“In Sicilia più che altrove, in questa fase occorre garantire l'accesso al credito alle imprese raddoppiando i nostri sforzi” , dichiara l'Ad del Consorzio

La realizzazione di un sistema di supporto per le imprese del territorio è elemento fondante per il successo delle stesse. Avere un interlocutore che possa “guidare” le piccole attività, quelle che fanno l’economia dell’area, diventa così vitale. E’ in sintesi la filosofia contenuta nel programma 2009, posto in essere da Confeserfidi, per assistere le imprese siciliane associate, negli investimenti produttivi ed offrire un approfondimento veloce delle possibilità offerte dal mercato alle aziende. Confeserfidi è pronto con le proprie risorse ad attrarre investimenti per i propri soci. Una sorta di ‘sportello’ per imprese locali in modo da elevare la capacità competitiva.

“Questo servizio, in sostanza” – spiega l’amministratore delegato di Confeserfidi, Bartolo Mililli – “punta ad implementare l’economia, a dare nuove possibilità a chi già è insediato sul territorio, quindi a migliorare l’immagine stessa dell’area, ma anche a far crescere l’economia endogena attraverso l’arrivo di nuovi capitali, di nuove attività imprenditoriali. La voglia d’impresa è sempre stata sentita in tutta la Sicilia dove si avverte un’ espansione imprenditoriale anche in un momento di criticità. E’ proprio in un momento particolarmente nero per l’economia siciliana, che ha limiti propri e proprie fragilità strutturali, che bisogna raccogliere le forze per uscire dal pantano generale. Stiamo già vivendo il primo trimestre del 2009 e noto che il mercato del credito per le imprese in Sicilia sta uscendo dall’ingessatura con una ripresa in ordine ai finanziamenti richiesti e accordati”. Mililli poi si sofferma sullo sforzo del confidi per garantire la domanda di credito e di finanziamenti delle imprese: “In Sicilia più che altrove, in questa fase occorre garantire l’accesso al credito alle imprese raddoppiando i nostri sforzi. I consorzi di garanzia fidi operanti nella nostra regione associano e garantiscano oltre centomila imprese. Sono il perno fondamentale su cui si regge il flusso di finanziamenti alla parte più dinamica del nostro sistema produttivo. Da tempo, in tutta 1’Italia, i limiti patrimoniali e le insufficienti garanzie vengono superati dalle imprese con il ricorso ai consorzi fidi”.