“Basta con i ritardi e le omissioni: Le istituzioni devono assumersi le loro responsabilità”

“Basta con i ritardi e le omissioni: Le istituzioni devono assumersi le loro responsabilità”

“Basta con i ritardi e le omissioni: Le istituzioni devono assumersi le loro responsabilità”

mercoledì 28 Gennaio 2009 - 13:45

Il Volontariato, riguardo i Rifugiati a Messina, sollecita le Istituzioni e rende noto un documento comune

La Consulta comunale del Volontariato ed il Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina – invitano, in un documento condiviso Comune, Provincia, Prefettura, Protezione civile e Chiesa ad intervenire presso il Governo Nazionale per chiedere risorse economiche e normative per l’attuazione a Messina di strutture di accoglienza permanenti e attrezzate, in modo da far fronte in futuro a nuove eventuali emergenze. Il Volontariato messinese si fa anche promotore per l’istituzione di un tavolo permanente di monitoraggio, proposizione e controllo per tutto quello che riguarda le emergenze dell’immigrazione.

Cesv e Consulta delle organizzazioni che operano nel settore delle attività sociali in favore della persona, della famiglia e della comunità del Comune di Messina, si sono riuniti a dibattere sulla grave emergenza, alla presenza dell’Ass. all’Integrazione Dario Caroniti, lunedì 26 gennaio, nella sede del Centro Servizi. All’elaborazione hanno partecipato il docente universitario Filippo Cammaroto, presidente della Consulta comunale; Antonino Mantineo, presidente del Cesv e docente universitario; Ennio Marino, vicepresidente della Consulta comunale e presidente dell’associazione “Telefono Amico”; l’avvocata Carmen Cordaro, presidente dell’Arci Territoriale di Messina; Salvatore Gulletta (associazione “Santa Maria della Strada”); Giuppi Sindoni, presidente del Consorzio Sole; Saro Visicaro, presidente dell’associazione “Meter & Miles Onlus” e coordinatore dell’Osservatorio dei diritti dell’infanzia “Lucia Natoli”, e un rappresentante del Movimento Cristiani e Lavoratori.

Si legge nel documento dei volontari: “Sembra prospettarsi l’inadeguatezza da parte dell’Amministrazione Comunale nel facilitare una breve permanenza dei rifugiati a Messina, con un veloce disbrigo delle pratiche (in sinergia con Questura e Prefettura) per il rilascio del titolo di viaggio, e un totale disinteresse, condiviso con la Prefettura, a garantire ai rifugiati una permanenza dignitosa in città, oltre a un’incapacità o ritardo nel sostenere economicamente le spese per il viaggio. Occorre infatti che il Comune di Messina chieda e ottenga dal Governo Regionale e dal Governo Nazionale quelle risorse finanziarie necessarie per consentire ai rifugiati di alloggiare dignitosamente e di risiedere senza problemi, per il periodo del disbrigo delle pratiche, sostenendone poi il viaggio”.

Il documento integrale del testo concordato:

Presenti l’assessore comunale all’Integrazione Dario Caroniti e numerose associazioni di volontariato, dopo ampio dibattito, la Consulta e il Cesv, preso atto a malincuore del silenzio della Prefettura di Messina e delle dichiarazioni di totale chiusura a soluzioni permanenti a favore dei migranti da parte del Sindaco Giuseppe Buzzanca, dichiarano che non si può rimanere immobili davanti a questioni di degrado e emarginazioni che investono la dignità umana di esseri più sfortunati di noi, nel nome di una tradizione antica e culturale che ha sempre caratterizzato la nostra città, per l’impegno a favore di politiche di accoglienza, integrazione e sostegno dei più deboli, siano essi uomini o donne, bianchi o neri, europei o non europei. Il volontariato conferma anche un immediato impegno a favore della persona e della dignità umana e informa la città di continuare l’attività di piena assistenza a favore dei profughi ancora in città, mentre per i richiedenti asilo dotati di documentazione idonea il volontariato ha provveduto, a spese proprie, e con propri mezzi, a farli partire in treno per Roma la stessa sera del 26 gennaio.

