Scuola "Destra Longano", l'amministrazione accusa: "Chiusura immotivata"

Scuola “Destra Longano”, l’amministrazione accusa: “Chiusura immotivata”

Redazione Tirreno

Scuola “Destra Longano”, l’amministrazione accusa: “Chiusura immotivata”

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martedì 15 Novembre 2016 - 17:19

Il dirigente scolastico ha evacuato l'edificio per "carenze strutturali". Ma, secondo l'assessore Pino, non c'erano ragioni valide per farlo

Non c’è pace per il plesso scolastico Destra Longano. Nella giornata di ieri la struttura è stata evacuata dal dirigente scolastico Eleonora Corrado, a causa dei rischi per la sicurezza. Una scelta contestata dall’amministrazione comunale, secondo cui non c’era alcuna necessità di procedere all’evacuazione. E la questione ha già scatenato l’ennesima polemica.

La vicenda
“Dopo otto anni dall’alluvione del novembre 2008, il plesso scolastico Destra Longano torna a nuova vita”. Così l’amministrazione comunale annunciava, agli inizi di novembre, il termine dei lavori di manutenzione della struttura, consegnati in ritardo. Qualche giorno prima, tuttavia, l’assessorato regionale alle Infrastrutture aveva invitato il Comune a effettuare degli accertamenti sismici sulla struttura. Accertamenti che sono stati avviati, ma non ancora conclusi.

Da allora, le attività scolastiche non sono mai riprese normalmente: già pochi giorni dopo la riapertura del plesso, la dirigente scolastica aveva disposto l’evacuazione di tre aule per “carenze strutturali”; ieri, l’evacuazione si è estesa a tutto il plesso. La decisione ha messo in allarme genitori e insegnanti, e nel successivo consiglio d’istituto è stato deciso di spostare quattro classi nella sede centrale dell’istituto Bastiano Genovese, e altre due nella ex casa del fanciullo.

La decisione della dirigente ha però spiazzato l’amministrazione: “Al fine di comprendere le motivazioni sottese ad una scelta in nessun modo concordata con l’Ente proprietario dell’immobile ed appresa dai media, ci siamo recati al consiglio d’istituto sul tema” – spiega l’assessore ai Tommaso Pino – “purtroppo, però, la dirigente non ci ha permesso di partecipare”. Pino parla di una decisione inconsueta da parte di Corrado: “Ad oggi non esiste alcuna disposizione di chiusura della struttura, né da parte dell’Ente proprietario dell’immobile, né da parte del Genio civile, né da parte di altri organi deputati” – insiste l’assessore – “si resta basiti nell’apprendere di una decisione unilaterale, che certamente determinerà disagi all’utenza scolastica, vista l’interruzione di un pubblico servizio”.

Le motivazioni della dirigente sarebbero riscontrabili nelle incertezze legate alla tenuta sismica dell’edificio, poichè manca ancora una valutazione complessiva. Gli interventi sul plesso hanno riguardato infatti aspetti funzionali, e non sostanziali, della struttura. Le motivazioni, tuttavia, non sono condivise dall’assessore: “L’ufficio tecnico comunale aveva già inviato alla Corrado una nota con la quale si evidenziava che i locali sono dotati di certificato che attesta la regolare esecuzione dei lavori, che le prove di carico sulla struttura hanno avuto esito positivo e che i locali sono idonei per l’uso. Evidenziando che tante sono le carenze connesse ai problemi strutturali degli edifici scolastici, speriamo di non dover mai assistere a strumentalizzazioni politiche rispetto ad argomenti tanto delicati” – chiosa Pino.

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