Risanamento. Il 23 ottobre l'acquisto delle prime 20 case

Risanamento. Il 23 ottobre l’acquisto delle prime 20 case

Marco Ipsale

Risanamento. Il 23 ottobre l’acquisto delle prime 20 case

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mercoledì 16 Ottobre 2019 - 07:16

L'obiettivo è di acquistarne 300 entro fine anno, con una spesa di circa 24 milioni

MESSINA – C’è finalmente una data per l’acquisto delle prime case per il risanamento in era De Luca. Le prime venti saranno comprate mercoledì 23 ottobre, con atto finale a partire dalle 9 al Salone delle Bandiere del palazzo comunale.

I FONDI DISPONIBILI

Dopo l’annuncio provocatorio della risoluzione del problema in pochi mesi, la costituzione di ArisMe e i numerosi annunci di finanziamenti a pioggia, ecco il primo vero atto concreto. Finora la Regione aveva deliberato 9 milioni, che sarebbero appena lievitati fino a 14. E poi ci sono quelli del Pon e del Poc Metro, circa 30 milioni.

L’OBIETTIVO FINO AL 20 DICEMBRE

Dopo il 23 ottobre – annuncia il sindaco Cateno De Luca – ci saranno acquisti ogni due settimane fino al 20 dicembre, per arrivare ad un totale di 300 nuove case da acquistare entro fine anno.

24 MILIONI PER 300 CASE

Considerato un costo medio di 80mila euro a casa, il Comune spenderà circa 24 milioni. L’ultima stima è di 2151 case per chiudere la partita risanamento ma ci sarebbero anche aree mai prese in considerazione, almeno altre 500 case necessarie, che saranno censite, per un totale compreso tra le 2500 e le 3000.

300 case sono quindi solo una piccola parte ma, se davvero si riuscisse a raggiungere l’obiettivo, segnerebbero un importante cambio di passo, se si considera che, negli ultimi quattro anni, di case ne sono state consegnate 124 (28 in via Taormina, 46 a Camaro Sottomontagna, 50 ad Annunziata Matteotti), tutte costruite ex novo e non acquistate sul mercato.

LE DEMOLIZIONI DELLE BARACCHE

C’è poi il capitolo demolizioni. Quante baracche abbattute negli ultimi tre anni? Zero. Devono corrispondere, ovviamente, alla consegna delle case, quindi era possibile farlo solo dopo le consegne a Camaro ed Annunziata, ma non è avvenuto neanche in quel caso. Perché? Anzitutto c’è il problema amianto. E’ stato quantificato ed è stato predisposto il piano di smaltimento, per l’approvazione da parte degli enti competenti.

E poi ci sarebbero difficoltà perché le baracche rimaste vuote “spesso hanno parti in comune con altre abitate” – aveva spiegato il vicesindaco Salvatore Mondello -. Tra case D’Arrigo, Camaro Sottomontagna e Annunziata/via delle Mura/via Macello Vecchio, “si prevede di completare almeno due dei lotti entro l’anno”.

Ora De Luca annuncia che “sono stati individuati circa 5 milioni di euro per la demolizione e smaltimento delle baracche dei sette ambiti già individuati”.

(Marco Ipsale)

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