostra espessione democratica, dovrebbero trovare le giuste soluzioni….
    Al momento tra la politica locale(comuni e provincia)che chiede interventi per emergenze ect. allo Stato c’è la regione siciliana.
    E’ questo a mio parere il grave problema di Messina.. al momento siamo una colonia.
    Neanche con le alluvioni, con i lutti i senzatetto ect. la regione ha mosso un dito e dato seguito alle tante richieste fatte dai comuni e dalla provincia, sembra che al governo non sia mai giunto nessuna richiesta dalla regione siciliana….
    Il primo passo verso la soluzione dei problemi di Messina e provincia è fare in modo che le richieste, al pari di tutti gli italiani, arrivino al governo.
    L’unica strada, quando il capoluogo di regione e lontanissimo, e chiedere l’autonomia della provincia, sull’esempio di Trento e Bolzano……dopo…. quando non saranno più i catanesi ed i palermitani a decidere per Messina…i nostri politici saranno direttamente responsabili.
    Mi dispiace per chi non vive a Messina, città meravigliosa con il suo mare, i suoi monti il clima dolcissimo, le sue specialità……ho girato l’Italia e qualche paese europeo, e mi e sempre mancata Messina, dai panorami sul mare alla granita, alle pescate ect.ect.ect.

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  25. Non facciamo emergere i concittadini,i tanti,che amano le genti di Messina e il mitico spazio dello Stretto,questo è IL SOLO LIMITE CHE ABBIAMO.Chi sono i messinesi di qualità? Ognuno di noi ha una lista di nomi,l’ultima aggiunta alla mia,conosciuta la NOTTE DELLA CULTURA,è una giovane ingegnere edile,che ha curato l’esposizione di pannelli fotografici,dal titolo “GARGOYLES DI CEMENTO ARMATO.I volti fantastici custodi della Messina ricostruita”.Esposizione a cura del IL LIONS CLUB DI MESSINA IONIO ed il LEO CLUB MESSINA IONIO,coordinatore Leonardo SANTORO,le fotografie sono di Roberto VITA e dello stesso COORDINATORE,la partecipazione del GENIO CIVILE,e la collaborazione tecnica della giovane ingegnere e della sua collega,Aurora CERATTI e Pina D’ARRIGO.Vogliono consevare questo patrimonio artistico,che è uno degli specchi dell’orgoglio e della dignità di un popolo e di una città appena ricostruita.Vogliono valorizzarle,ringraziarle questi volti senza voce,capaci di parlare alle anime dei messinesi,che lottano contro il nulla e l’oblio.Sono le parole di questo gruppo.Invito TEMPOSTRETTO ad intervistarli,per favorire una raccolta di fondi,aiuteremmo noi stessi.

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