Prima notte in catene in attesa degli stipendi

Prima notte in catene in attesa degli stipendi

Francesca Stornante

Prima notte in catene in attesa degli stipendi

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venerdì 01 Febbraio 2013 - 14:48

Andrà avanti a oltranza la protesta dei lavoratori delle coop Nuova Presenza e Faro 85 che da ieri sono incatenati davanti Palazzo Zanca. Oggi è stata completata la regolarizzazione del Durc ma degli stipendi ancora nessuna notizia

La stanchezza traspare dai loro occhi, la determinazione e la certezza di andare avanti è nelle loro parole. Mario Buzzai, Franco Bertuccelli, Enzo De Salvo e Domenico Muratore da ieri pomeriggio sono incatenati per chiedere solo quello che sarebbe il diritto sacrosanto di ogni lavoratore: gli stipendi. Hanno trascorso la notte sulle scale di Palazzo Zanca, oggi insieme a loro anche tanti altri colleghi, tutti lavoratori delle cooperative Faro 85 e Nuova Presenza. Sono intenzionati a restare davanti i cancelli, incatenati, fino a quando non vedranno i soldi che aspettano da mesi direttamente sui loro conti corrente. Nel frattempo continueranno ad assicurare i servizi ad anziani, disabili, all’istituto Don Orione, perché per protestare hanno scelto di chiedere un periodo di ferie o di aspettativa per non far pagare ancor di più ai deboli una situazione ormai insostenibile. Senza sigle sindacali, senza bandiere, si sono costituiti in un movimento spontaneo e si rivolgono ai colleghi di tutte le cooperative che in questo momento sono nella stessa condizione. Un momento di caos per i servizi sociali con fatture ferme in Ragioneria altre già liquidate alle cooperative che però ritardano i pagamenti, procedimenti bloccati per Durc irregolari e problemi con l’Inps, scarsa volontà politica di arginare quello che ormai è un vero dramma. Sono padri di famiglia e lavoratori che si sentono umiliati a dover trascorrere la notte davanti ad un Palazzo per ottenere una volta per tutte verità e chiarezza. Non credono più alle promesse, neanche a quelle dei sindacati che nelle battaglie di questi mesi sono sempre stati in prima linea ma che evidentemente non sono riusciti a sfondare il muro troppo alto che anni di disinteresse e cattiva gestione hanno prodotto. Andranno avanti a oltranza per una battaglia che è di centinaia di lavoratori del comparto sociale. Oggi hanno saputo che la Faro 85 sta pagando gli stipendi dei lavoratori del Sad. Quelli del Don Orione invece sono fermi allo stipendio di luglio nonostante la cooperativa abbia già avuto la fattura di agosto. In ogni caso non si accontenteranno di un solo salario. Dopo sei, sette mesi di ritardo, ricevere uno stipendio suona quasi come una beffa, raccontano dagli scalini di Palazzo Zanca. Si chiedono perché il Comune abbia concesso delle proroghe a cooperative che non erano in regola e invece adesso crei problemi solo per i loro stipendi. E pensano anche alla trattativa di ieri che ha trasferito il servizio di trasporto disabili ad una nuova cooperativa dopo la rinuncia alla proroga della Nuova Presenza. “Con un ribasso del 20% ci saranno meno soldi e dunque meno servizi e pagare saremo sempre noi lavoratori e i nostri assistiti”.

Sulla vicenda è intervenuta la segretaria della Funzione Pubblica della Cgil Clara Crocè che spiega che soltanto oggi è stata completata la procedura per la regolarizzazione del Durc alle cooperative Nuova Presenza e Nuove Solidarietà, mentre le fatture saranno liquidate soltanto dal prossimo lunedì. “I lavoratori e le loro famiglie non possono più aspettare, probabilmente molti non hanno la consapevolezza del carico di disperazione di centinaia di famiglie. Chiediamo all`Amministrazione di fare presto altrimenti sarà inevitabile il fermo dei lavoratori”.

La segretaria parla anche della vicenda dei lavoratori del servizio trasporto ai centri riabilitativi che dalla cooperativa Nuova Presenza alla cooperativa Cesim. “Nonostante la gara appena espletata i lavoratori rimangono ancora nel limbo, ancora una volta pastoie burocratiche (applicazione della legge fornero) impediscono di fatto il passaggio dei lavoratori. Domani ci sarà una riunione presso la sede della cooperativa per cercare una soluzione che possa consentire l’assunzione dei lavoratori e l`immediata ripresa del delicato servizio. Come dire al peggio non c’e mai fine” conclude la sindacalista. (Francesca Stornante)

