De Luca firma l'ordinanza: entro il 31 ottobre tutti via dalle baracche

De Luca firma l’ordinanza: entro il 31 ottobre tutti via dalle baracche

De Luca firma l’ordinanza: entro il 31 ottobre tutti via dalle baracche

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martedì 07 Agosto 2018 - 06:24

Entro il 31 dicembre invece la fine delle operazioni di sbaraccamento. Così il sindaco a conclusione di un incontro in prefettura. Chiede l'avvio della dichiarazione d'emergenza

In mattinata l’ennesimo servizio sulle baracche, in serata la decisione, al termine della riunione in prefettura.

De Luca passa al contrattacco sul fronte risanamento e firma un provvedimento che dovrebbe portare entro il 31 dicembre alla parola fine di una telenovela ultradecennale.

“O eliminano le baracche o eliminano il sindaco di Messina”, scrive sulla pagina Facebook De Luca a conclusione del confronto con il Prefetto Vicario, Maria Carolina Ippolito in merito ad una bozza di ordinanza sindacale riguardante lo sgombero e la demolizione delle baracche.

“Eccellenza io non posso essere lasciato solo a gestire oltre cento anni di ipocrisia e malagestio. Il Governo Nazionale deve prendere atto e dichiarare lo stato di emergenza abitativa con apposite procedure d’urgenza e relativi fondi diversamente io sono pronto ad esercitare comunque le mie prerogative di massima autorità locale in materia di igiene e salubrità e di protezione civile”.

Fissa quindi la tabella di marcia per recuperare i tempi morti degli ultimi 30 anni, rispetto alla legge 10 del ’90, quella che ha stanziato i fondi per il risanamento.

“Ora vediamo chi tenterà di fermare un percorso irreversibile che apre scenari delicati e pericolosi. IO FACCIO IL SINDACO ! Entro il 31 ottobre 2018 tutti fuori dalle baracche. Entro il 31 dicembre 2018 completamento delle attività di demolizione e smaltimento le relativo materiale.

In base alla legge 10 e dall’ultimo censimento del 2002, sono stati individuati 7 ambiti da risanare.

Ambito "A" – Annunziata;

Ambito "B" Giostra/Ritiro/Tremonti;

Ambito "C Camaro/Bisconte;

Ambito "D" l'Fondo Saccà;

Ambito "E" Gazzi Fucile/Via Taormina;

Ambito T – S. Lucia/S. Filippo;

Ambito Bordonaro/S. Filippo Alto;

Per gli ambiti sono stati redatti sette Piani particolari di risanamento (Ppa).

Ma la gravissima situazione igienico sanitaria rende urgenti gli interventi di demolizione ed il sindaco, quale massima autorità sanitaria e di protezione civile ha quindi stabilito le tappe da portare a termine entro fine anno, comprensive anche della richiesta di un provvedimento d'emergenza da parte del governo Conte.

Punto di partenza è l'attuale stato di degrado. “La condizione abitativa è elemento essenziale nella determinazione delle condizioni di integrazione di ogni persona e dei nuclei famigliari nella collettività e l’ accezione- abitazione rappresenta il significato ben più ampio di ambiente che deve possedere dei requisiti minimi di base, ben definiti, che permettono ad ogni individuo di soddisfare i propri bisogni primari tra i quali le condizioni igienico-sanitarie- si legge nell'ordinanza-. Lo svolgimento di attività lecite senza impedimenti e privazioni, costituiscono un aspetto centrale della vita quotidiana di ciascun individuo; Riconosciamo pertanto, che sussiste, ancora oggi, un'oggettiva emergenza derivante dal disagio abitativo, con gravi conseguenze sul piano igienico- sanitario, in ampie zone della Città e. quindi, risulta indispensabile ed improcrastinabile dover disporre adeguate misure a carattere preventivo atte ad accertare la sussistenza delle condizioni minime igienico-sanitarie, di sicurezza e di abitabilità delle predette strutture abitative, disponendone l'eliminazione”

De Luca ha chiesto quindi relazione dettagliate all’Asp e al Dipartimento comunale di Prevenzione. Servizio Igiene e Sanità Pubblica, sulle condizioni di degrado degli ambiti ed all’Iacp relazione sullo stato dell’applicazione della legge 10 del ’90 nonché su eventuali alloggi da destinare ai nuclei familiari.

