Emergenza idrica…ma anche finanziaria. Verso il parere negativo dei revisori sul consuntivo 2014

Emergenza idrica…ma anche finanziaria. Verso il parere negativo dei revisori sul consuntivo 2014

Danila La Torre

Emergenza idrica…ma anche finanziaria. Verso il parere negativo dei revisori sul consuntivo 2014

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giovedì 05 Novembre 2015 - 23:48

Mentre la città fa i conti con la crisi idrica, riemergono le criticità di natura finanziaria del Comune, ancora privo di due atti fondamentali come il consuntivo 2014 ed il previsionale 2015. Ed il Ministero aspetta ancora il bilancio di previsione 2015/2017 in forma analitica

Se chiodo schiaccia chiodo, emergenza schiaccia emergenza. Alle prese con una crisi idrica senza precedenti che ha mandato in tilt l’intera città, gli inquilini di Palazzo Zanca hanno accantonato le altre priorità dell’ente, in primis quelle di natura economico-finanziaria.

Ma le casse del Comune, esattamente come i rubinetti delle case dei messinesi, sono a secco ed anche sul fronte finanziario non c’è tempo da perdere.

Prima del guasto all’acquedotto di Fiumefreddo, a tenere banco in quel di Palazzo Zanca era la nota inviata dal Ministero a firma del dirigente Giancarlo Verde, che ha espressamente invitato l’ente a rimodulare il piano di riequlibrio, per via di quel maggior disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui ex art 3 comma 7 del D. Lgs 118/2011 pari ad 1.780.842,45 euro. Oggi, quella nota, che era tornata a far tremare la casa comunale, sembra essere caduta nel dimenticatoio, così come tutte le prescrizioni in essa contenute.

Da Roma, infatti, chiedono al Comune non solo di riaggiornare la manovra finanziaria decennale in ragione di quel debito non previsto, ma anche di inviare agli uffici ministeriali «il bilancio di previsione 2015/2017 in forma analitica». Tuttavia, il Comune di Messina non ha ancora adottato neppure il bilancio cosuntivo 2014, per il quale la Regione ha da tempo nominato il commissario ad acta, Daniela Leonelli.

Il documento economico-finanziario esitato dalla giunta lo scorso giugno è ancora al vaglio del Collegio dei revisori dei conti, che hanno riscontrato alcune incongruenze . Subito dopo l’approvazione da parte dell’esecutivo, l’assessore al bilancio nonché vice-sindaco, Guido Signorino, ha presentato con toni trionfalistici il rendiconto, che chiuderebbe con un avanzo di quasi 10 milioni di euro; secondo il presidente dei revisori, Dario Zaccone, e gli altri due componenti del Collegio, Giuseppe Zingales e Federico Basile, i conti però non tornano e la realtà sarebbe ben diversa da quella rappresentata dal vice di Accorinti.

Da settimane, anzi ormai da mesi, i tre tecnici contabili sollecitano documenti integrativi alla Ragioneria, al fine di delineare un quadro preciso e dettagliato sui residui attivi e passivi, senza il quale non è possibile scattare una reale fotografia dei conti comunali relativamente al 2104.

Dagli uffci sono arrivate solo una parte delle carte richieste dai revisori e adesso il tempo per inviare gli altri documenti è ufficialmente scaduto. A dirlo, anzi a scriverlo sono gli stessi revisori dei conti nell’ultima nota formale inviata al ragioniere generale Antonino Cama, all’assessore Signorino, alla presidente del Consiglio comuale Emilia Barrile, al presidente della Commissione bilancio Carlo Abbate e al direttore/segretario generale Antonio Le Donne. «E’ormai improcrastinabile la definizione delle procedure di approvazione dello stesso documento contabile, i cui termini sono ampiamente scaduti», scrivono testualmente Zaccone, Basile e Zingales nella nota del 2 novembre scorso.

Il commissario ad acta Leonelli ha già avuto molta pazienza, ma adesso è arrivato il momento di tirare le fila e far arrivare al più presto il consuntivo 2014 in Consiglio comunale.

I consiglieri comunali sono sicuri che il documento economico-finanziario approderà in aula con il parere negativo del Collegio dei revisori dei conti e questo li pone in una condizione estremante delicata. Il parere dei revisori, pur essendo obbligatorio, non è vicolante, ma è ovvio che trattandosi di un giudizio meramente tecnico condizionerà fortemente il risultato della votazione in Aula.

