Accorinti chiude 15 scuole per il freddo ma l'elenco allegato all'ordinanza è pieno di errori. Compaiono plessi che non esistono più da tempo, scuole in cui i riscaldamenti funzionano e che potevano restare aperte, ma mancavano scuole ancora al gelo. Ecco la seconda ordinanza dopo il panico che si è scatenat a Palazzo Zanca.

Dal caos delle aule al gelo al caos ancora più grande dell’ordinanza siglata due ore fa dal sindaco Renato Accorinti. Un vero pasticcio che adesso rischia di mandare in confusione totale centinaia di famiglie, genitori che non sanno se domani troveranno aperta o chiusa la scuola dei propri figli. Dalla pubblicazione dell’elenco allegato all’ordinanza sindacale è scoppiato il putiferio a Palazzo Zanca: decine di dirigenti scolastici hanno contattato l’Ufficio di gabinetto in cerca di risposte e sono piovute innumerevoli segnalazioni su errori madornali inseriti in elenco. Tra i plessi dei 15 istituti che il sindaco ha deciso di chiudere da venerdì 13 gennaio e per 7 giorni, o quantomeno fino alla fine delle avverse condizioni meteo, compaiono infatti plessi che non esistono più da tempo e indirizzi sbagliati, come la scuola dell’infanzia di via Scaminaci o l’infanzia del comprensivo Paradiso sulla strada provinciale 45 che è stata dismessa da anni. Ancor più grave il fatto che in elenco ci siano istituti in cui i riscaldamenti funzionano alla perfezione come l’infanzia Sala Smeralda, le medie Annibale Maria di Francia o l’infanzia di Giampilieri Marina, mentre mancavano scuole in cui da giorni si muore di freddo come il plesso di Fondo Fucile dell’Albino Luciani.

Un disastro che ha creato due ore di vero panico. Al Comune la dirigente dell’Ufficio di gabinetto Loredana Carrara e l’assessore alla Pubblica Istruzione Daniela Ursino hanno dovuto fronteggiare il caos scatenato da un’ordinanza tutta sbagliata. Presidi, il presidente del III quartiere Lino Cucè, genitori, hanno provato a far correggere il tiro e alla fine è stata emessa una nuova ordinanza con un elenco aggiornato che inserisce le scuole che mancavano nella prima versione del documento e che effettivamente si trovano senza impianti di riscaldamento o con problemi di guasti o mancata manutenzione. Non è stato invece possibile stralciare quelle che non hanno nessuna difficoltà e che adesso, per errore, sono state inserite tra quelle che da domani devono chiudere. Per questo motivo nella nuova ordinanza si aggiunge un passaggio che lascia ai dirigenti scolastici delle scuole indicate in elenco la prerogativa di aprire o chiudere i plessi a seconda delle esigenze. Un dettaglio che rischia ancor di più di alimentare incertezza perché a questo punto molte famiglie non sapranno se domani le scuole dei propri figli saranno realmente aperte o no. Un errore figlio di un elenco sbagliato fornito dagli uffici del Dipartimento Manutenzioni e che adesso dovrebbe quantomeno far riflettere sulla disorganizzazione della macchina burocratica di Palazzo Zanca. Perché se è inaccettabile che le scuole siano al freddo, è ancora più inaccettabile che il sindaco firmi un’ordinanza piena di errori che rischia di creare ancor più disagi di quanti in questo momento le famiglie messinesi e le scuole stanno vivendo.

Per questo consigliamo a tutti di consultare i siti istituzionali dei singoli istituti in cui i Dirigenti scolastici danno comunicazione su quanto accadrà.

Nell’elenco si aggiungono: la Primaria Briga Marina di via Comunaledell’Istituto comprensivo S. Margherita; la Primaria Tommaseo di via Centonze dell’Istituto Manzoni Dina e Clarenza; Infanzia- Primaria- Secondaria Albino Luciani di contrada Fucile; Infanzia Palazzo Saja di Contesse della Catalfamo Cep; Infanzia Primaria Montepiselli di via Gelone dell’Istituto comprensivo Gravitelli; Primaria Trimarchi di via Corbino Orso e Infanzia ex Leopardi di via Taormina dell’istituto comprensivo Giovanni 23° Villaggio Aldisio.

IN ALLEGATO L'ELENCO AGGIORNATO E INSERITO NELLA SECONDA ORDINANZA

Francesca Stornante