Almeno altri 7 giorni di attesa per i servizi sospesi, lavoratori in stand-by

Almeno altri 7 giorni di attesa per i servizi sospesi, lavoratori in stand-by

Francesca Stornante

Almeno altri 7 giorni di attesa per i servizi sospesi, lavoratori in stand-by

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mercoledì 10 Aprile 2013 - 17:04

A Palazzo Zanca si lavora per uscire dall'empasse, ma il nodo si fa sempre più ingarbugliato. Passerà almeno un'altra settimana prima di riattivare i servizi sospesi per problemi legati al trasferimento del personale dalle ccop uscenti alle nuove. Occhi puntati anche sugli stipendi.

Per far ripartire i servizi sospesi lo scorso 22 marzo ci vorrà ancora almeno una settimana. Le trattative private per l’assistenza domiciliare disabili e anziani si sono svolte giovedì e venerdì scorso, ad aggiudicarsi rispettivamente i servizi sono state le cooperative Delfino di Catania ed Europa di Messina. Ieri il Dirigente dei Servizi Sociali De Francesco aveva garantito che in giornata stesso avrebbe firmato tutti i documenti necessaria per l’affidamento dei servizi in modo da far tornare tutto alla normalità entro lunedì. Ma ciò non accadrà.

E’ saltato fuori un problema relativo al trasferimento dei lavoratori dalle cooperative uscenti a quelle nuove. Ieri sera si è infatti appreso che fino al prossimo martedì 16 le cooperative non potranno procedere ai licenziamenti perché il sistema informatizzato attraverso cui devono obbligatoriamente passare tutte le pratiche è in aggiornamento. Un ostacolo tecnico a cui si aggiunge però un’altra difficoltà: le cooperative devono attivare tutte le procedure previste dalla riforma Fornero per licenziare i lavoratori e ci sono dei tempi da rispettare che non consentono di poter avviare l’immediato passaggio del personale e dunque la ripresa del servizio. In questo quadro sembrerebbe che però qualche cooperativa si sia mossa per far firmare ai lavoratori le dimissioni spontanee, lo hanno raccontato molti dipendenti che in questi giorni si sono chiesti perché erano gli unici con le dimissioni in mano. L’invito a non firmare alcuna dimissione arriva dalla Funzione Pubblica della Cgil che spiega che in quel modo qualsiasi lavoratore perde l’indennità di disoccupazione ma soprattutto si taglia fuori da eventuali graduatorie qualora le nuove cooperative dovessero certificare un esubero del personale. Chi in questa fase accetta le dimissioni spontanee rinuncia anche alla possibilità di essere assunto entro i prossimi 12 mesi. Potrebbe essere una mazzata vera per chi da mesi lotta sul filo del rasoio per difendere, nonostante tutto, il posto di lavoro. Restano dei dubbi anche sull’effettivo transito di tutto il personale precedentemente impiegato nei servizi, potrebbe però essere necessario ricorrere a contratti di solidarietà, dunque con riduzione di ore e salario, per riuscire a far entrare tutti i lavoratori.Ma per il momento sono solo ipotesi che saranno discusse passo dopo passo.

Altra grana che potrebbe sparigliare le carte in tavola: la possibilità che la cooperativa Delfino rinunci al servizio di assistenza disabili che si era aggiudicata pochi giorni fa. Sembra che la coop abbia già comunicato le sue intenzioni, a quel punto il servizio andrebbe allacooperativa Alba di Sondrio, al terzo posto c’è invece l’Europa, la stessa del servizio anziani.

Per gli stipendi la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè ha chiesto risposte negli uffici di Palazzo Satellite dove è stato spiegato che per le loro competenze è stato fatto tutto, quindi la palla adesso è nelle mani della Ragioneria Generale. La sindacalista, insieme ad una delegazione di lavoratori, si è dunque spostata a Palazzo Zanca per chiedere notizie al Ragioniere Coglitore di quel percorso di pagamento diretto dei lavoratori sancito ormai diverse settimane in Prefettura e che riguardava, intanto, le cooperative Nuova Presenza e Nuove Solidarietà. Il Ragioniere ha spiegato che le cooperative hanno fornito le buste paga dei dipendenti due giorni fa e che adesso il Comune dovrà esaminare questa documentazione. Per velocizzare i tempi si è ipotizzato di istituire un tavolo unitario che metta insieme il Dipartimento Servizi Sociali e la Ragioneria Generale e che potrebbe decidere di affidare l’incarico di visionare la situazione reale di stipendi, arretrati, contributi, tfr, ad un esperto, la segretaria Clara Crocè ha anche ipotizzato il nome di Enrico Spicuzza che, da contabile di molte cooperative, conosce molto bene come stanno le cose.

