Scuole a norma Covid. Mondello: “Istituti divisi in 3 fasce con interventi diversi. Probabili doppi turni”

Scuole a norma Covid. Mondello: “Istituti divisi in 3 fasce con interventi diversi. Probabili doppi turni”

Emanuela Giorgianni

Scuole a norma Covid. Mondello: “Istituti divisi in 3 fasce con interventi diversi. Probabili doppi turni”

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martedì 21 Luglio 2020 - 08:00

Dalle ultime ricognizioni gli Istituti scolastici risultano distinti in 3 fasce diverse che necessitano interventi di carattere distinto, dalla ristrutturazione alla ricerca di nuovi locali.

Continua, incessante, il lavoro del Comune e degli Assessori per permettere alle scuole di Messina di ripartire il 14 settembre in sicurezza.

Le tre fasce

“Abbiamo completato la ricognizione, grazie all’eccellente impegno dell’assessore Trimarchi che ha incontrato tutti i dirigenti, realizzando le schede specifiche scuola per scuola con le reali necessità. Dalla ricognizione gli Istituti risultano distinti in tre fasce” spiega il Vicesindaco, Assessore Salvatore Mondello.

La terza fascia è la più facilmente gestibile, necessita di pochi interventi, quali l’abbattimento di qualche tramezzo. Le scuole sono autosufficienti, alcune hanno attivato i piccoli lavori già settimana scorsa.

La seconda fascia comprende le scuole che hanno necessità di interventi più importanti, ma tramite dei quali possono, poi, essere autonome.

La terza fascia è la più difficile, comprende le scuole in cui non vi è possibilità di gestire l’emergenza in autonomia, ma vanno reperite nuove aule. Abbiamo il 25- 30% di classi in più che servono” così delinea il quadro l’Assessore.

I nuovi ambienti

“Lavoriamo rapidamente con una scala precisa di priorità sugli interventi. Gli 800 mila euro dello Stato non sono arrivati. Probabilmente serviranno per coprire le spese di banchi e arredi ma non per le attività edilizie, procediamo alla pari della Città metropolitana, ma per entrambi non è semplice” continua Mondello.

Gli eventuali locali affittabili per le nuove aule devono rispondere a tutte quelle peculiarità necessarie per le scuole, avere il certificato di agibilità, la protezione sismica. E trovare locali con tali caratteristiche risulta più complicato. “Ci stiamo orientando sugli Istituti religiosi, sulle parrocchie, sempre però in accordo anche con le esigenze della Città Metropolitana”.

I doppi turni

L’ipotesi più sofferta resta la più probabile purtroppo, quella dei doppi turni. “In molti non apprezzano l’opzione, io spero di essere smentito ma al momento, per alcuni istituti, i doppi turni restano assolutamente inevitabili, indipendentemente dal reperimento o meno delle aule. Le aule secondo il vecchio provvedimenti occupano, più o meno, i 45 m², adesso sono necessari 2 m² e qualcosa di distanza per ogni allievo, le classi si trovano, così, più che dimezzate, 15 o 16 allievi, e lo standard ne accoglieva molti di più”.

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