Riceviamo e pubblichiamo la nota di Nicola Barbalace, componente della direzione regionale del Pd che invita ad una riflessione sulle opportunità, per la classe politica, legate alla Città Metropolitana. La riforma è una sfida che il mondo politico deve cogliere per maturare.
Messina Città Metropolitana deve rappresentare una grande opportunità per gli enti locali. La classe dirigente siciliana tutta, e quella del Partito Democratico in particolar modo, ha davanti a sé una sfida importantissima da affrontare e vincere.
Se uno degli obiettivi principali è quello che le periferie diventino anche esse Città Metropolitana ci vuole visione politica, pianificazione e partecipazione altrimenti non si potrà evitare un risultato scontato ovvero che l’ampliamento dei confini si trasformi nell’allargamento della marginalità e del degrado in cui si trovano i nostri territori.
Definire le priorità: pianificazione territoriale e gestione delle infrastrutture, gestione ed organizzazione dei servizi pubblici, mobilità, viabilità e la promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale.
Tutto questo sarà possibile soltanto se la nuova realtà istituzionale verrà costruita a partire da concreti e possibili progetti di sviluppo, di concerto con tutti i Comuni interessati, e non da un semplice processo di passaggio ed attribuzione di competenze.
L’auspicio è quello di essere di fronte a un cambiamento strutturale vero, che possa consentirci di guadagnare competitività e attrattività internazionale, attraverso una modernizzazione delle città fisiche. Messina Città Metropolitana deve concorrere ad esercitare un ruolo centrale così come fanno nel resto del mondo le grandi metropoli che rappresentano un’opportunità di traino e di sviluppo per territori di più vaste dimensioni, in alcuni casi di intere regioni.
Messina Città Metropolitana per fare un esempio su tutti deve tornare ad essere OGGI il crocevia strategico tra l’Europa e la grande piattaforma logistica che si trova al centro del Mediterraneo e che si chiama Sicilia!!! Non è più rinviabile una pianificazione degli scenari possibili in raccordo con il governo centrale rispetto alle grandi infrastrutture che DEVONO essere messe all’ordine del giorno dell’agenda di Renzi per il Meridione.
Bisogna uscire pertanto da vecchie logiche di conservatorismo, ed essere pronti alla nuova sfida anche a costo di perdere qualche fetta di “sovranità territoriale”, se essa sarà funzionale all’ottimizzazione delle potenzialità della Città Metropolitana.
Su questi presupposti, il PD ha l’obbligo di farsi promotore di un progetto di visione unitaria dell’intera provincia, che guardi alla sfida sui problemi che la attanagliano e che per affrontarli e superali necessitano di un ampio confronto con tutte le forze politiche, sociali ed economiche.
L’auspicio da dirigente di Partito, pertanto, è che si mettano al centro i temi da affrontare e non le pur legittime aspettative sulle poltrone da conquistare. Non è la poltrona di Presidenza che farà la differenza ma bensì il progetto che intorno ad essa si costruirà.
ing. Nicola Barbalace
Componente Direzione Regionale del Partito Democratico