Scondo la normativa vigente, in caso di bocciatura di un bilancio, il Consiglio comunale è chiamato a motivare il proprio diniego per non incorrere nello scioglimento ed anche se eventuali motivazioni di natura tecnica riscontrate dall’organo preposto al controllo preventivo dei bilanci potrebbero giusticare il voto contrario al consuntivo 2014, i consiglieri preferirebbero comunque percorrere una strada più sicura, per non doversi affidare all’interpretazione della legge in caso di ricorso.

In questo momento l’attenzione è tutta concentrata sull’emergenza idrica, ma a fare acqua non è solo la tubazione dell’acquedotto, è anche la gestione finanziaria del Comune di Messina.

A poco più di un mese dalla fine del 2015, Palazzo Zanca è ancora sprovvisto del bilancio consuntivo 2014 e del previsionale 2015, sebbene il ministero chieda addirittura il bilancio di previsione 2015/2017. La mancanza di atti fondamentali per la vita dell’ente è il segnale che la situazione economica è drammatica ed è resa ancor più complicata dall’icertezza sull’esito del piano di riequilibrio .

Ormai dal 2012, da quando cioè durante la fase commissariale di Croce si è deciso di aderire alla procedura di riequilibrio, il Comune di Messina vive una lunga agonia ed ancora oggi la città è in attesa di sapere se per la Corte dei Conti si tratta di un coma farmaceutico, per uscire dal quale sarà sufficiente applicare le misure della manovra finanziaria decennale, o di un coma irreversibile, che avrà come unica conseguenza il dissesto.

Calendario alla mano, default sì default no è un dilemma che si protare ormai da tre anni esatti. Nel corso dei quali il Comune e la città intera sono andati sempre più a fondo, con sempre meno speranza di risorgere dalle proprie ceneri.

Danila La Torre

20 commenti

  1. aspittamu u commentu du spertu…………..

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  2. aspittamu u commentu du spertu…………..

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  3. Quanto hanno versato i messinesi DIRETTAMENTE nelle casse di Palazzo Zanca? Ho sommato le entrate TRIBUTARIE ed EXTRATRIBUTARIE, escludendo un trasferimento dello Stato, come il Fondo di Riequilibrio, per intenderci IMU,TARI,ADDIZIONALE IRPEF, SANZIONI,PROVENTI SERVIZI PUBBLICI,FITTI ATTIVI,CANONI DI CONCESSIONI,PROVENTI DA IMPRESE,CIMITERI,DIRITTI DI ISTRUTTORIA,ecc.. FONTE SIOPE. Anno 2013 €98.016.880, pro capite €405 annue, €1,10 pro capite al giorno, compresi gli appena nati. Anno 2014 €130.954.740, €540 annue, €1,48 al giorno. Anno 2015 ad oggi. €76.312.091, €315 pro capite, 86 cent di € al giorno. Molto o poco o giusto, dipende dalla qualità dei servizi, dal numero di chi paga e di chi evade, dal reddito di ognuno di noi.

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  4. Quanto hanno versato i messinesi DIRETTAMENTE nelle casse di Palazzo Zanca? Ho sommato le entrate TRIBUTARIE ed EXTRATRIBUTARIE, escludendo un trasferimento dello Stato, come il Fondo di Riequilibrio, per intenderci IMU,TARI,ADDIZIONALE IRPEF, SANZIONI,PROVENTI SERVIZI PUBBLICI,FITTI ATTIVI,CANONI DI CONCESSIONI,PROVENTI DA IMPRESE,CIMITERI,DIRITTI DI ISTRUTTORIA,ecc.. FONTE SIOPE. Anno 2013 €98.016.880, pro capite €405 annue, €1,10 pro capite al giorno, compresi gli appena nati. Anno 2014 €130.954.740, €540 annue, €1,48 al giorno. Anno 2015 ad oggi. €76.312.091, €315 pro capite, 86 cent di € al giorno. Molto o poco o giusto, dipende dalla qualità dei servizi, dal numero di chi paga e di chi evade, dal reddito di ognuno di noi.

