Depuratore consortile, costi di gestione ai "raggi x": nel 2014 spesi oltre 110mila euro

Depuratore consortile, costi di gestione ai “raggi x”: nel 2014 spesi oltre 110mila euro

Carmelo Caspanello

Depuratore consortile, costi di gestione ai “raggi x”: nel 2014 spesi oltre 110mila euro

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giovedì 16 Aprile 2015 - 16:37

La somma, sensibilmente lievitata rispetto al passato, va ripartita in base al numero di abitanti con Savoca (che dovrà versare solo 12mila e 287 euro). Diversi gli interventi straordinari

Lievitano i costi di gestione del depuratore consortile che serve i Comuni di S. Teresa di Riva e Savoca. L’importo relativo al 2014 ed esitato dalla Giunta nell’ultima riunione, è pari, complessivamente, a 110mila euro 699 euro e 47 centesimi. Da ripartire tra i due enti. S. Teresa di Riva deve pagare l’89%, ben 98mila 411 euro e 83 centesimi. Savoca la parte che resta, ovvero 12mila 287 euro e 64 centesimi, che equivale all’11,1%. Il calcolo vien fatto in base al numero di abitanti serviti dall’impianto: 7mila 382 per quanto riguarda S. Teresa di Riva e 918 per ciò che concerne Savoca.

La Giunta santateresina ha approvato un prospetto di spesa dettagliato in tutte le voci. L’importo annuo erogato alla ditta che si è aggiudicata la gestione dell’impianto il 24 gennaio del 2014 è di 60mila 421 euro e 65 centesimi, vale a dire circa 5mila euro al mese. Le spese canoniche riguardano un operaio specializzato (31mila e 527 euro per un anno, esattamente 260 giornate lavorative per 6 ore), materiali di consumo per manutenzione ordinaria e straordinaria (idrossido di calcio, cloro, polielettroliti), controllo e verifica condotta sottomarina, costo analisi mensile dei liquami affluenti ed effluenti e delle acque marine da eseguire presso un laboratorio autorizzato.

Ma a questa somma vanno aggiunti gli interventi straordinari, tutti elencato nell’atto deliberativo a partire dalla riparazione urgente dell’elettropompa di riciclo dei fanghi presso l’impianto di contrada Catalmo con la sistemazione della turbina ubicata nella vasca di depurazione e ossidazione. Per finire all’incarico professionale per la redazione di una relazione specialistica finalizzata al rinnovo dell’autorizzazione allo scarico del depuratore consortile attraverso un intervento con auto espurgo sempre presso l’impianto, per la pulizia della griglia dove giungono i reflui.

Carmelo Caspanello

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