15 minuti la durata massima della -sosta- di un paziente trasportato d'ugenza al pronto soccorso

15 minuti la durata massima della -sosta- di un paziente trasportato d’ugenza al pronto soccorso

15 minuti la durata massima della -sosta- di un paziente trasportato d’ugenza al pronto soccorso

mercoledì 20 Maggio 2009 - 06:53

E’ questo il punto più importante di una direttiva, emanata dall’assessorato regionale alla sanità, che regolamenta modalità e tempi che dovranno essere osservati da tutti gli operatori sanitari del 118 e da medici e infermieri dei pronto soccorso.

“Non è possibile – spiega l’assessore Russo – che possano registrarsi casi in cui passano diverse ore prima che il paziente dall’ambulanza del 118 venga preso in carico al pronto soccorso di destinazione. Eppure negli ultimi tempi si sono verificati molti episodi del genere, segnalati all’assessorato regionale ma anche all’autorità giudiziaria. Malati, anche gravi, in attesa per ore perché il pronto soccorso non è in grado di ricevere adeguatamente il paziente o, cosa altrettanto grave, ambulanze bloccate per ore negli ospedali per mancanza di barelle o di tavole spinali o di altri presidi sanitari che costano pochissime centinaia di euro. Certi disservizi non possono certo essere attribuiti a mancanza di ambulanze o di personale sanitario. Spesso il problema nasce, invece, dalla mancanza di un metodo di intervento efficace e non dall’esiguità delle risorse economiche. E’ evidente che bisogna razionalizzare il servizio e regolamentare le procedure che devono essere uguali per il tutto il sistema regionale”. La direttiva inviata ai manager delle aziende ospedaliere, delle Ausl e ai responsabili delle centrali operative, fissa alcune norme di comportamento che devono servire a una completa integrazione tra le centrali operative che rappresentano la prima risposta di bisogno di emergenza del cittadino e i pronto soccorso che sono il terminale del servizio. L’iter prevede che la centrale individui tempestivamente l’ospedale più idoneo per la patologia manifestata dal paziente, allertando nel contempo il pronto soccorso dell’ospedale per preannunciarne l’arrivo. Oltre ad una serie di adempimenti medici obbligatori relativi al fascicolo sanitario del paziente, è previsto che vengano registrati gli orari di partenza e di arrivo delle ambulanze e della presa in carico da parte dei pronto soccorso, in modo che eventuali anomalie siano prontamente segnalate all’assessorato dove – dopo la riorganizzazione dei dipartimenti – è stato potenziato il servizio regionale per le emergenze-urgenze che dovrà monitorare il corretto funzionamento della catena dei soccorsi. “Certe raccomandazioni – aggiunge Russo – possono sembrare ovvie e banali ma così non è, visto il ripetersi di disservizi che, considerato il carattere di urgenza e di emergenza del servizio, possono avere gravissime conseguenze per i cittadini. Stiamo ripensando il sistema con un approccio più moderno, più snello ed efficace ma non possiamo prescindere da rigidi controlli sulla qualità del servizio che è una delle prime ‘sentinelle’ del rapporto di fiducia tra cittadino e istituzione sanitaria. Sono disponibile ad affrontare eventuali segnalazioni di criticità che ci verranno indicate dai responsabili delle strutture sanitarie e se ci sono carenze attribuibili al sistema interverremo con prontezza”.

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