All’Arpa è stata chiesta la relazione riguardante la mappatura dei siti (Ambiti) con presenza di materiali contenenti amianto (MCA).

Infine ha attivato tutti gli altri uffici competenti per il censimento e per le operazioni di sbaraccamento.

Al segretario generale del Comune ha chiesto di predisporre la delibera di approvazione dello Statuto dell’ Agenzia comunale per il risanamento delle arce degradate prevista in seguito all’approvazione della norma all’Ars per predisporre i bandi per l’individuazione degli alloggi da prendere in locazione in attesa della costruzione delle case definitive popolari. Ha quindi disposto “con finalità preventive atte alla salvaguardia dell'igiene ed incolumità pubblica e della salubrità ambientale, a tutela degli interessati e della collettività l'acquisizione, entro non oltre il 31 agosto 2018.presso l'Ufficio di gabinetto del sindaco di tutte le relazioni richieste riguardanti le condizioni di l'antigenicità o il grave degrado” e tutte le alte relazioni e documentazioni da parte degli uffici interpellati"

De Luca ipotizza poi di richiedere al governo nazionale un provvedimento emergenziale vista la gravissima situazione igenico-sanitaria che persiste nel territorio della Comune di Messina, al fine di ottenere la dichiarazione di stato di emergenza socio-ambientale per fronteggiare una situazione endemica di degrado ed evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o a cose.

Ordina quindi lo sgombero, entro il 31.10.2018 di tutte le persone e cose da tutte le strutture abitative che insistono negli AMBITI di risanamento e la contestuale recinzione, messa in sicurezza e vigilanza dei siti. La demolizione, entro il 31.12.2018 di tutte le strutture abitative e, comunque, qualsivoglia manufatto che insiste nei richiamati Ambiti”

Il provvedimento è stato trasmesso al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Interno, al Ministro Infrastrutture, al dipartimento nazionale della Protezione Civile, al Presidente della Regione Siciliana.

Inizia quindi l’operazione sbaraccamento con 3 step individuati.

Entro il 31 agosto le relazioni

Entro il 31 ottobre tutti via dalle baracche

Entro il 31 dicembre lo sbaraccamento

La domanda è: riusciranno tutte le istituzioni coinvolte a concludere in 4 mesi quello che non è stato fatto in 30 anni?

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. se ci riesce alle prossime elezioni lo voto

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  2. MessineseAttenta 7 Agosto 2018 08:14

    Ancora un inutile polverone.
    Il 90% dei baraccati sono falsi poveri (e lo sappiamo!!!!), che vogliano abitare nelle case “del governo” a sbafo della collettività (e sappiamo anche questo!!!!), girando con i macchinoni e con le case a mare a Rodia.
    Ma se butta le baracche a terra, dove manda la gente?
    La verità è che De Luca, in quanto homo flumedinsis, si crede furbo e vuole creare il casus belli per spillare denaro al governo nazionale, di cui, di Messina e dei Messinesi e del loro sindaco, non gliene frega nulla.
    A sua giustificazione, tuttavia, dobbiamo sottolineare che a Fiumedinisi non esistono baracche e tutti gli abitanti vivono in ville con garage e giardino.
    Non è scatenando la piazza che risolverà qualcosa!!!!

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  3. Chi vivrà vedrà! (Speriamo che non cerchi alibi in caso di fallimento.)

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  4. il nostro caro sindaco ha dei giochi d’artificio e si diverte a lanciarli prima di quelli del 15 agosto, per il momento è su tutte le cronache mettendo in evidenza i mali di questa città, vediamo se davanti a questi botti e a tanto fumo che tipo di arrosto ci possa essere, oppure sta creando solo rumore e basta

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