Presentato il libro "Maometto e il suo Allah" del giornalista Magdi Allam

Presentato il libro “Maometto e il suo Allah” del giornalista Magdi Allam

Marina Romeo

Presentato il libro “Maometto e il suo Allah” del giornalista Magdi Allam

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sabato 23 Dicembre 2017 - 06:39

Lo scrittore egiziano vive da anni sotto scorta da quando è stato attaccato dagli integralisti islamici

Magdi Cristiano Allam al circolo “Dante Alighieri” a Sant’Agata Militello, presenta il suo libro. Nonostante la bizzarra scelta di orario decisa dagli organizzatori, una conferenza di domenica mattina poco prima di pranzo non dovrebbe infatti, attrarre un copioso pubblico, la sala è gremita. Il giornalista racconta “ Maometto e il suo Allah”, un testo che svela la vita del profeta partendo dalle fonti islamiche. Un resoconto fedele quindi, inoppugnabile. La sorte per un uomo nato alla Mecca nel 570, fu altalenante. Sfortunato fin dal grembo materno rimase orfano di padre, di madre a soli sei anni, trascorse un’infanzia infelice sballottato tra un parente ed una nutrice. La sua attività era quella di cammelliere fino a venticinque anni, quando sposò Khadija che ne aveva quaranta ed era la donna più ricca della città. Maometto secondo quanto racconta lui stesso, durante dei periodi di isolamento in una sorta di ritiro spirituale in una grotta, ricevette più volte la visita dell’Arcangelo Gabriele che con modi poco angelici, gli sbatteva sulla fronte con molto vigore un libro, dicendo “ leggi”, ottenendo in cambio sempre la stessa risposta “ io non so leggere”. Questo volume non ancora svelato era già il Corano. Il profeta quindi rivelò a voce alcuni versetti, suscitando stupore tra gli abitanti della Mecca che all’epoca veneravano 360 idoli. Maometto che ebbe a suo dire, un rapporto privilegiato e costante con Allah , rivelò la volontà della divinità, di essere l’unico. Il nuovo ed esclusivo culto si diffuse grazie alle numerose battaglie vinte da Maometto contro chiunque si opponesse alla sottomissione al Dio che aveva spodestato gli altri 359. Un profeta che fu un guerriero quindi, che sposò, morta Kadija, altre quindici consorti inclusa Aisha la sposa bambina che a sei anni fu concessa ad un uomo che ne aveva cinquanta, sempre grazie al Dio che esaudiva ogni richiesta del suo profeta. Magdi Cristiano Allam partendo proprio dalla biografia sottolinea quando sia inscindibile la figura di Maometto da quella di Allah. Il Corano benché scritto dal profeta nell’arco di ventitré anni è un testo “increato” quindi non soggetto ad alcuna critica secondo la religione islamica. Così si spiega la differenza tra la libertà per i cattolici e non, di poter esprimere liberamente le proprie opinioni sul Papa e sulla Chiesa in generale e il divieto assoluto imposto da chi segue i dettami di Maometto. Il giornalista egiziano con cittadinanza italiana, ha creduto fino all’età di 56 anni in un “islam moderato” fino a quando non è stato condannato a morte sia dai terroristi islamici, sia da sedicenti “ musulmani moderati”. Vive sotto scorta Magdi Allam, sapendo di essere un bersaglio appetibile, sorride sempre, è affabile, saluta alzandosi, ogni singola persona che chiede il suo autografo sul libro. Forse Maometto avrà incontrato davvero l’Arcangelo Gabriele, questa è una questione di fede in cui ciascuno è libero di credere. Sicuramente Magdi Cristiano Allam, è affiancato da alcuni angeli, senza ali e dalle sembianze umane, sono i carabinieri che giorno e notte, rischiando la vita, assicurano l’incolumità ad un uomo libero e coraggioso.

Marina Romeo

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