Organizzato dall’Agesci “Zona dello Stretto” e dalla Caritas Diocesana di Messina, Lipari e S.Lucia del Mela, nell’ambito del Progetto ‘Baobab’, terrà il suo secondo incontro giovedì 26 febbraio, a partire dalle 19
“La sobrietà non è sacrificio, rinuncia, pauperismo. È la capacità di scegliere ciò che serve e ciò che invece non solo è inutile, ma spesso è ingombrante e fastidioso. E’ così difficile cambiare gli stili e le abitudini?”
A questa e ad altre domande e considerazioni si tenterà insieme di rispondere nel secondo incontro del percorso formativo aperto a tutti, intitolato “Educare alla sobrietà”, aperto a tutti coloro che vorranno parteciparvi e che si sta già svolgendo, presso la Parrocchia di S. Maria di Pompei, in 4 incontri, dei quali il secondo previsto per giovedì 26 febbraio, dalle ore 19 e dal titolo emblematico “Il sistema di ‘rapina’ per una crescita eccessiva”, ospite un relatore d’eccezione, il teologo gesuita Padre Felice Scalìa.
Organizzato nell’ambito del “Progetto Baobab”, dall’Agesci ‘Zona dello Stretto’ e dalla ‘Caritas Diocesana di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela’, l’intero percorso formativo, cominciato giovedì 29 gennaio con l’incontro dal provocatorio titolo “Per i bianchi, abbastanza non è mai abbastanza”, sarà costituito anche dal terzo incontro, che si terrà giovedì 26 marzo dal significativo titolo “Diritto degli Occidentali all’eccesso?” e si concluderà con il quarto incontro, giovedì 23 aprile, intitolato “Nella sobrietà il futuro: decrescita di ‘merci’, crescita di ‘beni’”.
