Il Consiglio riporta a tre i revisori, la Giunta vara il bilancio previsionale

Il Consiglio riporta a tre i revisori, la Giunta vara il bilancio previsionale

Il Consiglio riporta a tre i revisori, la Giunta vara il bilancio previsionale

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martedì 01 Dicembre 2015 - 16:33

Nel Consiglio Comunale del 30 Novembre il gruppo consiliare di maggioranza ed opposizione alla Giunta guidata dal Sindaco Sottile ha votato la reintegrazione di due componenti al Collegio dei Revisori dei Conti dell'Ente. A fianco del riconfermato Piero Ferrante nominati Giuseppe Ricciardi e Salvatore Belgiorno. La battaglia ora si sposterà sul bilancio previsionale 2015, mentre l'Amministrazione punta sul riaccertamento di crediti e debiti per un ripianamento trentennale.

Piccolo punto messo a segno dalla maggioranza consiliare che è opposizione in aula al Comune di Sant'Agata di Militello che è riuscita a votare ed eleggere due nuovi componenti nel collegio dei dei revisori dei conti nel corso della seduta d'aula del 30 Novembre.

La vicenda, come altre di natura amministrativa, trova conclusione dopo una lunga "querelle" tra gli schieramenti che ormai si trascinava da tanti mesi tra discussioni ed interpretazioni in cui le distanze sono rimaste incolmabili come denota il fatto che alla votazione hanno partecipato i soli consiglieri di opposizione e il consigliere Enrico Natale, mentre gli altri consiglieri della minoranza avevano lasciato l'aula.

Certo curioso il caso del dottor Natale approdato a seguito di una guerra di ricorsi – ancora non del tutto conclusa – sull'attribuzione dei seggi nell'aula di "Palazzo Faraci" a seguito di una battaglia legale interna allo schieramento a sostegno del sindaco Carmelo Sottile generato dall'incandidabilità per effetto della "legge Severino" del consigliere Donato Lemma, primo dei non eletti nella lista del PD e surrogante in Consiglio dell'assessore Puleo ed a sua volta poi rimpiazzato dalla consigliere Fachile, poi messa in discussione dal ricorso di Natale, ed approdata a sua volta in Consiglio per surrogare successivamente l'altro assessore nominato Carmela Trovato.

Il "nodo" del Collegio dei Revisori dei Conti era presente sin dalla scelta operata dall'amministrazione Sottile di avvalersi di un solo professionista individuato nel dottore Piero Ferrante, già in carica e rinunciando alla nomina di due sostituti agli altri due componenti in cui mandato era scaduto.

La ricomposizione del Collegio, invece, è ritenuto necessaria dalla Corte dei Conti per i comuni tra i 5.000 ed i 15.000 abitanti per garantire adeguati controlli finanziari sull'operato degli Enti. I solleciti dell'opposizione, la necessità di chiarimento espressa dall'Amministrazione alla Regione lo scorso settembre con il responso che ha orientato verso l'integrazione di due componenti a ricostituire il collegio.

Dalle urne sono risultati eletti Giuseppe Ricciardi e Salvatore Belgiorno che hanno raccolto rispettivamente 4 e 3 voti, prevalendo su i 2 assegnati ad Antonino Mineo, ma registrando anche 3 voti dispersi tra nulle e bianche. La presidenza, con 11 preferenze su 12, è stata attribuita a Piero Ferrante e resteranno in carica sino al febbraio 2017.

Altro fronte caldo si preannuncia il bilancio del Comune, già inserito tra i settanta della Provincia di Messina per cui l'Assessorato Regionale alle Autonomie Locali ha nominato un "commissario ad acta". Con un cospicuo ritardo, giustificabile soltanto nelle mille pastoie burocratiche e i tagli regionali, dagli uffici comunali è stato prodotto il bilancio previsionale 2015 che è stato votato dalla Giunta Sottile ed ora è atteso all'approdo nell'aula del Consiglio per un dibattito ed una votazione che non si preannunciano privi di polemiche.

Nel mentre per volontà dell'Amministrazione si sta operando un riaccertamento finanziario straordinario per la cernita della consistenza di crediti e debiti per cui si dovrebbe stipulare un mutuo trentennale per il loro ripianamento, con le casse comunali che tuttavia dovrebbero beneficiare anche dell'affrancamento di oneri su un mutuo sottoscritto come anticipazione dei debiti dell'ATO ME1 per oltre 500.000 Euro a fronte di una delle numerose crisi della "raccolta" esplicitata con una trattenuta sui trasferimenti regionali e per cui l'Amministrazione aveva aperto un contenzioso che ha prodotto una sentenza favorevole all'Ente di Piazza Crispi.

(Giuseppe D'Amico)

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