Dal Comune no all'apertura del Parco Aldo Moro. La replica di 'Energia Messinese': «Esclusi dall’incontro tecnico»

Dal Comune no all’apertura del Parco Aldo Moro. La replica di ‘Energia Messinese’: «Esclusi dall’incontro tecnico»

Dal Comune no all’apertura del Parco Aldo Moro. La replica di ‘Energia Messinese’: «Esclusi dall’incontro tecnico»

lunedì 09 Marzo 2009 - 11:55

«Non possiamo intervenire, lo spazio di proprietà dell'Ingv ed è soggetto a limiti di calpestabilità per la presenza di strumentazioni sismiche nel sottosuolo» spiega l'assessore Amata. Ma l'associazione esprime qualche perplessità

Giovedì scorso a Palazzo Zanca incontro tra una delegazione di Energia Messinese, l’assessore all’arredo urbano Elvira Amata e l’ingegnere Paolo Verde dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, per discutere della possibilità di rendere lo spazio verde nuovamente fruibile al pubblico. Un incontro a cui, simbolicamente hanno preso parte anche i 4000 mila cittadini firmatari della petizione promossa dall’associazione proprio per la riapertura del parco.

Come indicato nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Comune, Palazzo Zanca non ha possibilità di intervenire perché lo spazio in questione, dal 1949, è di proprietà dell’INGV. A questo punto però Energia Messinese si domanda: «Com’è possibile che per più di 50 anni, l’accordo fra Comune di Messina ed INGV sia stato denominato “concessione in uso tramite convenzione” (come dichiarato dallo stesso Comune tramite il comunicato stampa n° 61 del 11/01/2007 e come abbondantemente riscontrabile anche dalla stampa locale, e che ora, improvvisamente, sia diventato di proprietà esclusiva dell’INGV?».

Nel comunicato diffuso da Palazzo Zanca, sottolinea infatti l’associazione, si legge: «L´area che voleva essere utilizzata per la fruizione pubblica risulta “area di rispetto”, in quanto nel sottosuolo vi sono cunicoli lungo i quali sono installate strumentazioni per il controllo sismico e vulcanologico dell´area dello Stretto che permettono la raccolta di dati di natura geofisica che in via telematica vengono inviati ai centri di elaborazione di Roma. Ciò esclude ogni possibilità di destinare l´area, evidentemente non calpestabile, alla fruizione del pubblico. In ogni caso, l’INGV e l’Amministrazione comunale hanno manifestato la reciproca disponibilità, tramite un protocollo d´intesa che sarà sottoscritto, al recupero dell´area rimanente. Si tratta infatti di un´area costituita da una parte a verde ed una di interesse archeologico, ove ricadono due ruderi spagnoli ed un edificio attiguo, precedentemente destinato a casa del custode. L´INGV ha inoltre confermato l´opportunità, prevista nel proprio statuto, di ospitare visite guidate al centro per la divulgazione scientifica».

Quale effettivamente possa essere però considerata area con calpestabile e sulla base di quali criteri, spiega per Energia Messinese, non è dato saperlo, poiché la delegazione non ha avuto la possibilità di partecipare all’incontro -tecnico- tra Comune e Ingv. «In attesa di maggiori delucidazioni da rendere a tutta la cittadinanza – spiega l’associazione – Energia Messinese comunica che continuerà a raccogliere informazioni sulla questione per tenere accesa l’attenzione su questo meraviglioso pezzo di natura al centro della nostra città»

(foto Dino Sturiale)

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