L'esponente della giunta Accorinti ha partecipato ad una seduta straordinaria del consiglio della sesta circoscrizione sul delicato tema del trasporto pubblico in città. Inaccettabile dover ricorrere a pulmini privati e a pagamento, si cercano soluuzioni.
Bus che non passano, corse che saltano, anziani e bambini spesso costretti a lunghe camminate perché i servizi non sono sufficienti. I problemi e i disagi che gli abitanti dei villaggi dell’estrema zona sud sono costretti a sopportare quando si parla di trasporto pubblico sono stati al centro della seduta straordinaria della I Circoscrizione. Cittadini, consiglieri e il Presidente Nino Messina hanno incontrato l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola per illustrare all’esponente della giunta Accorinti gli innumerevoli problematiche che si dovrebbero affrontare. Problemi che in città hanno praticamente tutti i quartieri, considerato l’attuale stato in cui versa l’Atm. Il presidente Messina ha è evidenziato le difficoltà dei ragazzi residenti nella circoscrizione a raggiungere i plessi scolastici che si trovano in centro e a nord della città, in quanto le poche corse e gli orari non rispecchiano le esigenze degli alunni che alla fine non riescono mai ad essere puntuali tra i banchi al suono della campanella. Molte famiglie della zona hanno dovuto ovviare alla mancanza del servizio pubblico affidandosi ai pulmini privati che hanno costi che oscillano tra i 100 e i 120 euro mensili, cifre che pesano su bilanci familiari che sempre più spesso sono precari.
Durante l’incontro è stato rispolverata l’idea della Metroferrovia, un servizio che non è riuscito a decollare evidentemente sia a causa della mancanza delle corse che all’alto costo del biglietto. La richiesta della prima circoscrizione, di cui si dovrà fare portavoce anche l’Assessore Cacciola, è di avviare un tavolo tecnico tra la Regione e Trenitalia, affinchè si trovi finalmente la strada per definire un contratto di servizio idoneo alle esigenze dell’utenza.
L’Assessore Cacciola è tornato ad evidenziare le croniche difficoltà economiche in cui versa l’azienda, ma nonostante ciò ha spiegato che l’Amministrazione ha allo studio un progetto che dovrebbe essere operativo dal 1 ottobre con il quale gli studenti dei villaggi a sud della città con l’autobus potranno raggiungere il capolinea Gazzi e poi prendere i tram che saranno in numero sufficiente per l’utenza scolastica che per i semplici cittadini. Un’assicurazione che nasce dalla certezza che da ogni capolinea partiranno tre tram, concentrati naturalmente nelle ore di maggiore flusso.
Infine i rappresentanti della Circoscrizione sono stati invitati ad un ulteriore incontro nei locali dell’Atm a cui parteciperà il Commissario Manna per istituire un tavolo tecnico secondo le esigenze del territorio che si rappresenta.
Tavolo tecnico?
Al massimo può essere un salotto.
Mi pare tanto un passatempo.
L’altro giorno ho visto un bus atm in servizio e credetemi non era per niente il massimo della sicurezza. Fumava da matti e da vuoto era inclinato verso un lato. Ma siamo sicuri ke questi mezzi possono circolare?
L’idea di far funzionare la Metroferrovia,con orario stabilito in base a quello di uffici e scuole,potrebbe essere vincente,se i villaggi collinari(almeno i principali) fossero collegati con le stazioni da bus: se ci fossero molti utilizzatori i prezzi potrebbero scendere e si diminuirebbe il traffico. Inoltre non i sarebbe il rischio che tutto si paralizzi quando piove,per allagamento dei binari del tram