Per comprendere bene il problema, occorre ricostruire la vicenda: l’emergenza che ha investito la comunità di Messina, a partire dai primi di gennaio, con l’arrivo di un centinaio di profughi richiedenti asilo provenienti da Paesi in guerra come la Somalia, il Sudan e l’Eritrea, è cominciata quando il Centro d’accoglienza di Sant’Angelo di Brolo ha inviato in città, senza alcuna assistenza, queste persone. Nell’attesa che la Questura di Messina provvedesse al rilascio del titolo di viaggio, in modo che potessero raggiungere in molti casi i loro familiari in Italia o in Europa, lungaggini burocratiche e amministrative hanno fatto protrarre la loro presenza. Di conseguenza, la condizione di degrado e bisogno in cui versavano, che li costringeva a dormire alla stazione, ha comportato che queste persone – persone, va ricordato, tutelate dal diritto internazionale come richiedenti asilo – chiedessero alle organizzazioni di volontariato un’assistenza adeguata. A questo punto, alcune organizzazioni messinesi – ovvero la Caritas, il Circolo Arci “Thomas Sankara”, la cooperativa sociale “Scirin”, il Consorzio Sole e il Cesv – si sono prodigate in termini di assistenza, fornendo ai rifugiati vitto e alloggio, orientamento e assistenza legale, oltre a fornire loro vestiti, date le condizioni drammatiche (lo ribadiamo) in cui si trovavano al momento in cui erano stati mandati via dal Centro d’accoglienza di Sant’Angelo di Brolo. Nel frattempo, una rappresentanza del volontariato otteneva un incontro in Prefettura con il viceprefetto, dott.ssa Mondello, la quale non giudicava necessario un intervento immediato “in assenza di un problema di ordine pubblico”, ma si impegnava a creare un coordinamento con il Centro d’accoglienza, prima che i richiedenti asilo fossero mandati via dallo stesso per il rilascio, entro breve tempo, del permesso di soggiorno e del titolo di viaggio. Nello stesso tempo, noi volontari provvedevamo a informare l’amministrazione comunale, incontrandoci con l’assessore all’Integrazione Dario Caroniti.

Da questa nostra esperienza sono numerose le riflessioni che si possono trarre. Prima di tutto, in questa situazione, sembra prospettarsi l’inadeguatezza da parte dell’amministrazione comunale nel facilitare una breve permanenza dei rifugiati a Messina, con un veloce disbrigo delle pratiche (in sinergia con Questura e Prefettura) per il rilascio del titolo di viaggio, e un totale disinteresse dell’amministrazione comunale e della Prefettura a garantire ai rifugiati una permanenza dignitosa in città, oltre a un’incapacità o ritardo nel sostenere economicamente le spese per il viaggio. Occorre infatti che il Comune di Messina chieda e ottenga dal governo regionale e dal governo nazionale quelle risorse finanziarie necessarie per consentire ai rifugiati di alloggiare dignitosamente e di risiedere senza problemi, per il periodo del disbrigo delle pratiche, sostenendone poi il viaggio. Da volontari, pronti ad affiancare (ma non a sostituire) le istituzioni nell’ambito della progettazione sociale, chiediamo inoltre al Comune di Messina di non delegare e di non sottrarsi alle sue responsabilità istituzionali e amministrative, attivandosi per creare spazi di accoglienza e di apprendimento linguistico, di assistenza sanitaria e di sostegno giuridico, necessari per sostenere adeguatamente (in linea con il diritto internazionale) i rifugiati. Sarebbe importante, da parte del Comune, acquisire competenze e risorse adeguate in questi ambiti, come previsto da progetti di respiro nazionale che potrebbero costituire un’opportunità per la nostra città. In particolare, riteniamo deprecabile e non sostenibile ogni appello, da parte delle istituzioni, al volontariato, disponibile sì ad affiancare e rafforzare un’azione di assistenza che spetta però, in prima istanza, alle stesse istituzioni e alle sue amministrazioni comunali e statali. Non vorremmo infatti che la dignità dei rifugiati fosse ulteriormente mortificata e offesa dai ritardi e dalle difficoltà finanziarie, che come sappiamo investono l’amministrazione comunale, in una realtà in cui mancano risposte adeguate alle emergenze sociali, come dimostrano il recente dramma dei due fratelli morti a Santa Lucia sopra Contesse e la morte all’aperto di un migrante dello Sri Lanka.

Come volontari, infine, confermiamo il nostro impegno a favore di un Tavolo permanente di lavoro, avvalendoci anche dello strumento della Conferenza dei Servizi, per affrontare in maniera stabile con le istituzioni il problema e scongiurare così ulteriori omissioni o ritardi istituzionali, che, in persone già duramente colpite nei loro Paesi d’origine da situazioni di guerra e violenza, possono provocare (come è accaduto per fortuna solo in minima parte) gravi e pericolose reazioni. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà reso noto alla cittadinanza un numero di conto corrente, per lanciare una sottoscrizione a favore di queste persone.

Per ulteriori informazioni: Ufficio di Coordinamento della Consulta Comunale, presso l’assessorato alle Politiche della famiglia, via Felice Bisazza – Messina (sede Istituzione per i Servizi Sociali), e-mail consultaorganizzazionisociali@comune.messina.it e camfil@unime.it, e Cesv, Centro Servizi per il Volontariato di Messina, Via G. La Farina n. 7, tel. 090/6409598, fax 090/6011825, e-mail info@cesvmessina.it, sito Internet www.cesvmessina.it. Numero verde 840702999.

(Foto di Dino Sturiale)

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