I Renziani: "Azzerare il sistema della formazione che ha divorato risorse pubbliche"

I Renziani: “Azzerare il sistema della formazione che ha divorato risorse pubbliche”

Rosaria Brancato

I Renziani: “Azzerare il sistema della formazione che ha divorato risorse pubbliche”

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mercoledì 14 Novembre 2012 - 15:06

I renziani in vista delle primarie del Pd dissotterrano l'ascia di guerra: "Chiediamo come priorità l'azzeramento del sistema formazione in Sicilia, che ha divorato risorse pubbliche, creato fortune politiche e selezionato formatori nelle segreterie politiche". Una dichiarazione di guerra a Genovese. Alle primarie possono votare tutti gli elettori del centro-sinistra, non solo i tesserati del Pd.

Per i renziani di Messina le primarie sono una vera e propria conta, indipendentemente dal risultato nazionale, ed è sui numeri che dovranno misurarsi. Lo si capisce bene da uno dei due temi ritenuti prioritari per l’agenda Renzi: l’azzeramento del pianeta formazione in Sicilia, una sorta di dichiarazione di guerra e lesa maestà al leader del Pd Francantonio Genovese.

In conferenza stampa oggi a Palazzo Zanca Francesco Paolo Quero, Alessandro Russo, Filippo Cangemi, Giacomo D’Arrigo, Guglielmo Sidoti, Gabriele Lo Re hanno tenuto a ricordare come per votare alle primarie del Pd sia indispensabile registrarsi prima nelle segreterie dei partiti e nei banchetti che da domani saranno allestiti a Messina (Piazza Cairoli), Milazzo, Capo d’Orlando, Tortorici, Scaletta Zanclea, Nizza di Sicilia, Santa Teresa di Riva, Taormina e Gaggi. Nel frattempo il numero dei comitati messinesi Adesso, per Matteo Renzi continua ad aumentare.

“Vogliamo ricordare che per votare alle primarie del 25 novembre non è necessario essere iscritti al Pd- ha chiarito Alessandro Russo- , basta essere simpatizzanti del centro-sinistra anche senza alcuna tessera. Abbiamo avuto la brutta impressione che si stia cercando di far passare un messaggio, quello che solo i tesserati Pd possano votare, che finisce con l’aiutare solo la struttura organizzativa del partito”.

Sono soprattutto i giovani che chiedono di aderire ai Comitati per Renzi e che materialmente si stanno spendendo per migliorare la rete di diffusione delle informazioni, ben sapendo che in riva allo Stretto l’intero apparato del partito è per Bersani e che sarà una sorta di Davide contro Golia. Ma vogliono scommettersi. Una delegazione sarà alla Leopolda di Firenze venerdì per portare anche i punti da inserire nel programma di Renzi, che per i messinesi sono due: azzeramento del pianeta formazione e azzeramento della società Stretto di Messina. In verità le due cose sembrano quasi un “colpo al cerchio ed uno alla botte”, dal momento che in entrambi i casi, formazione e traghettamento il messaggio è rivolto a Genovese.

“Chiediamo che venga azzerato il sistema della formazione in Sicilia che doveva creare occupazione ed invece ha creato solo bisogno e clientele- continua Russo- trasformandosi in un saccheggio delle risorse pubbliche”.

I renziani hanno già chiesto in campagna elettorale a Crocetta un intervento deciso in questa direzione. Il neo Presidente della Regione tra l’altro ha annunciato la revoca dell’incarico al super-esperto Ludovico Albert che ha guidato il Dipartimento della Formazione nell’era Lombardo.

“Chiederemo a Crocetta che l’assessore che si occuperà di questo settore- ha aggiunto Francesco Palano Quero- sia una figura di indubbio spessore e di assoluta estraneità al mondo della formazione e che sia non solo indipendente e distante da questo mondo ma che anche appaia anche al di là di ogni ragionevole dubbio”.

Il riferimento dei Pd messinesi è all’ex assessore regionale alla formazione Mario Centorrino nella giunta Lombardo, che è stato anche assessore comunale della giunta Genovese.

Nel documento inviato a Renzi a proposito della formazione i Pd sottolineano come l’azzeramento debba riguardare “ logiche, modi, pratiche gestionali e metodi di finanziamento di un sistema fallimentare servito solo a costruire fortune politiche di pochi a spese della collettività, che non ha prodotto formazione, non ha incentivato la crescita ed ha distrutto denaro pubblico”.

Secondo i renziani dovrà essere un’Authority a gestire l’impiego dei fondi Fes-Fesr che vengono usati nella formazione, anche alla luce delle recenti inchieste.

“Le assunzioni negli Enti di formazione devono avvenire per concorso e selezione pubblica e non nelle segreterie politiche- continua Quero- Stare in silenzio su questo tema per noi sarebbe equivalso ad essere complici del sistema e non lo siamo.”

Prioritaria per l’agenda Renzi dovrà essere anche la chiusura della società Stretto di Messina, un’esperienza fallimentare servita, anche questa, a divorare risorse pubbliche e a fare clientela e consulenze.

“Il miliardo e 200 milioni di euro ex fondi Fintecna– si legge nel documento-possono essere utilizzati nelle infrastrutture della Sicilia e soprattutto nella messa in sicurezza del territorio. Questi sono gli unici obiettivi della buona politica della spesa pubblica”.

L’appello dei Comitati per Renzi è a tutti gli elettori del centro-sinistra per il Registration-day, da domani pomeriggio a Piazza Cairoli e domenica 18 negli altri Comuni della provincia. Il 25 novembre e poi il 2 dicembre al ballottaggio delle primarie i renziani si conteranno e inizieranno a “pesare” le loro mosse future a Messina.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Poveri illusi, ma non avete capito che state combattendo con chi,a dispetto del 52% di non votanti ha fatto eleggere il proprio candidato con 18000 voti.

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  2. Ma costoro, quando sono entrati nel “listino” del feudatario , posti a controllare le galline fuori il muro di cinta , guardavano lo scecco che volava ?
    Ora che passa un “trenino” ( Renzi ) hanno capito che si può saltare in corsa , e guarda caso distinguono uno scecco da un rapace…

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  3. “Renzi: l’azzeramento del pianeta formazione in Sicilia, una sorta di dichiarazione di guerra e lesa maestà al leader del Pd Francantonio Genovese.”
    NOOOO e poi come fa???

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  4. Bravi, finalmente.
    Distruggere il potere politico economico che ha imbavagliato questa città dai tempi di Gullotti e che l’ha ridotta al disastro per garantire l’egemonia di potere a due famiglie.

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