Palazzo Zanca non incassa un euro, l'Amministrazione spinge per i rimborsi e spiega perché si paga
Messina – Arriva la replica del Comune di Messina alla polemica sollevata dal post social di Stash sul costo dei biglietti per il concerto, annullato, inizialmente previsto per stasera a Torre Faro.
Le critiche sui costi
“Il Comune di Messina non ha incassato neanche un euro dal ticket simbolico di 1,50 euro né dalle prenotazioni online. Al contrario, l’Amministrazione si è fatta carico delle spese necessarie per organizzare l’evento, mettendo a disposizione gratuitamente sia gli artisti che i servizi indispensabili allo svolgimento delle attività musicali e dei concerti, a beneficio dei cittadini e dei visitatori”, scrive Palazzo Zanca rispondendo alle critiche sollevate dal cantante per i costi.
Perché si paga
“La formula del QR code è stata richiesta dagli organismi preposti all’ordine e alla sicurezza pubblica per la regolamentazione dei flussi ed è di esclusiva competenza degli organizzatori che si affidano ai servizi di una piattaforma che utilizza un software per l’emissione di biglietti elettronici con QR Code e fornisce i lettori digitali”, chiarisce una nota ufficiale del Municipio.
Si spera nei rimborsi
“Riguardo ai ticket acquistati abbiamo comunque chiesto a chi gestisce il servizio che venga esplorata la possibilità di rimborso attraverso la piattaforma incaricata della loro gestione. Chiediamo ai possessori di biglietti di attendere ulteriori comunicazioni ufficiali per dettagli specifici sugli eventuali rimborsi”, spiega l’amministrazione Basile.

“Il concerto è gratuito ma si paga”. Solo a Messina.