Messa in sicurezza dei torrenti. 152mila euro per gli interventi urgenti

Messa in sicurezza dei torrenti. 152mila euro per gli interventi urgenti

Marco Ipsale

Messa in sicurezza dei torrenti. 152mila euro per gli interventi urgenti

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domenica 19 Luglio 2015 - 22:39

In particolare, saranno eseguiti i lavori nei torrenti Zafferia (e suoi affluenti Monalla e Bonaccino), Cumia, Trapani alto, San Michele, Papardo e altri di minore entità. Il report della Protezione Civile prevede interventi per l’enorme importo di 263 milioni, ovviamente non disponibile

72 torrenti sul territorio comunale, la maggior parte dei quali necessita di interventi di risagomatura e profilatura. Lo scorso anno il Dipartimento Protezione Civile e Difesa del Suolo, mediante l'impiego di mezzi e personale del Servizio 5, ha eseguito alcuni interventi su diversi tratti, secondo un cronoprogramma predisposto dall'Amministrazione, al fine di mitigare le criticità esistenti.

Per la manutenzione straordinaria, anche strutturale, invece, la Protezione Civile ha redatto un report in cui si richiede la necessità di almeno 111 interventi più urgenti per un importo complessivo di 263 milioni 130mila euro. La prima richiesta risale al 1. dicembre dello scorso anno, poi reiterata il 6 maggio di quest’anno. Oltre alla mancanza di fondi, bisogna fare i conti anche con la carenza di personale. Il Movimento Terra è composto da cinque persone, una delle quali è in congedo straordinario per sei mesi a partire dal 4 maggio. Tutti e cinque devono ancora fruire delle ferie del 2014 e del 2015 e hanno manifestato l’intenzione di procedere legalmente per ottenere la retribuzione per lavoro straordinario (circa 7-800 ore ciascuno) dal 2009 al 2013.

Nello scorso mese di aprile, sono state convocate le Circoscrizioni e gli altri enti interessati (Genio Civile, Azienda Foreste Demaniali, Ispettorato Forestale, Capitaneria di Porto, Ufficio Demanio Marittimo di Messina) al fine di valutare e segnalare le situazioni per le quali ritengono sussistano particolari criticità dal punto di vista idraulico nei torrenti ricadenti nell'ambito del territorio di pertinenza, sulla scorta di una lista di interventi comprendente le richieste pervenute e riassunte in una apposita tabella sintetica.

Il Comune intende eseguire alcuni interventi secondo le priorità emerse dai verbali dei due incontri. Lo scorso 12 maggio il gruppo di progettazione ha redatto il progetto esecutivo, già validato dal rup, per lavori di risagomatura e riprofilatura di diversi torrenti, per un importo complessivo di 152mila euro mediante contratti aperti di modestissimo importo, come negli anni passati. La base d’asta è di 83mila 475 euro, i costi di manodopera e sicurezza non soggetti a ribasso 28mila 504 euro, le somme a disposizione dell’amministrazione per spese tecniche, tributarie e assicurative 40mila euro.

In particolare, saranno eseguiti i lavori nei torrenti Zafferia (e suoi affluenti Monalla e Bonaccino), Cumia, Trapani alto, San Michele, Papardo e altri di minore entità. I lavori di messa in sicurezza previsti in progetto riguardano la rimozione del materiale sopra alluvionale, della vegetazione e dei rifiuti presenti in alveo la cui presenza, oltre ad alterare il regime idraulico e geomorfologico, costituisce la principale fonte di inquinamento ambientale; risagomatura e rimodellamento degli alvei; ripristino, realizzazione e consolidamento dei tratti di muri d'argine mancanti e in fase di dissesto, delle briglie, dei canali scolmatori e delle protezioni spondali; collocazione di segnaletica di sicurezza per la delimitazione/indicazione delle aree a rischio; messa in sicurezza dei luoghi contro possibili esondazioni; collocazione di recinzione e chiusure metalliche; la realizzazione di modesti interventi manutentivi di alcune opere esistenti quali briglie o gabbionature ammalorate o dissestate. Per la rimozione dei rifiuti esistenti in alveo o della vegetazione l'intervento dovrà essere effettuato da Messinambiente.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. Ma il vero problema resta la sorveglianza dagli scarichi abusivi di inerti edilizi, gomme in disuso e quant’altro compreso il malvezzo dei cittadini per i quali torrente significa terra di nessuno e come tale fruibile anche per azioni delittuose come quella dell’abbandono di carcasse d’auto e tutto ciò di cui il cittadino (che brutto termine per costoro!… ritiene di doversi disfare.

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  2. Ma il vero problema resta la sorveglianza dagli scarichi abusivi di inerti edilizi, gomme in disuso e quant’altro compreso il malvezzo dei cittadini per i quali torrente significa terra di nessuno e come tale fruibile anche per azioni delittuose come quella dell’abbandono di carcasse d’auto e tutto ciò di cui il cittadino (che brutto termine per costoro!… ritiene di doversi disfare.

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