La nave è dotata di ponte elicotteri e può risultare utile per portare soccorsi alla popolazione anche in situazioni in cui l'accesso ai luoghi via terra risulterebbe impedito

Un protocollo di lavoro da inserire nel Piano di Emergenza del Comune e che sarà testato nella settimana di esercitazione della Protezione Civile di maggio. Prevede l’impiego della nave Messina, ultima costruita da Rfi e dotata di ponte elicotteri, in una serie di scenari operativi, che consentirebbero, grazie alla sinergia di tutti gli enti coinvolti, di portare soccorsi alla popolazione anche in situazioni in cui l’accesso ai luoghi via terra risulterebbe impedito.

Se ne è discusso nei giorni scorsi nel corso di vari incontri operativi, proposti dall’assessore comunale alla Protezione Civile, Filippo Cucinotta, per la stesura di un protocollo di intervento in caso di calamità. Presenti, oltre all’assessore Cucinotta, l’esperto del sindaco alla protezione civile, Antonio Rizzo; il direttore della Navigazione di RFI, Carmine Rogolino; il responsabile 118 per la Provincia di Messina, Domenico Runci; il Disaster Manager del Policlinico e Pres. AIMC Medicina delle Catastrofi, Consolato Malara; il comandante responsabile VTS – Capitaneria di Porto, Matteo Lo Presti; il responsabile INAIR – servizio elicotteri 118, com. Ciro Manzo; il comandante elicotteri 118 – Papardo, Massimo Baldassarre; ed il comandante Nave RFI Messina, Merlino.

Allo studio la possibilità di dotare la nave di una postazione medica fissa che, in caso di emergenza, potrà trasformare il ponte in un ospedale di prima emergenza, immediatamente operativo nei pressi dei luoghi interessati. I collegamenti tra la nave e la terra potranno avvenire tramite elicottero, per i casi più gravi, e tramite pilotina e zattere di salvataggio per le operazioni di evacuazione. Il servizio, unico in Italia, potrà essere impiegato in tutta la provincia e nelle zone limitrofe, potendo la nave raggiungere in breve tempo qualsiasi località vicina al mare.