Attacco del consigliere Carreri al presidente Previti: «Le risorse dell’Ufficio di presidenza gestite in modo personalistico»

Attacco del consigliere Carreri al presidente Previti: «Le risorse dell’Ufficio di presidenza gestite in modo personalistico»

Attacco del consigliere Carreri al presidente Previti: «Le risorse dell’Ufficio di presidenza gestite in modo personalistico»

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venerdì 10 Febbraio 2012 - 11:03

Il rappresentante punta il dito contro le modalità di spese della presidenza e ricorda quanto accaduto un anno fa con lo scandalo dei “contributi a pioggia”

«Una gestione personalistica di risorse originariamente de destinate alle spese di rappresentanza di tutto il Consiglio e che invece stranamente sono state stornate per scopi diversi». Dichiarazioni dure del consigliere del Risorgimento Nino Carreri nei confronti del presidente del consiglio comunale, Pippo Previti, contenute nell’interrogazione che il rappresentante del civico consesso ha inoltrato al sindaco Buzzanca per avere chiarezza. Spese che, così come spiegato da Carreri, avrebbero riguardato l’organizzazione di eventi civili e religiosi, lo stanziamento per enti, associazioni, parrocchie, tipografie e bande musicali.

«Esattamente un anno fa – afferma Carreri – all’indomani della triste vicenda dei contributi “suppostamente” sponsorizzati da consiglieri comunali (oscura circostanza che segnò lo stop politico alla meritoria opera dell’ass.re Pinella Aliberti) proprio il Presidente del consiglio comunale Pippo Previti, in uno dei suoi “slanci” paternalistici si era sbilanciato con una “riservata” indirizzata a tutti i consiglieri, rei di non obbedire al “sacro dovere istituzionale. Quale sia questo sacro dovere istituzionale – ha concluso il consigliere comunale di Rm – oggi vorremmo chiederlo al presidente Previti atteso che la lezione di moralità, alla luce della vicenda contributi elargiti dalla presidenza, appare come una nota stonata e va, senza tentennamenti, rispedita al mittente».

2 commenti

  1. Salvatore Vernaci 10 Febbraio 2012 15:43

    Si considerano spese di rappresentanza, in generale, quelle che hanno lo scopo di mantenere ed accrescere verso l’esterno il prestigio del Comune, valorizzando il ruolo e la funzione di Soggetti esponenziali della Comunità amministrata.
    I Soggetti autorizzati ad effettuare le spese di rappresentanza, per legge o per Regolamento, sono: il Sindaco, il Vicesindaco, gli Assessori nell’ambito delle rispettive competenze, il Presidente del Consiglio comunale, con riferimento alle attività ed iniziative riguardanti la rappresentatività del Consiglio Comunale, i Presidenti dei Consigli Circoscrizionali, i Consiglieri comunali quando vengono delegati a rappresentare l’Ente in forma ufficiale.
    Ogni Comune è dotato di un apposito Regolamento per l’effettuazione delle spese di rappresentanza e per le spese connesse al suo funzionamento.
    Quindi, si ritiene che anche il Comune di Messina sia dotato di apposito e specifico Regolamento che disciplini i casi nei quali è consentita l’assunzione, da parte del Presidente del Consiglio comunale, di spese di rappresentanza.
    Nei Comuni sprovvisti di Regolamento, il Presidente del Consiglio comunale deve utilizzare le somme, destinate all’uopo in bilancio, per attività ed iniziative inerenti alla rappresentatività del Consiglio Comunale, previa comunicazione alla Conferenza dei Capigruppo.
    La mancanza di un apposito Regolamento lascia al Presidente del Consiglio comunale una certa discrezionalità, nell’impiego delle spese di rappresentanza, potendo considerare tali ad esempio: quelle sostenute per l’acquisto di beni da donare in occasione di visite di o presso Rappresentanti di Enti pubblici o privati, Personalità illustri o Autorità su invito del Presidente del Consiglio comunale; nonché quelle relative al viaggio, pernottamento e ristoro degli Ospiti nelle stesse occasioni; Organizzazione di giornate di studio, Seminari, Convegni, o altre manifestazioni e iniziative connesse all’attività politica e amministrativa del Consiglio comunale; Atti di onoranza (necrologi, omaggi floreali); Oneri connessi agli interventi di gemellaggi, ecc…ecc…
    Gli atti di mera liberalità, di norma, non possono considerarsi spese di rappresentanza

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  2. …e quindi?

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