A Messina sono tanti i luoghi culturali non fruibili: dalla Real Cittadella alla Cripta del Duomo, dal Monastero di San Filippo il Grande all'Abbazia normanna di Mili. Tra gli altri, segnaliamo i resti del Monastero di Santa Maria del Gesù superiore
Per recuperare i luoghi culturali dimenticati il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all'indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016. L'indirizzo email bellezza@governo.it raccoglie segnalazioni da parte dei cittadini. È sufficiente scrivere qual è il luogo, in che provincia e regione si trova e perché lo segnalate. Il limite previsto per eventuali allegati è di 3 MB.
Fino al 26 maggio sono state inviate 52mila mail, che riguardano 2.228 luoghi. A Messina sono tanti i luoghi culturali non fruibili: dalla Real Cittadella alla Cripta del Duomo, dal Monastero di San Filippo il Grande all'Abbazia normanna di Mili. Tra gli altri, segnaliamo i resti del Monastero di Santa Maria del Gesù superiore, il primo convento dei frati carmelitani sorto in Europa, nel 1166, dove potrebbero essere custoditi i resti mortali di Antonello da Messina. Per confermarlo, è necessario avviare una campagna di scavi fino a 15 metri di profondità, sotto l'antica chiesa carmelitana e la relativa cripta. Dal 2011 un gruppo di volontari coordinati dall'ex presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti, si prendono cura dell'area, eliminando rifiuti di ogni genere oltre a ripulirlo da erbacce e vegetazione infestante. Per il recupero del sito esiste già un progetto approvato dalla Soprintendenza e dalla curia messinese (l'area è di proprietà dell vicina Parrocchia omonima). Si è presentato, recentemente anche uno stralcio progettuale relativo alla necessaria ed urgente copertura della chiesa ottocentesca che rischia di compromettersi definitivamente. Tutti gli appelli fin qui fatti sono risultati vani.
via con l’email… partecipiamo!
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