Messina: è già lunedì, dimenticare Gelbison

Messina: è già lunedì, dimenticare Gelbison

Messina: è già lunedì, dimenticare Gelbison

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lunedì 05 Novembre 2012 - 15:55

A Vallo della Lucania squadra apparsa contratta e poco lucida. Croce e Cuda note liete, Quintoni indispensabile e un interrogativo: Leon

Il 2 a 0 subito dal Messina a Vallo della Lucania può rappresentare un campanello dell’allarme, ma solo per chi era convinto che la squadra allenata da Gaetano Catalano potesse ammazzare questo campionato. Così, probabilmente, non sarà. Ancora una volta, nella sfida che poteva lanciare l’Acr verso una mini-fuga, Corona e compagni hanno toppato. Nessun dramma, per carità. Il campionato è ancora alle battute iniziali e ci sarà tutto il tempo per fare risultato, per raggiungere un passo alla volta l’obiettivo: la promozione in Lega Pro. L’ultimo turno di D ha però confermato l’equilibrio massimo che si “respira” nel girone I, dove anche le compagini che come il Cosenza hanno perso due partite di fila possono poi trovarsi in testa imbeccando il filotto giusto.

L’impressione è che possa avere la meglio, al di là di fattori esterni sempre determinanti negli ultimi anni, chi nel complesso sbaglierà meno. Chi sarà in grado di vincere anche immeritatamente, che sarà bravo a portare a casa quel punticino prezioso nei campi più difficili. Ciò che ieri non è riuscito a fare il Messina, che, pur messo sotto per quasi tutta la gara dall’ambiziosa e coraggiosa Gelbison, ha avuto con Costa Ferreira la palla per centrare l’1-1. La sfera non è andata dentro, pazienza. E’ già lunedì e bisogna già concentrarsi sulla prossima sfida interna con il Sambiase. Analizzando gli errori commessi ma con l’obiettivo di tornare subito alla vittoria. Anche perché stavolta il big-match si disputerà al San Vito, dove scenderanno in campo il Cosenza e la stessa Gelbison.

Le analisi tattiche hanno un peso, ma forse solo un 30% di influenza rispetto a quello che probabilmente al Morra è davvero mancato. La convinzione di potere portare a casa dei punti. E’ vero, meriti vanno attribuiti all’avversario. Ma è come se il Messina, con l’assenza di Quintoni, vero ago della bilancia del gioco peloritano, avesse smarrito anche quella sicurezza nei meccanismi apprezzata contro Palazzolo e Vibonese. Note positive sono rappresentante dai contributi di Croce e Cuda, mentre resta da capire, una volta per tutte, cosa Catalano e più in generale la società vorrà fare di Leon. L’honduregno, dopo l’infortunio apparso appesantito, è rimasto ai margini del progetto tecnico pagando le non perfette condizioni di forma ma forse anche il nuovo disegno tattico. Accantonare un giocatore di questo tipo è una scelta che l’Acr non può permettersi per costi e per equilibri interni: quindi o si dovrà cercare di inserirlo, anche un passo alla volta, puntando su di lui anche come sbocco alla manovra, o il club sarà costretto a fare scelte diverse. Magari preferendogli due esterni di fascia “puri”, se si deciderà di puntare stabilmente sul 4-4-2.

Un commento

  1. Qualcuno sa quanti sono i chili di sovrappeso del sig. Leon e quanti sono i minuti giocati nell’ultimo biennio?

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