Niente tir in centro, Bluferries annuncia possibili esuberi. L’Orsa in stato di agitazione

Niente tir in centro, Bluferries annuncia possibili esuberi. L’Orsa in stato di agitazione

Marco Ipsale

Niente tir in centro, Bluferries annuncia possibili esuberi. L’Orsa in stato di agitazione

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martedì 29 Ottobre 2013 - 13:58

La società pubblica di traghettamento, nell’unica invasatura funzionante del porto di Tremestieri, ha a disposizione solo 6 corse quotidiane. Sembrava che l’accordo col Comune, per le deroghe alla Stazione Marittima, fosse stato trovato, ma da ieri non è consentito l’accesso a nessun tir. Il problema verrà risolto con la riapertura della seconda invasatura dell’approdo a sud. Ma intanto?

L’allarme era stato lanciato dall’Orsa lo scorso 14 ottobre. Nell’unica invasatura funzionante del porto di Tremestieri, Bluferries ha a disposizione solo 6 corse, insufficienti a garantire il normale servizio quotidiano. Quello che, solitamente, viene svolto con due navi più una di riserva, nell’approdo a sud può essere effettuato con una sola nave, con conseguenti minori introiti per la società pubblica di traghettamento e ricadute sull’occupazione dei dipendenti e dell’indotto, circa 130 lavoratori.

Il giorno dopo, però, sembrava che la soluzione fosse stata trovata. Fino al completamento della seconda invasatura, il Comune riconosceva come oggettive le difficoltà per Bluferries e avrebbe garantito le deroghe per continuare ad operare, almeno in parte, attraverso il porto storico (vedi correlati).

Nei primi due giorni di attuazione della nuova ordinanza anti tir, ieri e oggi, il traffico dei mezzi pesanti, sia al “serpentone” di viale della Libertà quanto alla Stazione Marittima, è stato totalmente interdetto. Ed oggi, le ditte che operano nell’indotto e la stessa Bluferries hanno annunciato ai sindacati la riorganizzazione del servizio conseguente all’ordinanza comunale ed avvisato i lavoratori di possibili licenziamenti per riduzione obbligata delle corse.

L’Orsa non ci sta e preannuncia lo stato di agitazione. Il segretario regionale Mariano Massaro, il delegato regionale ai Trasporti, Michele Barresi, e il segretario nazionale del settore Navigazione, Antonino D’Orazio, hanno scritto al sindaco Accorinti ed agli assessori Cacciola e Cucinotta definendo “sconcertante l’atteggiamento dell’amministrazione comunale, che ha bloccato il traffico dei mezzi pesanti nonostante gli accordi intrapresi con Bluferries”.

Come già affermato nella lettera del 14 ottobre, l’Orsa ribadisce che il servizio di Bluferries è “economicamente insostenibile se, nelle attuali condizioni, si impedisce al vettore pubblico di operare parzialmente anche nel porto di Messina Marittima. Prevedibilmente, verrebbero soppresse anche le corse nelle giornate di sabato e domenica, interrompendo la continuità territoriale”.

Il sindacato suggerisce allora all’amministrazione comunale di concentrare i propri sforzi sulla riapertura della seconda invasatura che, da cronoprogramma, dovrebbe avvenire nella seconda metà del mese di dicembre: “Per liberare il centro cittadino dai tir – conclude l’Orsa – non ha senso procurare disoccupazione. In assenza di proficuo riscontro in tempo utile, interverremo con ogni strumento sindacale a disposizione”.

(Marco Ipsale)

16 commenti

  1. Disoccupazione dal basso.
    Quando un incompetente ha la possibilità di adottare provvedimenti che, di fatto, privilegiano proprio color che sono i responsabili dello sfacelo dei trasporti in città (combattuti a parole, avvantaggiati con i fatti), i risultati non potranno che danneggiare l’anello debole della catena: i lavoratori.
    Non mi meraviglio, visto l’appartenenza dello psuedo-sindaco alla casta dei radical-chic, cui i lavoratori sono invisi.
    I lavoratori puzzano di sudore, loro invece profumano di Colonia Azzaro.
    I lavoratori si spaccano la schiena, loro stanno col xxxx a riposo, circondati dai vari Danieli Santanchè, pronti ad obbedire.
    Pazientate fino a dicembre

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  2. ma che bella soluzione… liberiamo la città dai tir e dai posti di lavoro… e bravo Accorinti, intanto ….. spadroneggia… i potenti non si toccano

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  3. NIENTE TIR IN CITTA’!!!!! MA LA VIA LA FARINA FA PARTE DELLA CITTA’ DI MESSINA O SI TROVA A CARRUPIPI!!!! SI’ PERCHE’ DA QUANDO E’ ENTRATA IN VIGORE L’ORDINANZA, LA VIA LA FARINA E’ SEMPRE UN INFERNO!!!! E CREDO PROPRIO CHE IL TANTO VITUPERATO DIRIGENTE MARIO PIZZINO NON C’ENTRI PERCHE’ LA RISPOSTA LA DOVREBBERO FORNIRE ACCORINTI, CACCIOLA E CUCINOTTA.

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  4. E chi la vuole cruda e chi la vuole cotta. Solo in questa città non si riesce a trovare accordi e pace.

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  5. Sicuramente ci sarà stata qualche incomprensione…..
    Tipo la lettura della fattura….Comunque amministrare bene è cosa diversa dal fare proclami e passerelle varie… Anche qui, sicuramente le cose saranno rapidamente messe a posto…

    Aspettando Felice Calabro’

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  6. Niente tir in città? Allora quelli che ho visto oggi su via Garibaldi cosa erano?