Per le altre cooperative che sono ancora in grado di pagare gli stipendi arretrati la buona notizia è che gli 800.000 euro fermi da giorni in Ragioneria saranno sbloccati a breve e si ipotizza che già da lunedì dovrebbero essere liquidate le prime fatture.

La giornata è dunque stata convulsa e movimentata come ogni giorno di protesta che porta in strada a reclamare diritti gli ormai fin troppo abituati lavoratori dei servizi sociali. Non si arrendono, questo è certo. Ma sono stanchi.Anche perché il caos è sempre l’unico vero vincitore. Non dimenticando che dal 22 marzo migliaia di anziani e disabili sono senza nessuna assistenza.

(Francesca Stornante)

6 commenti

  1. CastorinaCarmelo 10 Aprile 2013 18:25

    Stiamo vivendo un momento davvero drammatico ormai sono tantissime le persone senza stipendio e senza speranza e questo porterà sicuramente a sviluppi imprevedibili, la storia ce lo insegna.Se la classe politica non riuscirà ad intercettare e trovare soluzioni condivise circa lo sviluppo la dignità e la speranza delle persone in carne ed ossa Messina perirà sotto il peso di queste iniquità. Da credente confido in Dio, ma tengo asciutte le polveri.

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  2. siamo sempre alle solite ci vorrebbe che questi xxxxx non prendessero lo stipendio da mesi cosi solo si renderanno conto tutti alla ghigliottina li manderei Massoneria totale c’e’ in questa citta ma il commissario croce che era un magistrato cosa fa? vorrei sapere una risposta da lui Si dovrebbero vergognare tutti sia dirigenti che politici vergogna

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  3. E sempre grazie a Francesca…che segue il tutto dal vivo!!! 😉

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  4. Quando nel dicembre del 2006 il commissario regionale del Comune di Messina dr., Gaspare Sinatra mi preannunciò che avrebbe cancellato la Istituzione per i Servizi Sociali, ciò che effettivamente fece nel 2007 perché ritenuta “un carrozzone” io personalmente gli risposi che il vero “carrozzone” era l’ente (Comune di Messina) che lo stesso, a mio parere maldestramente, stava amministrando. Fu una profezia, o meglio un intuito contabile, data l’odierna disastrosa situazione finanziaria del Comune di Messina, in stato conclamato di dissesto finanziario, certamente derivante dal malgoverno degli anni precedenti, I dipendenti tutti delle cooperative sociali ricorderanno la puntualità nel pagamento delle retribuzioni mensili dal 2000 al 31/12/2007 e della tempestiva pubblicazione dei bandi per il rinnovo degli affidamenti, durante il periodo di gestione da parte dell”istituzione per i servizi sociali. Si è voluto, sia per motivi politici che per reazioni personali basate sulla falsità e sulla calunnia, eliminare un organismo sano sotto il profilo sia amministrativo che finanziario, non curanti del danno enorme che avrebbero arrecato non solo agli operatori, da mesi in stato di agitazione, ma soprattutto agli utenti. E guarda caso sono gli stessi partiti che si sono resi promotori per la eliminazione dell’Istituzione per i servizi sociali che oggi si ripropongano a governare la nostra città Meditate.

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  5. Al solito….Grazie Francesca x far emergere i veri problemi!!!

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  6. aaa cercasi sindacato che organizzi manifestazioni a favore di disoccupati storici. Impossibilitati a pagare quota sindacale ma si garantiscono piazze affollate e veri disperati ben disposti ad occupare sedi di istituzioni. Si valutano anche sindacati e candidati politici alla prima esperienza vista la carenza di moralità e l’abbondanza di ipocrisia.

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