Padre Ettore Sentimentale: "Mai chiudere gli occhi sugli sperperi politici"

Padre Ettore Sentimentale: “Mai chiudere gli occhi sugli sperperi politici”

padre Ettore Sentimentale

Padre Ettore Sentimentale: “Mai chiudere gli occhi sugli sperperi politici”

mercoledì 18 Luglio 2012 - 07:01

Il parroco di San Giacomo dopo il richiamo di Buzzanca agli assessori poco presenti in giunta invita ad una riflessione: sarebbe opportuno modificare il regolamento delle indennità legandolo anche alla partecipazione effettiva alle riunioni della giunta. In caso contrario gli amministratori finiscono con il guadagnare senza impegnarsi fattivamente.

“Riflessioni a margine del dono….”, padre Ettore Sentimentale, parroco di San Giacomo, torna ad esporre alcuni spunti di approfondimento dalla cronaca quotidiana. In questo caso si sofferma sull’assegnazione, da parte del Comune, di un bene confiscato alla criminalità ad un’associazione che lotta a favore della legalità e contro il racket. Il riferimento è alla consegna dell’immobile di via Roosevelt affidato nei giorni scorsi al Comitato Addiopizzo di Messina.

“Fra le personalità presenti alla consegna delle chiavi-scrive padre Ettore- c’era anche l’Assessore Comunale al Patrimonio Franco Mondello che ha sottolineato, nella circostanza del lieto evento, come il Comune peloritano avesse già approvato,il regolamento sulla concessione dei beni confiscati. Ironia del caso. Gli organi di stampa cittadina, qualche giorno prima della fatidica consegna, avevano puntualizzato che l’assessore in compagnia di altri 2 colleghi aveva saltato un numero impressionante di sedute di giunta comunale percependo ugualmente l’indennità di servizio. Prova ne sia che il sindaco si è rammaricato per queste numerose mancanze facendo trapelare – alla fine del mandato ormai – che potrebbe venire meno il rapporto di fiducia precedentemente instaurato al fine di discutere e decidere – collegialmente – le iniziative più opportune per il bene della città”. Buzzanca infatti aveva scritto una nota indirizzata agli assessori della giunta proprio per “bacchettare” le eccessive assenze e invitarli ad un diverso approccio alle problematiche che interessano la città.
“Mi pare sia urgente una revisione del regolamento circa le indennità legate anche alle presenze (o meno) alle giunte- prosegue il parroco di San Giacomo- Se così non fosse dovrei pensare che alcune persone preposte al bene della cosa pubblica, in barba al più elementare buon senso, continuino a rimanere a cavallo del potere senza alcun rischio per i propri indennizzi, devoluti dagli enti locali tramite il contributo dei cittadini. Le ricadute di tale stile di vita mi sembrano alquanto grottesche. Da un lato gli enti preposti alla legalità colpiscono senza tregua le persone dedite all’attività odiosa e criminale del racket e dall’altro gli stessi enti chiudono entrambi gli occhi sugli sperperi politici certificati. La conclusione è provocatoria, ma fondata nella realtà. Fra i due gruppi suddetti passa una “minuscola” differenza. Gli appartenenti al primo schieramento sanno di rischiare qualcosa, molti appartenenti al ceto politico, per contro, sanno di non rischiare nulla”.
Padre Ettore Sentimentale

5 commenti

  1. puzza di bruciato 18 Luglio 2012 07:27

    Mi domando e dico ma da decenni la Chiesa come mai non ha mai aperto gli occhi sul caso San Raffaele Don Verzè Formigoni ecc.. ecc.. e nella ns città oltre al coraggioso Mons. Marra c’è mai stato un prete che ha combattuto politici? Quindi è giusto fare morale ed esortare ad aprire gli occhi ai cittadini ma un pò di esempio e di pulizia all’interno, prima di parlare, non guasterebbe………

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  2. Hai pienamente ragione, P. Ettore! LA differenza tra i due è davvero “sottile!” ed i rischi sono molto diversi.Tra il dire e il fare in genere c’è di mezzo il mare, ma al Sud c’è di mezzo non il mare , ma gli Oceani!

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  3. Poichè i richiami di Buzzanca cadranno nel vuoto e i “signori” assessori continueranno a disertare le riunioni di giunta e percepire indebitamente le indennità mensili, sarebbe auspicabile un prelievo forzato delle somme e la relativa devoluzione a soggetti disagiati (che di certo non mancano, qui a Messina).
    Vedendo assottigliarsi notevolmente lo stipendio, gli assessori non salterebbero neanche una seduta!
    Chissà se un’idea del genere è fattibile…

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  4. Buon pomeriggio! Sul Giornale di Sicilia odierno, cronaca Messina pag. 16, il giornalista riprende l’argomento sugli sull’assessore assenteista. Personalmente non conosco l’ass. Mondello, ma la sua non presenza ai Consigli comunali è sotto gli occhi di tutti; conosco però P.Ettore che è stato sempre in prima linea per i diritti di ogni essere umano. L’ass. Mondello, alla fine dell’articolo sul Giornale di Sicilia, così replica: “Don Ettore non conosce i meccanismi della politica. L’assessore non si isura sulle presenze in giunta, ma sugli atti che manda avanti. In realtà, questa affermazione è esatta perchè, in realtà, contano i fatti e non sempre la presenza fizica corrisponde ad azioni forti, energiche…Desidero dire all’ass. Mondello che, non solo in questo peirodo di austerity, ma sempre non si può sperperare, anche nelle piccole “cose” il denaro pubblico e poi, non so se conosca P. Ettore(sicuramnte no poer ciò che afferma!!!) dunqu, come può dire chenP. Ettore non conosce i meccanosmio della politica?

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  5. anche loro si limitano ai soliti proclami, non sono certo migliori dei politici

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