Sequestro Cappellani, il Riesame conferma ma libera le quote di Di Prima

Sequestro Cappellani, il Riesame conferma ma libera le quote di Di Prima

Sequestro Cappellani, il Riesame conferma ma libera le quote di Di Prima

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sabato 14 Ottobre 2017 - 08:06

Soddisfatto il difensore del medico, l'avvocato Alberto Gullino: "operazioni trasparanti". Confermati i vincoli alle partecipazioni di Aldo e Dino Cuzzocrea. I retroscena dell'indagine e le dichiarazioni di Sanagroup.

Resta sotto sequestro il complesso immobiliare della Cappellani, la clinica privata oggi gestita dal gruppo Giomi, estranea all'inchiesta, e la società Immobiliare Cappellani srl. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame (presidente Antonino Francesco Genovese) respingendo i ricorsi dei fratelli Dino ed Aldo Cuzzocrea, imprenditori attivi nel settore immobiliare e farmaceutico. Al vaglio del tribunale, quindi, il provvedimento adottato dal Giudice per le indagini preliminari dopo l'inchiesta del Nucleo Tributario delle Fiamme Gialle e della Dia di Catania, regge quasi per intero.

Il Riesame ha invece restituito le quote di Antonio Di Prima, medico e ex direttore del Banco di Credito Siciliano. Soddisfatto l'avvocato Alberto Gullino, che ha sempre sostenuto la regolarità dell'investimento del suo cliente nella società, quindi la trasparenza della sua posizione. Il difensore ha ottenuto quindi il dissequestro richiesto, malgrado l'accusa di interposizione fittizia di persona.

L'indagine coinvolge, con l'accusa di riciclaggio, anche il commercialista Dario Zaccone, consulente dei Cuzzocrea ed ex revisore dei conti del Comune di Messina.

L'ipotesi mossa dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita è che la Immobiliare Cappellani sia servita per il rientro di capitali all'estero, in parte scudati dopo essere fatti uscire dal paese. Al centro dei passaggi, la fiduciaria lussemburghese Aughi. Anche sull'origine del capitale esportato la Procura di Messina non ci vede chiaro.

Agli atti degli accertamenti anche le dichiarazioni di Giovanbattista Pizzo e Grazia Romano, gli imprenditori della sanità che alla metà dello scorso anno acquistarono Villa Cappellani srl, poi trasformata in Sanagroup: hanno confermato di aver sempre trattato coi Cuzzocrea.

A margine, riceviamo e pubblichiamo una precisazione del docente universitario Salvatore Cuzzocrea il quale "...a tutela della propria dignità di uomo e studioso, precisa di non avere nulla a che vedere con la vicenda in questione e, più in generale, con le attività dei Fratelli Dino e Aldo Cuzzocrea. Lo scrivente, infatti, ha sempre dedicato la propria vita esclusivamente alla ricerca scientifica ed all’insegnamento universitario nel pieno rispetto della Legge e delle Istituzioni".


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