Ecopass, il Comune paga le compagnie di navigazione per staccare il ticket ma deve impiegare i propri ausiliari per far rispettare l'obbligo

Ecopass, il Comune paga le compagnie di navigazione per staccare il ticket ma deve impiegare i propri ausiliari per far rispettare l’obbligo

Ecopass, il Comune paga le compagnie di navigazione per staccare il ticket ma deve impiegare i propri ausiliari per far rispettare l’obbligo

mercoledì 30 Giugno 2010 - 08:15

Pubblichiamo la lettera-testimonianza di un cittadino messinese, che racconta “sconcertato”la propria esperienza diretta

-Salve, vorrei raccontare quanto accadutomi presso gli imbarcaderi della Caronte alla Rada San Francesco.Scrivo questa lettera aperta perchè sono cose che non devono restare all’oscuro dei cittadini Messinesi.

Ieri mattina mi sono presentato in auto alla biglietteria, sono sceso per fare il biglietto e ho comunicato al bigliettaio mentre faceva il biglietto che sono residente a Messina.

Il bigliettaio mi guarda e indicando il vetro mi dice con una ironia del tutto fuori luogo: -C’è scritto ufficio anagrafe qui??-.La mia risposta è stata che io lo avevo fatto presente per l’ecopass, e lui mi ha sorriso e detto di andare dandomi il biglietto.

La cosa non mi è andata giù, e gli ho detto che il Comune di Messina paga la Caronte e Tourist (come le altre compagnie di navigazione) perchè nelle biglietterie venga rilasciato l’ecopass, che da parte sua e degli altri bigliettai comunicare che l’Ecopass esiste ed è da pagare è un obbligo per cui la società riceve soldi a priori, e che se la società venisse -rimborsata- a percentuale sui pass staccati probabilmente avrei trovato meno ironia e più solerzia nel far presente che c’è un Ticket da pagare. Il signore mi ha guardato sorridendo e mi ha ridetto di andare…

Ma la cosa non finisce qui. Più avanti in fila nel serpentone gli ausiliari del Comune cominicavano alle macchine sprovviste di ecopass di tornare in biglietteria a farlo. Un turista tedesco è tornato a piedi (era una persona anziana tra l’altro) dal serpentone alla biglietteria per pagare l’ecopass, e così anche altri 3 conducenti.La cosa mi ha sinceramente sconcertato, premesso che non è la prima volta che vedo situazioni del genere, e so che le testate locali ne hanno già parlato nelle scorse settimane, ma che la cosa continui è sconcertante.

Se il Comune di Messina manda i propri ausiliari alla biglietteria e nel serpentone della Caronte significa che è consapevole delle mancanze che avvengono nella biglietteria della stessa società (mi riferisco solo a questa in quanto solo di questa compagnia ho avuto riscontro diretto).

Ciò significa che il Comune manda propri dipendenti a fare il lavoro per cui la compagnia di navigazione viene già pagata!!!!!! Ciò è assurdo e scandaloso.

Se le cose stanno così allora si revochi l’accordo che concede denaro alle compagnie di navigazione e si metta personale del Comune a far pagare l’ecopass, oppure ci si accordi in modo che alle compagnie vada una percentuale sui pass EFFETTIVAMENTE staccati dalle stesse.

L’ecopass deve essere un -risarcimento- per quanto Messina subisce da decenni, e deve essere gestito con criterio e non sperperando soldi, sopratutto in un periodo di crisi quale quello che attraversiamo-.

Ziino Carlo

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