Convegno questa mattina alla facoltà di Economia organizzato dall’associazione “Nuova Politica”. Politica e cittadini, scelte del passato o del presente. Cosa cambiare per migliorare?
Il nodo dei trasposti al sud influisce in maniera esponenziale sullo sviluppo e sulla produttività. Una convinzione confermata in occasione del convegno organizzato questa mattina dall’associazione “Nuova Politica” nell’aula magna della facoltà di Economia. A fare gli onore di casa il presidente Pierangelo Grimaudo, che si è posto un interrogativo: c’è forse in Europa o nella Capitale un nemico oscuro dello sviluppo o è la classe dirigente del meridione, affaccendata in altre questioni, a sottovalutare l’importanza delle infrastrutture? Il tentativo di rispondere a questa domanda è arrivata dagli intervenuti, che hanno partecipato alla tavola rotonda.
Il direttore del Cust, Giuseppe Vermiglio e l’urbanista, Carmelo Celona hanno cercato di tracciare un quadro generale sull’attuale condizione, partendo dalle scelte che hanno influenzato l’attuale realtà meridionale, da quelle strategiche della politica e delle amministrazioni a quelle riguardanti gli strumenti di gestione del territorio. Il fronte sindacale, rappresentato da esponenti di Cgil, Cisl, Uil e Orsa, ha sottolineato le gravi carenze che riguardano soprattutto il comparto ferroviario, con Trenitalia ed Rfi che hanno pian piano sempre più isolato la Sicilia dal resto del Paese. Per il presidente dell’associazione Aias, Giuseppe Richichi, le responsabilità sono da dividere tra il popolo siciliano e la sua classe dirigente: il popolo perché dormiente e la politica perché disattenta e complice delle lobby. Il presidente di Confindustria Messina ha invece evidenziato il ruolo che Messina ha smarrito nel tempo cercando di difendere il proprio apparato burocratico-rappresentativo perdendo così di vista un progetto economico di sviluppo del territorio. Infine, il presidente della fondazione “Nuovo Mezzogiorno”, Francesco Barbalace, ha ipotizzato una più ampia area dello Stretto estesa da Lamezia Terme a Catania
