Gap tra Nord e Sud, per il deputato Germanà è ingiustificabile

Gap tra Nord e Sud, per il deputato Germanà è ingiustificabile

Gap tra Nord e Sud, per il deputato Germanà è ingiustificabile

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sabato 29 Dicembre 2012 - 12:17

Il deputato Pdl ha scritto una lettera all'Amministratore delegato del Gruppo delle Ferrovie dello Stato per chiedere di mettere fine ai tagli e di intraprendere invece misure urgenti per potenziare i collegamenti ferroviari

Il gap tra Nord e Sud nel settore trasporto è ingiustificabile, Ne è convinto il deputato messinese del Pdl, Nino Germanà, membro dell’Assemblea Regionale Siciliana, che ha inoltrato una lettera all’Amministratore delegato del Gruppo delle Ferrovie dello Stato per chiedere non solo di evitare la soppressione delle fermate nelle stazioni di Barcellona, Brolo e Capo d’Orlando che non saranno più luogo di stazionamento di ben sette dei nove treni che percorrono quotidianamente la tratta Messina-Palermo, ma anche e soprattutto di adottare una nuova strategia che possa coniugare il miglioramento ed il potenziamento del trasporto ferroviario con le esigenze produttive e la necessità di rilanciare l’intero territorio siciliano ostaggio dell’arretratezza delle infrastrutture che allargano il divario Nord-Sud anche a causa dell’allarmante e disastrosa condizione dei trasporti e di tutti i mezzi di collegamento da e per la Sicilia.

“La rete siciliana – dichiara Germanà – pur costituendo la più estesa rete ferroviaria insulare del Mediterraneo, comprende solo linee a scartamento normale e molte linee sono state dismesse e in genere smantellate, i tracciati sono obsoleti e le opere di ammodernamento rimangono un miraggio soprattutto in quelle aree che sono anche prive di aeroporti e strade moderne, accentuandone quindi l’isolamento e ostacolandone lo sviluppo, ponendosi altresì un problema sul versante della sicurezza e dell’incolumità dei siciliani fruitori a causa, durante le ore notturne, della scarsa illuminazione delle stazioni che peraltro sono quasi abbandonate dal punto di vista della pulizia e dell’igiene”.

Il deputato messinese chiede interventi e risposte concrete sul piano operativo per una indispensabile ottimizzazione del servizio, poiché “i fruitori – continua Germanà – soprattutto i pendolari, non solo non hanno mai beneficiato di alcun miglioramento del trasporto ma anzi, oltre al taglio operato a diversi treni a lunga percorrenza, si sono dovuti arrendere di fronte all’evidenza di un effettivo peggioramento soprattutto sulla dorsale tirrenica Messina-Palermo, un paradosso se si considera che la ferrovia Palermo-Messina è la direttrice ferroviaria principale della Sicilia settentrionale e collega le due importanti città di Messina e Palermo tra loro e con i centri abitati della costa tirrenica “.

Infine vi è un altro fattore che certifica la scarsa efficienza e l’interesse marginale che viene attribuito alla situazione del trasporto ferroviario in Sicilia, ovvero l’impossibilità pressocché assoluta per i fruitori dei treni siciliani di beneficiare dei servizi offerti invece sui Frecciarossa ovvero l’accesso al web in banda larga, la connessione WiFi, una migliore ricezione telefonica e nessuna interruzione nelle gallerie: “E’ un’ingiustificabile disparità di trattamento ed un’imperdonabile discriminazione negare ai siciliani la possibilità di usufruire di infrastrutture all’avanguardia e purtroppo non sembra profilarsi all’orizzonte un programma di miglioramento degli standard qualitativi. Alle soglie del 2013 – conclude Germanà – non si può rimanere inermi ed assistere passivamente al declino della Sicilia che ha invece bisogno di una politica illuminata che miri al progresso, allo sviluppo, alla crescita ed al miglioramento di tutti i fattori economici, obiettivi difficili da raggiungere se anche una grande azienda di Stato come Trenitalia non riesce a garantire non solo il potenziamento ma addirittura i servizi essenziali e primari”.

8 commenti

  1. questo tizio se n’è accorto adesso.

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  2. strano!!!se ne accorge solo ora che sono in arrivo le elezioni? ed in questi 4 anni che ha fatto a Roma? ha riscaldato il suo scranno? demagogia e presuntuosità!!!

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  3. E in questa situazione,che fa la Regione Sicilia?

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  4. Peppinappa, si dice presunzione!

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  5. Purtroppo potete scrivere tutte le lettere di questo mondo,potete lamentarvi dello stato di abbandono in cui e’ tenuto il Sud ed il nostro territorio in particolare. Con l’aria che tira e’ da illusi sperare di trovare ascolto nelle sedi che contano. Non si vuole prendere atto che da qualche tempo ormai il potere che conta parla solo con accento settentrionale quando non parla tedesco o francese? L’inerzia ,la sudditanza!il masochismo ottuso e la mancanza di dignità delle nostre classi dirigenti e del nostro popolo (che ha evidentemente colpe passate da farsi perdonare) rende inascoltate e ininfluenti le nostre proteste . Rinunciando a rivendicare il PONTE, la madre prolifica di tutte le infrastrutture connesse abbiamo rinunciato definitivamente allo sviluppo ed alla centralità che quell’opera di rilievo planetario avrebbe inevitabilmente comportato. Tutto il resto sono CHIACCHIERE CHIACCHIERE E CHIACCHIERE.

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  6. Caro Nino, hai fatto un bel compitino, scritto in discreto italiano e quasi convincente. Ma i tuoi corregionali la sanno molto più lunga di te! E non credono a questo tuo tardivo intervento! Tu dici che non si può assistere inermi e passivamente al declino della Sicilia… Errore! La Sicilia non è in declino, ma è declinata …. anche per colpa tua!

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  7. Negli anni passati, caro mio parlamentare del PDL, invece di votare assurdità colossali,vedi nipote Ruby,o assecondare la diversa direzione dei fondi Fas, vedi Alitalia e multe per le quote latte, oppure rimanere inermi e supini nei confronti di politiche prettamente nordiste, lei che è tra i più famosi dei big politici siciliani, avrebbe potuto fare e dire ben altro.Ora le sue ovvietà sono granelli di sabbia nel deserto.Il peggior nemico della Sicilia è stata l’assemblea regionale, che al contrario di altre realtà autonome italiane, ha solo leggiferato e fatto interessi che andavano solo ed esclusivamente contro i Siciliani onesti. 5 miliardi d buco sono una follia perpetrata negli anni , anche da gente come lei, che ha scaricato su intere generazioni a venire debiti enormi. La realtà è questa ,nessuna sua banale lettera può nasconderla.

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  8. Caro On. Germanà gridiamo inascoltati a tutti e specie a chi ha guidato questo Paese in tutti questi anni (i suoi amici del PdL) che sta scomparendo nel’isola il trasporto ferroviario.
    Ho tra le mani un orario invernale delle Ferrovie delo Stato del 1962. Rispetto ad oggi sembravamo l’America e ci lamentavamo. Ormai il gap è oltre che economico e infrastrutturale anche culturale, a differenza di prima, che qunatomeno si poneva una “questione meridionale”. Era l’agenda del Paese Italia. La soluzione oggi è il sequestro di treni e locomotive, rimboccarsi le maniche e regionalizzare le Ferrovie siciliane con treni veloci, meno veloci, lenti, di lusso ed extralusso da turismo. Basta elemosinare rivoluzione pacifica , ma vera.

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