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  7. Ma come mai l’ordinanza non “contempla” i T.I.R. che imbarcano e sbarcano al Molo Norimberga?
    Mi sa tanto che questa ordinanza è come la famosa corazzata Potionkin di Fantozzi……

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  8. ehilà sempre pronto ad andare contro qualunque cosa per renderti ridicolo; migliori ogni giorno. Ma alla domanda se tu i tir li vuoi dentro la città o fuori la città, cosa rispondi?

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  9. Quando Accorinti ha pensato al suo slogan non sapeva che ci fosse gente così in basso per malafede. Tutti sanno che quella di bluferries è una scusa per xxxxxxxxx. In questo periodo di crisi, vera ma anche costruita ad arte, sono molte le aziende che hanno colto la palla al balzo. Tutto questo per non aspettare un mese? E poi mi chiedo, ma confesso di non avere una risposta valida in assoluto, se lo spostare i tir è una questione di salute pubblica cosa è più importante? Cedere ai ricatti e fregarsene?
    Quelli che la pensano come lei pazientate pure, nel frattempo cercate di non scendere troppo in basso, se ci riuscite.
    Ciao e forza Messina.

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  10. Domenico Gioffré 30 Ottobre 2013 00:13

    Ché ancora è presto p’ faciri ‘u bambineddu

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  11. Perché Felice cosa avrebbe fatto? E il suo presunto grande amore per la città di Messina lo dimostra evitando di intervenire per proporre qualche eventuale soluzione alternativa? (In caso ce ne fossero…)

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  12. Si si, bravo Accorinti, ma il problema vero è che ancora si discute di come modificare il garage invece di pensare a ristrutturare tutto il palazzo.

    CHI HA DECISO CHE IL PORTO DI MESSINA DEVE LIMITARSI AD ESSERE SOLO UN PASSAGGIO A LIVELLO? UN PONTE LEVATOIO DA CUI PASSA L’INTERO TRAFFICO…INTERAMENTE GOMMATO… DELLE MERCI DA E VERSO LA SICILIA? E ANCORA.. SOLO UN PUNTO SOSTA (intercambiabile alla bisogna con altri punti sosta) PER LE NAVI DA CROCIERA?

    Si era parlato di utilizzare i tanti soldi di un ponte che invece di premiare Messina la umiliava per sviluppare la rete ferroviaria siciliana, permettere la costruzione di aree di stoccaggio, far rinascere il Porto dei Messina come centro attivo e non come spettatore passivo.

    ED INVECE siamo ancora al gioco “il vecchietto dove lo metto”.
    Non è un gioco, d’accordo, ma MANCA PROPRIO UNA VISIONE DI AMPIO RESPIRO in tutta questa polemica.
    Non è mettendo tre operatori ecologici dove prima ne bastavano due o inventandosi lavori socialmente inutili i cui effetti a Messina durano lo spazio di una settimana che si possono risolvere i problemi di una città che come una vecchia signora si illude di sopravvivere con occasionali ritocchi estetici e rigurgiti di galateo.

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  13. MessineseAttento 30 Ottobre 2013 08:54

    E’ convinto di poter trovare riscatto su un giornale on line dicendo ******* e difendendo colui che considera l’unico vero padrone.
    Bada solo ad insultare e a denigrare, sfoggiando una profonda ineducazione, ma si guarda bene dall’illustrare i motivi per cui si prostra a certa politica. Non esiste un suo post in cui descrive in maniera equilibrata il suo pensiero, in cui non ripeta enormi banalità che potrebbe confutare anche un bimbo di pochi anni. Delira sempre su gente che obbedisce, evidentemente nella sua vita lavorativa avrà spesso dovuto chinare il capo, probabilmente proprio all’ex padrone di Messina.
    Abbiate pietà di lui e lasciatelo sfogare, alla fine vi accorgerete che é innocuo.

    P.S. Costui si vanta della ricca pensione che percepisce mensilmente. Credo basti questo per capire con che soggetto abbiamo a che a fare. Va assecondato.

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  14. E tu, servo sciocco, cosa preferisci, che la gente lavori o che venga licenziata per l’incapacità del tuo padrone di fare un’ ordinanza come si deve?
    Anche tu appartieni alla triste schiera degli autonomi?
    Da 50 anni aspettiamo, mese in più mense in meno cosa cambia?
    Ah, già, ecco cosa cambia: eliminare un concorrente di quelli che hanno sfasciato Messina.
    Pazientate fino a Dicembre.

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  15. Quando a Messina tutto veniva smantellato, senza contropartita alcuna, tutti in rigoroso silenzio per non disturbare i padroni che si curavano i loro interessi.
    Basta leggere la gloriosa (ed xxxxxxxxxx e compartecipata) Gazzetta del Sud che ogni giorno intitola “arriva ….milioni di euro” mai riferimento all’opera da finanziare. Con la dimostrazione palese che quel che conta sono gli euro che, previa congrua detrazione, debbono essere desinati ai sussidi sotto varia forma mai agli investimenti.
    Tale modo di procedere ha ridotto la stazione ferroviaria un deposito di vagoni privo di vita e così malridotta che quelle dei paesi del terzo mondo sembrano hotel a cinque stelle, le strade non hanno avvertito miglioramento alcuno e sembrano quelle dell’immediato dopoguerra, il porto è sempre con lavori in corso (dureranno altri 50 anni oppure di più?).
    E’ la politica cosa fa? Riesuma dal mummificio Nanni Ricevuto, grande saggio.

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  16. Ma cosa vuoi?
    Come vuoi che sia Messina?
    Quali sono le TUE proposte (non quelle che ti suggeriscono…)?
    Libera i tuoi preconcetti e utilizza il TANTO TEMPO che hai (dici di essere pensionato…)per fare proposte CONCRETE, per aiutare Messina se hai a cuore questa città…non certo Felice…
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    .pazientiamo fino a dicembre…arriva Natale!

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