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  5. Si, si, la delibera n. 635 della giunta municipale, è palesemente in contrasto con TUTTE le normative vigenti. Si profila “STATENE CERTI” un ricorso per abuso di potere, falsa applicazione delle leggi, “PRIVILEGIO ESCLUSIVO PER I CONTRATTISTI”, con ESCLUSIONE della percentuale dei dipendenti di ruolo a Tempo Indeterminato!!! In poche parole l’ennesima schifezza che non passerà!

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  6. Si, si, la delibera n. 635 della giunta municipale, è palesemente in contrasto con TUTTE le normative vigenti. Si profila “STATENE CERTI” un ricorso per abuso di potere, falsa applicazione delle leggi, “PRIVILEGIO ESCLUSIVO PER I CONTRATTISTI”, con ESCLUSIONE della percentuale dei dipendenti di ruolo a Tempo Indeterminato!!! In poche parole l’ennesima schifezza che non passerà!

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  7. Il disordine sociale purtroppo a Messina lo viviamo da tempo, il guaio è che ogni giorno che passa in più in questa situazione di “caos” gestionale e finanziario si determinano ulteriori costi economici e sociali. Io credo che tecnicamente ci sia ben poco da fare per restituire al Comune una capacità economico-programmatica che possa traguardare la Città ad un sereno futuro. L’unica cosa da fare è chiarezza nei conti dell’Ente e delle partecipate ed affrontare i problemi, contenzioso e debiti f.b. in primo luogo e poi gestire la situazione che si verrà a creare con acume e con tanta POLITICA, ma evidentemente si ha paura a fare ciò (parlare di dissesto è vietato?!) ed a questo punto si finisce con il peggiorare la situazione!

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  8. Il disordine sociale purtroppo a Messina lo viviamo da tempo, il guaio è che ogni giorno che passa in più in questa situazione di “caos” gestionale e finanziario si determinano ulteriori costi economici e sociali. Io credo che tecnicamente ci sia ben poco da fare per restituire al Comune una capacità economico-programmatica che possa traguardare la Città ad un sereno futuro. L’unica cosa da fare è chiarezza nei conti dell’Ente e delle partecipate ed affrontare i problemi, contenzioso e debiti f.b. in primo luogo e poi gestire la situazione che si verrà a creare con acume e con tanta POLITICA, ma evidentemente si ha paura a fare ciò (parlare di dissesto è vietato?!) ed a questo punto si finisce con il peggiorare la situazione!

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  9. link o non link,arriveremo in cloaca,anzi ci stamu mittennu i pedi e u babbu du quarteri pensa o link

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  10. link o non link,arriveremo in cloaca,anzi ci stamu mittennu i pedi e u babbu du quarteri pensa o link

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  11. in una città delle banane chi ha le tasche piene parla di link e lank,ma non parra da cacca di cani per la strada.

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  12. in una città delle banane chi ha le tasche piene parla di link e lank,ma non parra da cacca di cani per la strada.

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  13. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs40296/635.pdf. Come fanno con le casse vuote a trovare risorse con una facilità sbalorditiva, costretti come sono a ricorrere a continue anticipazioni di tesoreria per pagare gli stipendi di Palazzo Zanca, MessinAmbiene, Atm. Le anticipazioni nel 2015 sono pari a €126.226.540, il 48,1% delle entrate, il rimborso a UniCredit €64.319.904, lo scoperto è €61.906.640, produce interessi passivi al tasso di 2,8%, €4.749 al giorno. E’ un Piano di Riequilibrio senza sacrifici per nessuno, dipendenti e cittadini, tutto è sulla carta, come i RESIDUI, utilizzati da Comuni e Regioni per nascondere i conti in rosso sotto il tappeto, inficiare spudoratamente AVANZI e DISAVANZI.

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  14. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs40296/635.pdf. Come fanno con le casse vuote a trovare risorse con una facilità sbalorditiva, costretti come sono a ricorrere a continue anticipazioni di tesoreria per pagare gli stipendi di Palazzo Zanca, MessinAmbiene, Atm. Le anticipazioni nel 2015 sono pari a €126.226.540, il 48,1% delle entrate, il rimborso a UniCredit €64.319.904, lo scoperto è €61.906.640, produce interessi passivi al tasso di 2,8%, €4.749 al giorno. E’ un Piano di Riequilibrio senza sacrifici per nessuno, dipendenti e cittadini, tutto è sulla carta, come i RESIDUI, utilizzati da Comuni e Regioni per nascondere i conti in rosso sotto il tappeto, inficiare spudoratamente AVANZI e DISAVANZI.

