De Luca nomina il Cda di "Messina Social City": ecco i prescelti

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De Luca nomina il Cda di “Messina Social City”: ecco i prescelti

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martedì 18 Dicembre 2018 - 15:45
la scelta

MESSINA – Il sindaco Cateno De Luca ha nominato con proprio decreto il Consiglio d’ amministrazione della "Messina Social City", l’agenzia istituita per gestire il settore dei servizi sociali, fino a poco tempo fa nelle mani delle cooperative.

A rivestire il ruolo di presidente è stato chiamato Enrico Bivona , ex consigliere provinciale di Forza Italia e candidato alle ultime amministrative nella lista di Sicilia Futura. Gli altri due componenti sono: Simona Romano (moglie dell'ex consigliere comunale Pio Amadeo), attualmente docente nei corsi di formazione presso il Cirs e con alle spalle esperienze lavorative nelle cooperative sociali Genesi , Nuova Presenza e Cesim; e Valeria Asquini, psicologa , attualmente presidente del circolo Fenapi Messina Dante.

Con la nomina dei Cda la “rivoluzione” dei servizi sociali targata De Luca può avere inizio. Il primo ostacolo da superare sarà l'assunzione diretta dei lavoratori delle cooperative, scelta suggerita dai sindacati, avallata da De Luca e condivisa in Aula dai consiglieri comunali nel corso dell'approvazione del pacchetto “Salva Messina”. Il percorso di stabilizzazione,però sarà tutt'altro che semplice. Nel rispetto delle leggi, bisognerà passare dalle promesse ai fatti concreti.

0 commenti

  1. o sistemoneee, ma a squagghiata a nivi si vedranno li pittusa… e saranno molto grandi

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  2. Ma per quale motivo andrebbero assunte persone delle quali la pubblica amminisrtazione non sa nulla? Dove sta scritto che rappresentano quanto di meglio e più qualificato offra il mercato del lavoro? Ma perché dobbiamo prendere il pacchetto completo e non valutare invece la possibilità di selezioni aperte a tutti coloro i quali abbiano almeno uno straccio di attestato OSS oppure OSA? D’accordo l’internalizzazione del servizio, ma per una volta sarà possibile evitare il sospetto che tutto sia fatto a fini elettorali o no? A me sembra il comune stia semplicemente assumendo la Genesi in blocco. Alla faccia di tutte le critiche già espresse contro la stessa cooperativa.

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  3. Se facciamo un passo indietro e ci chiediamo: chi gestiva gran parte delle coop (politici e gente vicina a loro ) e chi vi è entrato senza merito ( ovviamente non tutti) solo con una raccomandazione in cambio di sostegno elettorale, oggi è possiamo concludere che è stato chiuso il cerchio della raccomandazione perfetta. IL POSTO PUBBLICO CON RACCOMANDAZIONE E SENZA CONCORSO . Ho fatto la stessa riflessione parlando con un consigliere comunale il quale mi ha risposto: si è scelto il male minore. A mio giudizio “salvare ” tutti danneggia sia i messinesi che son dovuti andare a lavorare in altre città sia i bravi lavoratori che nelle coop hanno lavorato (senza raccomandazioni) con sacrificio e sono messi sullo stesso piano degli “altri”

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