S. Teresa. "Morta per servire il Paese, le si intitoli il Pte"

S. Teresa. “Morta per servire il Paese, le si intitoli il Pte”

Gianluca Santisi

S. Teresa. “Morta per servire il Paese, le si intitoli il Pte”

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giovedì 21 Maggio 2020 - 17:37

Mobilitazione sui social per ricordare la dottoressa Tanya Trimarchi, uccisa dal coronavirus

S. TERESA – Nel giorno dei funerali, celebrati martedì pomeriggio nel Santuario di Bucalo, è arrivata la proposta di intitolare alla dottoressa Tanya Trimarchi il Pte di S. Teresa. A lanciare l’idea, attraverso i social network, è stato l’architetto Salvatore Coglitore, esperto di storia locale.

Tanya Trimarchi è deceduta a Trento, lo scorso 30 marzo, a causa del coronavirus contratto nell’adempimento del proprio lavoro di medico. Passato lo stop imposto dall’emergenza, i suoi familiari, con in testa papà Carmelo e i fratelli Marco e Santino, hanno finalmente potuto darle l’ultimo saluto, prima della tumulazione nel cimitero di Furci. 

“Propongo l’intitolazione del Pte 118 di S. Teresa, o altra struttura attinente – ha spiegato l’architetto Coglitore – alla dottoressa Gaetana Trimarchi. Conosciuta come Tanya, aveva 57 anni ed esercitava la sua professione di medico presso l’Azienda Provinciale di Trento, dove si è spenta il 30 marzo scorso all’ospedale “Santa Chiara”, dopo essere stata colpita dal Covid-19 mentre curava un suo paziente. Onore e merito alla dott.ssa Trimarchi – ha concluso Coglitore – caduta, assieme a circa 200 operatori sanitari, in questa terribile guerra virale nell’adempimento del proprio dovere”.

La proposta è stata accolta positivamente dai concittadini. “Sì, deve essere ricordata dalla nostra comunità – è il parere dell’ex assessore Paola Rifatto – È prevista una deroga al termine di 10 anni dalla morte, ma nel caso dell’intitolazione del Pte la competenza potrebbe essere dell’Azienda Sanitaria Provinciale”.

Rosa Miceli ha invece proposto di dedicarle il polo socio-sanitario che a breve sarà ristrutturato e sorgerà nei locali dell’ex pretura. Ma c’è anche chi, come Giuseppe D’Amico Trimarchi, propone l’intitolazione di una delle traverse di via Fiorentino, attualmente denominate Vico I, II e III.
Unanime è comunque il desiderio di ricordare con un segno tangibile il sacrificio della dottoressa Trimarchi, caduta nell’adempimento del proprio dovere.

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