"Non ho soldi per vivere", 62enne si lancia dalla finestra. Sindaco lo salva

“Non ho soldi per vivere”, 62enne si lancia dalla finestra. Sindaco lo salva

Carmelo Caspanello

“Non ho soldi per vivere”, 62enne si lancia dalla finestra. Sindaco lo salva

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lunedì 14 Agosto 2017 - 14:20

Aveva mostrato al primo cittadino bollette e spese per medicine. Moschella: "E' l’emblema di un grave disagio sociale del quale Scaletta non ne è esente"

SCALETTA. “O mi aiuta o mi lancio dalla finestra”. Sembrava una frase come tante altre. In realtà non lo era. Al termine dell’accesa discussione con il sindaco l’uomo, un 62enne residente a Scaletta Zanclea con la moglie (ha tre figlie e sono sposate), ha aperto la finestra della stanza del primo cittadino, al primo piano del palazzo municipale, e l’ha scavalcata. Il primo cittadino, Gianfranco Moschella, è arrivato giusto in tempo per prenderlo dai polsi. Ha gridato a squarciagola. Secondi interminabili, con l’uomo rimasto penzolone. Sono intervenuti impiegati comunali e cittadini che si trovavano nei pressi di piazza municipio. Lo hanno imbracato mettendo a terra dei materassi. Alla fine l’uomo è stato messo in salvo. E trasportato in ospedale.

Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri. Il sindaco è scoppiato in un piano liberatorio. E’ l’epilogo di una giornata convulsa. Il 62enne si era recato in municipio intorno alle 10 così come aveva già fatto altre volte chiedendo aiuto all’amministratore. Ha mostrato delle bollette, delle spese per medicine che non riesce ad affrontare. Insieme al sindaco c’era l’assessore Tonino Micali. “Quanto accaduto oggi in municipio – spiega il primo cittadino, Gianfranco Moschella – è l’emblema di un grave disagio sociale del quale Scaletta non ne è esente.

Con l’aggravante che parliamo di un Comune in dissesto e che non ha nemmeno disponibilità in Bilancio per far fronte a tali situazioni. Situazioni che puntualmente segnaliamo al prefetto e alle autorità che stanno sopra di noi. Ma alla fine ci rendiamo conto che ci troviamo soli dinanzi a tali drammi sociali. Diverse famiglie – incalza Moschella – si recano al Comune per chiedere latte e medicine. Una trentina di persone, con dietro altrettanti nuclei familiari, fanno ricorso al banco alimentare o nelle parrocchie. Ed altri, che magari si vergognano, soffrono nel silenzio. Purtroppo dalla Regione e dallo Stato arrivano sempre meno soldi. Quando possiamo mettiamo mano alla tasca noi amministratori per aiutare che si presenta per chiedere aiuto. La situazione è delicata. E purtroppo peggiora sempre di più. Come primo cittadino mi sento responsabile”.

Carmelo Caspanello

2 commenti

  1. un plauso alla grande umanità ed al coraggio mostrato dal primo cittadino di Scaletta Zanclea. Un padre di famiglia, dopo aver lavorato 30 anni viene abbandonato dallo Stato Ladrone. E pensare quanti soldi $$$ lo stesso Stato fà mangiare alle coop e le ONG per riempirci le città di CLANDESTINI illegali che le trasformano in latrine..

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  2. letterio.colloca 14 Agosto 2017 16:01

    Gianfranco,sei una BELLA PERSONA ECCEZIONALE.Cari saluti.

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