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  15. Cara DANILA ho fornito ieri il link di una delibera recentissima della Giunta,avente per oggetto la ricognizione della DOTAZIONE ORGANICA al 30/9/2015,la programmazione triennale 2015-2017 del FABBISOGNO finanziario per le ASSUNZIONI,addirittura del 2018 il fabbisogno coincidente con il termine di scadenza della STABILIZZAZIONE dei PRECARI,il 31/12/2018. Ti invitavo a intervistare SIGNORINO perché capire come si concilia la crisi finanziaria,LE CASSE VUOTE,con il reperimento,SULLA CARTA,di queste risorse. I riferimenti alle leggi è puntuale,addirittura si quantifica dal 2011 al 2018 in 617 il personale cessato dal servizio e €21.957.033 a disposizione, di cui per le future ASSUNZIONI €11.084.576 e alla STABILIZZAZIONE PRECARI €3.804.851.

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  16. Cara DANILA ho fornito ieri il link di una delibera recentissima della Giunta,avente per oggetto la ricognizione della DOTAZIONE ORGANICA al 30/9/2015,la programmazione triennale 2015-2017 del FABBISOGNO finanziario per le ASSUNZIONI,addirittura del 2018 il fabbisogno coincidente con il termine di scadenza della STABILIZZAZIONE dei PRECARI,il 31/12/2018. Ti invitavo a intervistare SIGNORINO perché capire come si concilia la crisi finanziaria,LE CASSE VUOTE,con il reperimento,SULLA CARTA,di queste risorse. I riferimenti alle leggi è puntuale,addirittura si quantifica dal 2011 al 2018 in 617 il personale cessato dal servizio e €21.957.033 a disposizione, di cui per le future ASSUNZIONI €11.084.576 e alla STABILIZZAZIONE PRECARI €3.804.851.

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  17. Non sono interessanti le cifre pro capite, ma quelle riferite alle singole FAMIGLIE, nel 2014 erano 100.625. Ho sommato questa volta i tributi, a cui sono interessate, IMU, ADDIZIONALE IRPEF, TARI, ipotizzando che TUTTE abbiano contribuito, ma sappiamo che non è così. ANNO 2013 €811 a famiglia. ANNO 2014 €1.067. ANNO 2015 ad oggi €592. Ipotizzo OTTIMISTICAMENTE che il 10% si sottrae al pagamento, quindi distribuisco i tributi su 90.562 famiglie. ANNO 2013 €901. ANNO 2014 €1.185. ANNO 2015 €658. Ipotizzo REALISTICAMENTE che il 20% si sottrae al pagamento, quindi tutto a carico di 80.500 famiglie. ANNO 2013 €1.014. ANNO 2014 €1.333. ANNO 2015 €740. E’ un fardello troppo pesante per le famiglie, in cambio hanno scarsi servizi pubblici.

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  18. Non sono interessanti le cifre pro capite, ma quelle riferite alle singole FAMIGLIE, nel 2014 erano 100.625. Ho sommato questa volta i tributi, a cui sono interessate, IMU, ADDIZIONALE IRPEF, TARI, ipotizzando che TUTTE abbiano contribuito, ma sappiamo che non è così. ANNO 2013 €811 a famiglia. ANNO 2014 €1.067. ANNO 2015 ad oggi €592. Ipotizzo OTTIMISTICAMENTE che il 10% si sottrae al pagamento, quindi distribuisco i tributi su 90.562 famiglie. ANNO 2013 €901. ANNO 2014 €1.185. ANNO 2015 €658. Ipotizzo REALISTICAMENTE che il 20% si sottrae al pagamento, quindi tutto a carico di 80.500 famiglie. ANNO 2013 €1.014. ANNO 2014 €1.333. ANNO 2015 €740. E’ un fardello troppo pesante per le famiglie, in cambio hanno scarsi servizi pubblici.

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  19. Hombre de barro 6 Novembre 2015 19:44

    ..ed é arrivato, in massa.. puntuale come sempre.
    scusi ma lei non e contento che ora PRO CAPITE si paga meno?
    vivaccorinti! -.-

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  20. Hombre de barro 6 Novembre 2015 19:44

    ..ed é arrivato, in massa.. puntuale come sempre.
    scusi ma lei non e contento che ora PRO CAPITE si paga meno?
    vivaccorinti! -.-

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