Invalidità civile, visite all'Inps di Messina anche per la provincia: insorgono gli amministratori

Invalidità civile, visite all’Inps di Messina anche per la provincia: insorgono gli amministratori

Carmelo Caspanello

Invalidità civile, visite all’Inps di Messina anche per la provincia: insorgono gli amministratori

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venerdì 28 Agosto 2015 - 14:36

Conferenza dei sindaci a Palazzo Zanca con i vertici di Inps e Asp, che si dice pronta a lasciare aperte le sedi decentrate. Nel versante jonico messinese chiudono le sedi di Francavilla di Sicilia e S. Alessio Siculo

Si schiude una speranza dopo la Conferenza dei sindaci che ha avuto luogo questa mattina a Palazzo Zanca, sede del Comune di Messina, per quanti dovranno eseguire le visite per il riconoscimento dell’invalidità civile. Dal primo settembre, come è noto, gli utenti di tutta la provincia dovranno recarsi nella sede Inps di Messina. Una decisione dettata dalle “necessità” di risparmiare. Che non è piaciuta agli utenti (“si risparmia sempre a discapito delle fasce più deboli” è il coro unanime), soprattutto quelli dei centri dell’entroterra e parecchio distanti dal capoluogo. Ed anche ai loro sindaci e amministratori comunali, che si sono fatti portavoce dei disagi cui saranno costretti ad andare incontro. Alla riunione di ieri erano presenti la direttrice dell’Inps di Messina, Giuseppina Malaspina e il direttore generale dell’Asp, Gaetano Sirna. “Proprio in lui – ha sbottato il sindaco di Castelmola, Orlando Russo, antesignano di questa battaglia per quanto riguarda il comprensorio jonico – abbiamo trovato un valido interlocutore, sensibile alla problematica. Sirna si è detto disponibile a lasciare aperte le sedi periferiche attuali, facendo ricorso ad una compensazione. Tra l’altro lo stesso direttore dell’Azienda sanitaria ci ha fatto notare che quei locali nel pomeriggio sono praticamente chiusi”.

Ma non è una questione di locali. Hanno dato disponibilità ad ospitare il servizio sia il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea quanto il presidente del Consiglio comunale di S. Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice.

Per ciò che concerne il versante jonico messinese le sedi che sinora hanno ospitato le visite sono quelle di S. Alessio Siculo e Francavilla di Sicilia. Ma quali saranno le sorti dell’utenza della riviera jonica, in particolare di quei cittadini residenti nei paesi collinari? L’interrogativo è stato girato dagli amministratori ai vertici di Asp e Inps. La Conferenza dei sindaci si è conclusa con la redazione di un verbale dal quale si evince la disponibilità dell’Asp a mantenere aperte le strutture decentrate, a livello provinciale, per le visite di accertamento dell’invalidità civile. Il documento sarà inoltrato all’Inps. “Se l’Istituto di previdenza dovesse dire no – chiosa il sindaco Orlando Russo, che ha in più volte alzato il tono del dibattito per rimarcare i disagi dei ceti più deboli che dovranno usufruire del servizio – si passerà ad un tavolo di concertazione all’assessorato regionale”. Russo alza la voce: "Ancora una volta si vuol penalizzare il territorio, concentrando tutto in una città che non è attrezzata ne a livello viario ne, tanto meno, a livello infrastrutturale. Noi amministratori siamo preoccupati, anche se apprezziamo la posizione di Sirna".

"Come ribadito stamattina durante la conferenza dei sindaci – gli fa eco il presidente del Consiglio di S. Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice – il nostro Comune è disponibile a dare dei locali idonei al fine di continuare ad espletare questo importante servizio che penalizza ulteriormente le collettività e soprattutto i comuni periferici rispetto alla città di Messina. Non siamo disponibili ad accettare queste decisioni che vengono prese dall'alto senza avere nessuna considerazione delle peculiarità territoriali; prendiamo atto della disponibilità del direttore Sirna ma allo stesso tempo sia la dirigenza dell'Inps che l'assessorato regionale non possono non tenere conto di quanto emerso oggi dalla conferenza dei massimi rappresentanti delle comunità locali della provincia di Messina. Siamo fiduciosi che questo progetto, tra l'altro sperimentale e quindi facilmente rivisitabile – incalza Lo Giudice – possa essere bloccato sul nascere al fine di non creare disagi. Qualora così non fosse, concorderemo il da farsi con le varie amministrazioni ma di certo non rimarremo inermi di fronte a questo ennesimo scippo".

L’unica cosa certa, al momento, è che dall’1 settembre il servizio sarà trasferito a Messina, presso la sede dell’Inps. Il resto è poco più di una speranza. “La battaglia continua” conclude Orlando Russo, intervenuto alla riunione (per quanto riguarda il versante jonico messinese) insieme al sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea, di Scaletta Zanclea, Gianfranco Moschella, al presidente del Consiglio di S. Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice ed agli assessori Antonella Papa (S. Alessio Siculo) e Maria Carmela Miuccio (Savoca) e Paola Calabrò (Antillo).

Carmelo Caspanello

4 commenti

  1. Certo che sono in fermento, quanti voti vanno a perdere con la chiusura delle sedi locali e relative commissione, i voti sunnu voti……

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  2. Certo che sono in fermento, quanti voti vanno a perdere con la chiusura delle sedi locali e relative commissione, i voti sunnu voti……

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  3. Certo sennò come si mantengono le clientele?qualche voto lo perderanno così..

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  4. Certo sennò come si mantengono le clientele?qualche voto lo perderanno così..

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