Senza bilanci al Comune si pensa già alla Tari 2016. E scoppia la polemica

Senza bilanci al Comune si pensa già alla Tari 2016. E scoppia la polemica

Senza bilanci al Comune si pensa già alla Tari 2016. E scoppia la polemica

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mercoledì 13 Aprile 2016 - 09:12

Il consigliere Libero Gioveni commenta la procedura d'urgenza con la quale il sindaco ha chiesto di convocare un Consiglio Comunale, preceduto da un'apposita Commissione Bilancio, per deliberare sulle modifiche e integrazioni al vigente Regolamento sull'Imposta Unica Comunale. Già entro il 31 maggio la scadenza della prima rata della Tari

Manca ancora il bilancio di previsione 2015, quello 2016 ovviamente è una chimera, ma a Palazzo Zanca si guarda già alla Tari 2016. Perché quando si tratta di tasse da far pagare ai cittadini l'urgenza di rispettare i tempi sembra più importante. Così ieri in commissione Bilancio è approdata una delibera di giunta dello scorso gennaio che modifica alcuni punti del regolamento Iuc, soffermandosi in particolare sulla Tari, l'indigesta tassa sui rifiuti che lo scorso anno è costata ai cittadini oltre 45 milioni di euro. Modifiche che regolano rate e scadenze e che prevedono il primo balzello per i messinesi già entro il prossimo 31 maggio. Un argomento che inevitabilmente ha infiammato la discussione in aula e ha scatenato un duro intervento del consigliere Udc Libero Gioveni. "Ci vuole proprio una bella faccia tosta in questo momento a presentarsi in aula con una delibera sulle modifiche al Regolamento IUC". Con queste parole Gioveni commenta la procedura d'urgenza con la quale il sindaco ha chiesto di convocare un Consiglio Comunale, preceduto da un'apposita Commissione Bilancio, per deliberare sulle modifiche e integrazioni al vigente Regolamento sull'Imposta Unica Comunale.

"Come si fa a discutere di tributi legati alle entrate del 2016 – ha chiesto il consigliere al neo assessore al Bilancio Eller e al Dirigente del Dipartimento Dell'Acqua presenti ieri in Commissione – quando ancora il Consiglio non ha potuto esaminare e quindi approvare il Bilancio di Previsione dell'anno precedente? Che messaggio si può lanciare ai cittadini, parecchi dei quali vittime della mancata approvazione del Previsionale 2015 (lavoratori delle cooperative, famiglie con bambini senza mensa scolastica) ai quali si chiede già di pagare le tasse del 2016? Con quale logica – si chiede ancora l'esponente Udc – si vorrebbe già determinare il numero delle rate della TARI 2016 se ancora non si conosce la perizia 2016 sui costi di gestione del ciclo dei rifiuti, posto che l'assessore Ialacqua aveva anche promesso una sensibile riduzione dei costi legata sia alla raccolta differenziata sia all'avvio della raccolta porta a porta? Come si può minimamente pensare – prosegue Gioveni – di stabilire le rate della TARI di quest'anno quando non si è potuto nemmeno procedere, proprio a causa della mancata approvazione del Bilancio 2015, neanche al bando per le esenzioni e riduzioni della TARI dell'anno scorso per le famiglie aventi diritto? Mi sono sentito politicamente sbeffeggiato con l'arrivo di questa delibera – incalza il consigliere comunale. Personalmente, pur comprendendo le necessità di incasso dell'Ente, non mi faccio prendere dalla gola così. Si proceda per passi e con criterio, anche in segno di rispetto verso i cittadini che, oltre a vivere autentici drammi, stanno ancora assistendo alla più classica delle “barzellette” che sta facendo ridere l’Italia intera".
Per il consigliere l'unico pensiero in questo momento dell'Amministrazione dovrebbe essere, oltre quello di essere convincente oggi con la Corte dei Conti dopo il suo ultimo durissimo giudizio espresso in termini di “crisi irreversibile” che può aprire definitivamente le porte del dissesto, anche di portare in aula le delibere finanziarie essenziali per mettersi in carreggiata, e non certamente quello di chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici, che in questo momento rappresentano un vero “pugno nell’occhio".

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