In 90 vivono in condizione di povertà ed emarginazione. Giovedì primo incontro per la realizzazione di un progetto che coinvolge enti locali, istituzioni, associazioni, scuole ed enti formativi
MESSINA – Sono circa 90 i Rom che vivono a Messina, giunti a partire dagli anni ’80 dall’ex Jugoslavia. Una esigua minoranza, che vive in condizione di povertà ed emarginazione sociale. Secondo le ultime stime, 60 persone di nazionalità montenegrina, romena, kosovara e italiana, abitano nelle case popolari del Villaggio Matteotti all’Annunziata; altre 10 in case popolari nel quartiere Tremonti.
Giovedì alle 15,30 è previsto il primo incontro per la costituzione di un tavolo di lavoro per l’elaborazione del Pal, il Piano di azionale locale che ha l’obiettivo di favorire ed integrare le comunità Rom, Sinti e Camminanti (Rsc). L’appuntamento è fissato al PalaCultura, nei locali che ospitano il Servizio politiche europee, pianificazione e programmazione strategica. Sono previsti interventi pilota per la creazione di tavoli e network di stakeholder coinvolti a diverso titolo con le comunità Rom Sinti e Camminanti, al fine di favorire la loro partecipazione alla vita sociale, politica economica e civica”. L’iniziativa è promossa dall’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento Pari opportunità, in qualità di beneficiario delle azioni di sistema previste dal Pon inclusione 2014-2020.
Il progetto coinvolge otto Città metropolitane (oltre a Messina ci sono Bari, Catania, Genova, Cagliari, Milano, Napoli e Roma) chiamate a redigere altrettanti Piani di azione locali sperimentali.
Gli interventi riguarderanno il superamento del disagio abitativo. l’inclusione socio-sanitaria, scolastica e lavorativa; le relazioni con le istituzioni e altre componenti della comunità locale.
Al tavolo di Messina di giovedì (al quale seguiranno altri 4 appuntamenti tra febbraio e ottobre), istituito con delibera di Giunta comunale il 4 dicembre scorso, partecipano enti locali, istituzioni, associazioni, scuole ed enti formativi.
L’Azione è implementata dall’Associazione temporanea di imprese composta da Nova Onlus, Consorzio nazionale per l’innovazione sociale (capofila) e i partner Fondazione Casa della carità Angelo Abriani, Associazione 21 Luglio e Fondazione Romanì Italia, con la supervisione del dipartimento Pari opportunità-Unar.
