Polemiche sull'indennità del segretario. La minoranza: “Sindaco sperpera denaro dei sampietresi”

Polemiche sull’indennità del segretario. La minoranza: “Sindaco sperpera denaro dei sampietresi”

Giovanni Passalacqua

Polemiche sull’indennità del segretario. La minoranza: “Sindaco sperpera denaro dei sampietresi”

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martedì 28 Aprile 2015 - 11:22

In un manifesto la replica dell'opposizione, che attacca anche il ragioniere comunale: “Non si abbassano le tasse per arricchire un messinese e un milazzese”. Ma le cifre, almeno per quel che riguarda il segretario, non corrispondono

Ancora polemiche tra maggioranza e opposizione di San Pier Niceto sull’indennità percepita dal segretario comunale Francesco Scattarreggia. La minoranza ha affidato ai manifesti la replica alle parole del sindaco Luigi Calderone che, qualche giorno fa, aveva preso posizione sulla vicenda.

“L’attuale amministrazione” – si legge nel manifesto, firmato dai consiglieri del gruppo “Gallo” – “ha chiesto alla Corte dei conti di poter continuare a dare al segretario comunale, oltre le varie indennità per incarichi non necessari, uno stipendio maggiore di quello previsto per il nostro comune (€ 130.000, secondo i consiglieri), nonostante la legge lo vieti.” Il riferimento è al quesito, inoltrato dal sindaco alla Corte dei conti e all’ARAN, sulla legittimità degli indennizzi percepiti dal segretario, dopo le modifiche intervenute nella legge che li regola.

Ma qual è l’effettiva retribuzione del segretario? Dai documenti presenti nell’albo pretorio dei comuni di San Pier Niceto e Monforte San Giorgio – entrambe fruitrici dei servizi dello stesso segretario – l’importo totale risulta essere di € 82.500, così ripartiti:

  • – sipendio tabellare di € 38.000 e retribuzione di posizione, correlata alla classe demografica del comune e alle caratteristiche economico-territoriali, di € 18.600;
  • – retribuzione aggiunta prevista per segretari in convenzione tra più comuni di € 14.000, pari al 25% del trattamento fondamentale, in base al contratto di lavoro per i segretari comunali e provinciali;
  • – maggiorazione per retribuzioni di posizione di € 11.600, attribuibile, sempre secondo il contratto di lavoro per i segretari, nella misura massima del 50%; la maggiorazione è stata riconosciuta in base alle determine sindacali n. 30/2012 e 19/2013, che hanno conferito al segretario Scattarreggia le funzioni aggiuntive di responsabile per la trasparenza, responsabile anticorruzione e soggetto titolare del potere sostitutivo dei responsabili d’area ad istanza dell’utenza.

A questa cifra va aggiunta un’indennità di risultato pari a € 7150, conseguente alle conclusioni dell’organo di valutazione; l’indennità di risultato può essere corrisposta nella misura massima del 10% del monte salari del segretario, e va anch’essa ripartita tra i due comuni.

In totale, il segretario percepisce dunque una retribuzione di € 82.500, proporzionati tra il comune di Monforte San Giorgio – che ne eroga il 33%, pari a € 27.500 – e quello di San Pier Niceto – 66%, pari a € 55.000, più l’eventuale indennità di risultato. Una retribuzione importante, dovuta alla fascia occupata da Scattarreggia (la B), che può lavorare in comuni che hanno tra 10.000 e 65.000 abitanti. Nonostante ciò, lo stipendio tabellare del segretario resta quello della fascia inferiore (la C, prevista per i comuni fino a 3000 abitanti).

Ma il segretario comunale non è l’unico obiettivo della minoranza, che attacca anche sui presunti € 15.000 in più versati al responsabile dell’ufficio ragioneria, il rag. Carmelo Caravello, impiegato anche al comune di Milazzo: “Il sindaco spieghi ai cittadini” – conclude il manifesto – “perchè afferma che non può abbassare le tasse quando, allo stesso tempo, dà più soldi a un milazzese e a un messinese, i quali già godono di stipendi molto alti”.

Giovanni Passalacqua

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