Un incubo durato 24 ore per il giovane, giunto in Commissariato con 4 amici. Parlano gli investigatori
Ragusa – Sono ancora tanti i punti da chiarire a proposito del sequestro lampo del 17enne di Vittoria, tornato a casa ieri sera. Il giovane è stato in Commissariato fino alle tre di notte ed ha raccontato ai poliziotti, ai comandi del Questore Marco Giambra, di essere rimasto segregato a lungo in un casolare ma di non sapere dove si trova. Il giovane, una volta libero, vagava in strada ed è stato portato in paese da alcuni passanti. Si è presentato poi insieme a quattro amici in Commissariato, dove ha potuto riabbracciare i familiari
Un incubo durato 24 ore
Stamane il procuratore capo di Ragusa ha incontrato la stampa insieme al Questore Giambra e gli altri dirigenti a lavoro sul caso ma sono stati pochi i dettagli rivelati perché sono ancora in corso le indagini per individuare le quattro persone che, due sere fa intorno alle 20.30, armate e incappucciate lo hanno prelevato davanti casa per allontanarsi a bordo di una Fiat Panda nera e una bianca lungo la ex Ss 115.
Rapitori ricercati
Meno di 24 ore dopo il giovane era libero. “La vicenda si è chiusa nel migliore dei modi con il rientro del ragazzo a casa, ma le indagini continuano”, dice il procuratore di Ragusa Francesco Puleio. “Io devo dare atto dello spirito di sacrificio delle forze dell’ordine che si sono prodigate sull’attività di controllo e hanno anche fatto pressione sulla realtà sociale e criminale del vittoriese e non solo del vittoriese. Attività d’indagine che ha permesso la risoluzione anticipata di questa infelice vicenda. E devo dare anche atto al lavoro della collega che ha seguito da vicino tutta la storia e che ha svolto gli accertamenti per avere un quadro più completo della vicenda, che presenta ancora molti lati oscuri su cui cercheremo di dare delle risposte”, ha concluso il capo degli inquirenti ragusani.
Vittoria chiede rinforzi sulla sicurezza
Il 17enne è figlio di un imprenditore del comparto agro alimentare di Vittoria, settore strategico per la provincia. Dalle prime informazioni trapelate si esclude il pagamento di un riscatto ma gli accertamenti sono coperti dal più stretto riserbo per non pregiudicare la cattura dei sequestratori. Il rapimento del ragazzo aveva destato sgomento in città, spingendo il sindaco Francesco Aiello a chiedere rinforzi e ribadendo che non era il primo caso di preoccupanti episodi criminali.
