L’Italia peggiore e la peggior politica

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venerdì 17 Giugno 2011 - 08:18

Il ministro Brunetta prima insulta i precari poi invita i disoccupati ad andare al mercato alle 5 del mattino per scaricare cassette…

Roma, martedì 14 maggio, convegno sull’innovazione, ore 18, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta conclude il suo intervento. Dal pubblico una signora chiede di parlare, raggiunge il palco e si presenta come “rappresentante della Rete dei precari”. Preso dal panico Brunetta scappa, gridando “Voi siete l’Italia peggiore”, corre verso l’auto blu e sparisce dalla scena senza nascondere il suo disprezzo verso 4 milioni d’italiani che sopravvivono con stipendi da fame.

Roma, martedì 14 maggio, studio televisivo “Otto e mezzo”, LA7. Alla giornalista Lilli Gruber il ministro della Funzione pubblica spiega meglio il suo nobile pensiero: “Ogni tanto c’è una madre che si lamenta con me perché suo figlio non trova lavoro. Io gli dico di andare al mercato alle 5 del mattino a scaricare cassette”.

Roma, mercoledì 15 maggio, Internet, video del ministro Brunetta: “Ribadisco, siete l’Italia peggiore, quella di quanti, non avendo niente di meglio da fare irrompono sistematicamente nei convegni per insultare i presenti. L’Italia peggiore è quella che usa la rete per agguati squadristici”.

Messina, mercoledì 15 maggio, ore 17, studio di un cardiologo. Sala d’attesa, due donne, madri di precari “storici”, discutono sulla difficoltà nel trovare lavoro: “Mio figlio è laureato, non è ancora andato via da Messina per restare con noi genitori – racconta una delle due- e la mattina scarica cassette al mercato. Prende 20 euro per 8 ore di fatica.”

La cosa davvero “peggiore” è che quello che ho scritto è accaduto realmente. Vorrei che il nostro illuminato ministro ascoltasse le parole della madre messinese. Suo figlio, dopo una vita di studi scarica cassette al mercato come il signor ministro ha suggerito, alla cifra di 2 euro e 50 centesimi l’ora. Vorrei ricordare a sua eccellenza che il suo “misero” stipendio ministeriale è pagato dai genitori dei precari che lui tanto disprezza. Questi soldi di genitori che avrebbero sperato in un futuro migliore per i loro figli e finiti nel suo stipendio da ministro sono senza dubbio i “soldi spesi nel modo peggiore”. Quasi 4 milioni di precari non hanno uno stipendio decente, non possono progettare futuro né famiglia, non hanno né contributi per la pensione (a differenza di sua eccellenza Brunetta) né assegno di disoccupazione. Ma non si aspettavano di certo anche gli insulti da parte di un rappresentante del popolo. Il diritto alla dignità di persona, almeno questo, un Ministro della Repubblica, dovrebbe riconoscerlo. Evidentemente non in Italia. Dopo le offese, sua eccellenza ha rincarato la dose in rete, profondamente convinto che chi sopravvive con 500 euro di stipendio, ha il bizzarro hobby di andare a disturbare i convegni dei politici e invece di inchinarsi al cospetto di chi davvero lavora “OSA” addirittura alzare la mano per fare una domanda, magari provocatoria, su quanto ancora dovrà vivere sulla sua pelle l’abisso della precarietà. Pura follia poi il definire l’unico strumento di libertà che oggi esiste e cioè Internet, come un mezzo per “agguati squadristici”, perché, evidentemente, secondo Brunetta chi manda in rete i video che attestano la verità dei fatti è un violento squadrista. E’ vero, signor ministro, la verità è violenza per quanti preferiscono la menzogna. Non voglio commentare oltre perché le sue parole hanno offeso sia intere famiglie che pagano a stento studi e master ai figli che migliaia di ex giovani invecchiati con i co.co.co e le promesse. Qualcuno ha detto che Brunetta ha “divorziato con la realtà”. Io credo che abbia divorziato dalla ragione, dall’umanità e dal limite della decenza. Un’ultima nota voglio riservarla alla donna che ha chiesto di fare una domanda: si chiama Maurizia Russo Spena, ha 39 anni, due figli, due lauree, un master, un dottorato di ricerca in islamologia. E’ precaria dal 1996. Probabilmente potrebbe andare alle 5 del mattino a scaricare cassette per 2,50 l’ora, come suggerisce sua eccellenza, ma magari è anche legittimo poter sognare di far quello per il quale si è studiato tutta la vita. E’ anche legittimo sognare di poter avere non solo una vita migliore, ma anche una politica migliore. Invece, oltre alla peggiore delle vite, ci sta capitando anche la peggior politica possibile.
Rosaria Brancato

6 commenti

  1. Bè, Bè , Bè…prima di tutto non ha insultato dei precari ma dei facinorosi che come al solito si intrufolano nei convegni con il solo intento di creare caos e tensione.
    In secondo luogo il lavoro c’è per chi vuole lavorare. Lavori umili, è vero, ma in attesa di altro e in stato di necessità ci si deve accontentare.
    Brunetta non mi piace anzi mi ha sfavorito nel mio lavoro…mi piace ancor meno chi strumentalizza pateticamente l’ informazione…vero?

