Oggi l'udienza preliminare per le responsabilità dell'alluvione del 2009. Comitati e sindacati vigilano

Oggi l’udienza preliminare per le responsabilità dell’alluvione del 2009. Comitati e sindacati vigilano

Oggi l’udienza preliminare per le responsabilità dell’alluvione del 2009. Comitati e sindacati vigilano

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venerdì 13 Luglio 2012 - 10:55

Nota congiunta del Partito Comunista dei Lavoratori, del comitato No Frane della riviera jonica messinese, del sindacato USB Messina, del circolo Impastato del Prc Messina, del Comitato La Nostra città e del sindacato CUB Messina

“Oggi si effettua l’udienza preliminare presso il tribunale della procura di Messina per i 18 tra amministratori, ex amministratori, geologi, progettisti e tecnici per i quali la procura ha chiesto il rinvio a Giudizio: le accuse ipotizzate a vario titolo nei loro confronti sono l’omicidio colposo plurimo, il disastro colposo e le lesioni. Le accuse poggiano essenzialmente sulle omissioni nonostante gli allarmi delle popolazioni, delle alluvioni precedenti (quella del 2007 segnatamente), e del rischio idrogeologico evidenziato anche in una nota tecnica del 2007 e in uno studio geologico allegato alla proposta di aggiornamento del Pai”.

Lo ricordano Giacomo Di Leo, coordinatore provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori, Antonio Currò , del comitato No Frane della riviera jonica messinese, Roberto Laudini, del sindacato USB Messina, Antonio Longo, segretario del circolo Impastato del Prc Messina, Saro Visicaro, del Comitato La Nostra città, ed Enzo Bertuccelli, del sindacato CUB Messina.

“Mentre la città e la provincia di Messina – continuano – sprofondano nella cementificazione, nella mancanza di vie di fuga come ad esempio la mai realizzata bretella tra Scaletta Zanclea e Itala, nel buio della disoccupazione, della precarietà, della mancanza di futuro per i lavoratori dei settori in crisi (Palumbo, Servirail, Messinambiente, RFI, scuole pubbliche, sanità, ecc.), gli amministratori dei comuni colpiti dall’alluvione del 1 ottobre 2009 (i sindaci di Messina e Scaletta, Buzzanca e Briguglio), che ha fatto 37 morti, continuano a gestire allegramente le “sorti” di questi comuni, come se nulla fosse successo: ancora una volta ricordiamo loro i 37 morti, e le centinaia di feriti”.

“Premesso che siamo garantisti con tutti – conclude la nota -, pensiamo che gli amministratori e tutti i tecnici di fronte ad una simile strage avrebbero dovuto avere un sussulto morale e mettersi da parte, ma ciò non è avvenuto. Pertanto chiediamo in maniera decisa le dimissioni di questi amministratori, che non hanno sentito minimamente il bisogno di prendere atto delle loro responsabilità. Poiché siamo scettici sulle loro capacità di ravvedimento, invitiamo comitati associazioni, cittadini, organizzazioni sindacali e politiche ad organizzarsi per difendersi dal rischio idrogeologico e sismico presenti nella nostra provincia. Altresì a vigilare con dei comitati di vera e propria controinformazione sullo svolgimento del processo in atto: uno degli ultimi processi in cui si potrà chiedere il risarcimento economico, quello morale non ha prezzo. Secondo una legge recente approvata dal governo dei banchieri e dei poteri forti, d’ora in poi per i danni da calamità naturali non si potranno più chiedere risarcimenti statali, il de profundis”.

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