11 commenti

  1. E’ una vergogna che in un paese, chiamato, “civile”, si debba elemosinare ciò che è dovuto e anche da tanto tempo.
    Sono anch’io lavoratrice di una coop. soc., anzi mi sento a questo punto di essere “volontaria” non lavoratrice di un servizio sociale; ma la differenza fra le due categorie è che i volontari sono apprezzati per il sentimento di umanità che li spinge nel loro operato, mentre il nostro sentimento di umanità che ci spinge a continuare a svolgere il nostro servizio nonostante grosse difficoltà finanziare, discordie familiari
    che purtroppo, a volte , queste situazioni possono provocare, non viene minimamente considerato, anzi siamo trattati come schiavi che si spezzano la schiena (perché anche questo comporta dover spostare i disabili con mezzi spesso non idonei)e a cui nulla è dovuto tranne l’indifferenza di tutti coloro che ruotano attorno all’amministrazione. Quando invece ad attendere gli stipendi ci sono anche i dipendenti comunali, la loro attesa è minima perché il loro compito è più importante del nostro, perché chi sta comodamente seduto dietro una scrivania, ha più diritto di sopravvivere di chi si rompe la schiena e lavora sotto la pioggia, il gelo, il caldo torrido, costantemente in pericolo per strada ed avrebbe anche i titoli per stare dietro quella scrivania, ma purtroppo la vita li ha portati lì.

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  2. operatrice indignata e umiliata!!!

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  3. CARI LAVORATORI IO SONO CON VOI MA PERCHE NON INCATENANO ANCHE I VOSTRI AMICI CHE TANTI ANNI FA VI ANNO SPONSORIZZATO X ESSERE ASSUNTI DOVE SONO IO DICO CHE QUALCUNO ANCORA RICOPRE UNA CARICA POLITICA E SI PERCHE DIETRO LE COOP. CI SONO SEMPRE I SOLITI O NO DAI FATELI VENIRE VEDIAMO SE SONO SOLIDALI FOSSI FOSSI E FRA POCO VI CHIAMERANNO X AIUTARLI AD ESSERE ELETTI ORMAI E STORIA VEDI COOP. CHE GESTISCONO LE SCERBATURE E POTATURA IN CITTA

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  4. caro pinocchio….ti assicuro che x lavorare io personalmente nn sono stata sponsorizzata da nessuno…io sono frutto di anni di sacrifici x realizzarmi in un futuro che a quanto pare nn arriva mai….e ti assicuro anche che da operatrice indignata quale mi sento…io personalmente nn eleggerò nessuno…anzi eserciterò il bel nascosto..voto di protesta….che si sappia che esista. Affinchè ogni cittadino protesti i propri diritti dato che di fatto non veniamo rappresentati da nessuno…e manciunu i soliti 4!!! non ci sono scuse da parte dell’amministrazione…ma solo tanta indifferenza!!! ci sentiamo schiavi nn lavoratori!!! ci hanno tolto ogni dignità umana!!! sn immensamente rammaricata che a pagarne le conseguenze siano sempre la fascia debole e i lavoratori!!! ci avranno nelle coscienze spero!!!

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  5. pierluigibonsignore@libero.it 2 Febbraio 2013 07:44

    questa volta non sono con i lavoratori!sappiamo bene il vecchio gioco 20 0 15 anni fa sapete cosa facevano?andavano a raccomandarsi perche’ speravano che piano piano prendevano il posto al comune fregandosenealtamente che tutti potevano fare il concorso per entrare quindi col loro fare hanno leso anche me che ho dovuto emigrare come tanti loro concittadini CHI E’ COMPLICE DI QUELLA GENTE CHE LI HA ILLUSI NON PUO’ CHIEDERE SOLIDARIETA’ vedrete che i buddaci li rivoteranno alla grande non appena gli pagano qualche rata del loro misarabile stipendio se ne sono sempre fottuti tutti dei disabili e degli anziani era tutto un finto e loro lo sapevano evidentemente e’ arrivatoil tempo di buttare giu” e maschere cari buddaci di messina

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  6. nn abbiamo bisogno della tua solidarietà sicuramente….e menumaliiiiiiiiiiiiiii!!!

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  7. Non abbiamo bisogno di te, il tuo commento non vale nulla, e forse hai fatto bene ad andartene da qui. Messina non ti merita!!!!!

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  8. bravo asso…hai ragione menomale che certi buddacioni emergono…almeno facciamo piazza pulita!!! ma cose cose!!!

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  9. Non ci sono proprio parole per rispondere a sto pierluigi. Ma come ti permetti di offenderci così. Dei disabili e degli anziani non siamo affatto noi che ce ne fottiamo, anzi il rapporto che si crea con noi che li vediamo giornalmente è quasi pari ad un rapporto familiare!!!
    E riguardo al nostro stipendio per quanto per te sia “miserabile”, è quello che ci permette di sopravvivere e qualsiasi stipendio guadagnato con onestà non è miserabile, mentre le tue parole fanno di te un essere più che xxxxxxxx. Non parlare di realtà che non conosci: VERGOGNATI!!!!

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  10. condivido collega

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  11. La Faro 85…..bei tempi i primi anni, lui si che era, e sapeva fare il presidente!!!!

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