Pte e 118, in dodici mesi eseguiti 4316 interventi tra S. Alessio e Roccalumera

Pte e 118, in dodici mesi eseguiti 4316 interventi tra S. Alessio e Roccalumera

Carmelo Caspanello

Pte e 118, in dodici mesi eseguiti 4316 interventi tra S. Alessio e Roccalumera

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lunedì 12 Gennaio 2015 - 15:43

Il bilancio dell'attività di primo soccorso è stato tracciato dal vicesegratario nazionale dello Snami Nino Grillo: "Numeri importanti e non reali per difetto, vi spiego perché"

Tempo di bilanci al Pte, presidio territoriale d’emergenza, e al 118 di S. Teresa di Riva. A fornire i dati relativi all’anno appena concluso è il vicesegretario nazionale dello Snami, Nino Grillo, medico soccorritore presso il presidio di primo soccorso. Negli ultimi dodici mesi le due strutture, ospitate al piano terra del palazzo municipale (in attesa di nuova sistemazione presso l’ex pretura) hanno eseguito complessivamente 4316 interventi.

“Numeri che in realtà sono superiori – precisa Grillo – in quanto “nel territorio di nostra competenza (da S. Alessio Siculo a Roccalumera, compresi i centri dell’entroterra) spesso intervengono le ambulanze del 118 di Letojanni e Scaletta Zanclea. Chiamate in causa dalla centrale – prosegue – quando il mezzo che opera a S. Teresa si trova ad operare in luoghi magari dell’entroterra per interventi lunghi che possono protrarsi anche per un paio d’ore. In questo caso la sede rimane sguarnita e la centrale di Messina si rivolge altrove, ovvero a Letojanni e Scaletta”.

Andando nei dettagli, nel corso del 2014 il servizio del 118 di S. Teresa di Riva ha eseguito 1751 interventi, per lo più a domicilio. Il Pte è stato chiamato in causa ben 2565 volte. Numeri ai quali bisogna aggiungere gli interventi della Guardia medica. “Cifre importanti – fa notare Grillo – nell’ambito di un territorio in cui si inserisce un altro punto di riferimento importante per l’hinterland jonico: “Si tratta di un’ambulanza che stazione a Fiumedinisi, ovvero nello stesso territorio in cui operano Pte e 118 di S. Teresa. Non essendoci il medico a bordo – rileva il sindacalista – il paziente viene trasferito al presidio territoriale d’emergenza dove viene stabilizzato e deciso l’iter da seguire, ovvero se deve essere trasferito in ospedale”.

Il dottor Grillo ha poi dato una serie di suggerimenti agli utenti “che potrebbero rivelarsi utili in casi d’emergenza. Quando si chiama il 118 – evidenzia – non risponde S. Teresa, bensì la centrale (nel caso specifico può rispondere Messina o Reggio Calabria. In questa circostanza bisogna farsi passare Messina). Mai chiudere subito il telefono, ma attendere gli eventuali suggerimenti in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. E dare il numero di telefono in modo da poter essere richiamati. Anche le informazioni sulla viabilità sono di fondamentale importanza per raggiungere il luogo del bisogno ed evitare il ritardo del soccorso. In caso di codice bianco, poi, ci si può rivolgerw al medico di famiglia”.

Carmelo Caspanello

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