Yatch di lusso con fondi regionali, condannato solo Giordano. Pienamente scagionato Blandina

Yatch di lusso con fondi regionali, condannato solo Giordano. Pienamente scagionato Blandina

Alessandra Serio

Yatch di lusso con fondi regionali, condannato solo Giordano. Pienamente scagionato Blandina

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sabato 19 Novembre 2016 - 10:18

L'ex presidente di Confindustria esce dal processo sui fondi per i charter per le isole, dirottati da Nino Giordano sulla sua imbarcazione personale. Tre anni di reclusione la condanna per il costruttore, assolti gli altri imputati.

Si è chiuso con una sola condanna, ieri pomeriggio davanti al giudice monocratico Scolaro, il processo sulle truffe ai finanziamenti pubblici perpetrate attraverso la La Blue Dream srl. La sentenza è stata di assoluzione piena per tutti gli imputati, ad eccezione del protagonista principale della vicenda, l'imprenditore Nino Giordano. Il costruttore è stato condannato a 3 anni di reclusione, pur incassando diverse assoluzioni parziali. Pienamente scagionato dall'unica accusa contestatagli l'ex presidente di Confindustria, Ivo Blandina, imputato come presidente della Comet perché aveva sottoscritto un contratto di noleggio molo per la barca di Giordano, che anziché essere ancorata al porticciolo messinese della società era ancorato a quello di Milazzo, sempre appartenente alla stessa sigla (questa in sostanza l'accusa). Assolti anche Giacomo Giordano, rappresentante legale della Gioim, i soci Martino Bianco e Stefano Costa.

La Blue Dream, società di Alcamo, aveva ottenuto un finanziamento regionale di 552 mila euro per l’acquisto di 24 imbarcazioni il cui attracco era previsto nel porto di Terrasini. Si trattava di unità da diporto da utilizzare per il noleggio ai turisti.

Secondo l’accusa della Procura di Messina però le quote della Blue Dream furono acquistate da una “società di comodo”, che faceva capo a Giordano, allora in affari nei più svariati settori, dall’edilizia, alla grande distribuzione e anche in una compagnia aerea la Alpi Eagles, che avrebbe utilizzato il finanziamento della Regione per acquistare lo yacht di lusso che poi avrebbe utilizzato a fini personali, il Cinzia. Inoltre per poter accedere al finanziamento, avrebbe innalzato fittiziamente il numero dei dipendenti della Blue Dream, portandolo a 15, dirottandoli da altre società del gruppo Giordano.

Il Pm aveva chiesto condanne per tutti, confermando le conclusioni delle indagini allora eseguite dalla Guardia di Finanza. Il giudice ha invece accolto in gran parte le tesi del collegio difensivo, formato dagli avvocati Enrico Ricevuto, Isabella Barone e Alberto Gullino.

Alessandra Serio

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