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  2. Ciò che Lei non sà, gentile Rosaria Brancato, è che la signora che lei ha citato, si chiama Maurizia Russo Spena, 39 anni, figlia di Giovanni Russo Spena, esponente ultracomunista, deputato nel 1987 con Democrazia Proletaria, nel 1992 con Rifondazione Comunista, nel 1996 senatore per L’Ulivo, nel 2001 deputato e vicecapogruppo sempre per Rifondazione. Insomma la figlia di un privilegiato che per 20 anni ha fatto il parlamentare, ottenendo grossi emolumenti per un’attività misera.
    Questa signora, che firma dei contratti per la P.A., in piena contezza della sua determinatezza temporale, incassa mensilmente 1800euro, da 5 anni! Salvo poi lamentarsi del perchè non si viene “stabilizzati”.
    Io sono un disoccupato e, per un concorso all’Istat, ho mandato esposti all’Ispettorato della Funzione Pubblica (quella del suo vituperato Ministro), perchè l’ente, in spregio all’articolo 97, comma 3, della Costituzione e recenti sentenze del CdS e del CGAS, ha pensato bene di escludere i suoi amati precari dalle procedure preselettive, svilendo il senso di un concorso pubblico!
    Sono a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento ulteriore.

    Ad maiora.

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  3. Rosaria Brancato 17 Giugno 2011 15:16

    So esattamente chi è la signora Maurizia Russo Spena, dal momento che è stata intervistata da tutte le testate e lei stessa ha raccontato la sua storia da precaria. Altri figli eccellenti, in Italia ed a Messina, hanno ben altre carriere da raccontare. Mi spiace moltissimo per la sua storia e la sua denuncia rimasta inascoltata,sono a sua disposizione per raccontarla, perchè è un esempio di quel che accade oggi ai disoccupati, a chi cerca lavoro e a chi cerca giustizia.

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  4. Gentile Rosaria Brancato, la mia era una battuta sarcastica, perchè ero consapevole del fatto che Lei sapesse bene chi fosse, tuttavia mi ha infastidito l’aver omesso l’aspetto “genealogico” della vicenda, agli altri utenti del sito che, magari, non erano sufficientemente informati, così da potersi fare un’opinione più completa.
    Per quanto concerne la mia vicenda, che non riguarda solo me, ma altri 13mila candidati, ho inoltrato, via e-mail, una lettera di denuncia alla Vostra redazione in data 10/06/2011, alle ore 23.33, ben documentata e circostanziata.
    Sono presenti le date, le sentenze e tutto quanto ho ritenuto opportuno potesse essere di Vostro interesse, anche in considerazione dei molti messinesi, i quali, già da lunedì prossimo saranno convocati a Roma, per sostnere delle prove per un concorso farsa!
    Qualora fosse interessata ad approfondire la ricerca, metto a disposizione della Redazione la e-mail riferita a questo account, così da potermi contattare.
    RingraziandoLa sentitamente, porgo cordiali saluti.

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  5. Giordano Bruno 18 Giugno 2011 14:06

    Questo è stato il governo del fare (i propri interessi), ha garantito che nella pubblica amministrazione fosse attuata la meritocrazia (infatti assunti senza alcun concorso ci troviamo i figli dei vertici. Tutti bravi, brillanti e lavoratori.)I nostri figli invece sono meritevoli di andare a scaricare cassette al mercato. Non è rimasta una sola amministrazione in cui non figurino tutti questi “figli eccellenti” e senza vergogna osano senza pudore. Non cito i nomi per evitare di essere censurato ma sono i soliti: quelli che occupano poltrone alla Regione e rappresentano enti in città. Ma se il vento sta davvero cambiando dovrebbero essere spazzati via tanto violentemente da cancellarne perfino il ricordo dei loro nomi. Vertici corrotti e corruttori. Siete voi la vera vergogna

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  6. Le immagini dimostrano chiaramente che, contrariamente a quanto accade spesso, nel caso specifico i presunti facinorosi non hanno interrotto nè disturbato la relazione del ministro. Solo alla fine hanno chiesto di poter formulare delle domande. Il comportamento della Spena e dei suoi compagni è stato civilissimo. Non altrettanto si può dire di un ministro????? della Repubblica che alla sola parola precari ha girato sui tacchi con estrema maleducazione e scortesia. Aggravando il suo comportamento con l’insulto. Il filmato è chiaro. Nessuna aggressione fisica nè verbale. E’ di tutta evidenza che una persona normale avrebbe ascoltato le ragioni della Spena e, se fossero state solo polemiche fini a se stesse o ancora peggio insulti, avrebbe fatto bene a piantarli in asso. La civiltà è ascoltare le opinioni degli altri e rispettarle anche se non si condividono. Questa è la democrazia. Tutto il resto è protervia ed arroganza.

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