“Fonti di energia rinnovabili. Quali prospettive?”

“Fonti di energia rinnovabili. Quali prospettive?”

“Fonti di energia rinnovabili. Quali prospettive?”

sabato 07 Febbraio 2009 - 12:22

Convegno questa mattina alla Camera di Commercio

Si è svolto stamattina presso i locali della Camera di Commercio il Convegno organizzato dal Kiwanis Club Peloro con il sostegno di Banca Intesa San Paolo il cui tema è stato quello delle “Fonti di Energia Rinnovabili: Quali Prospettive”.

Durante i lavori, introdotti dal Chairman del Convegno dott. Tonino Brancato e dal Presidente del Kiwanis dott. Giovanni Tomasello, si è sottolineato come il tema, tuttora trattato in maniera poco diffusa, da qui a pochi anni catturerà l’interesse del pubblico e soprattutto delle grandi aziende, che dovranno trovare fonti alternative al petrolio, da cui dipendiamo per l’82% del nostro fabbisogno energetico e la cui autonomia potrà andare avanti per circa mezzo secolo ancora.

Dunque alternative al petrolio “Ma che siano sostenibili” – hanno sottolineato il prof. Rotondo, docente di Chimica presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Messina e dell’ing. Maria Elena Castelluccio, esperta in materia di energia e Fonti Rinnovabili – “perché lo sviluppo prevede anche un’etica, si deve assolutamente pensare anche alle generazioni future, per non perpetuare gli errori che il progresso ci ha fatto commettere fino ad adesso, ponendo poca attenzione all’impatto ambientale”.

Interessante l’intervento del prof. Antonio Senni, Dirigente Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che, dopo aver porto i saluti del Ministro all’ambiente Stefania Prestigiacomo e del direttore del dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, ha dato una spiegazione “antropologica” all’origine della nostra dipendenza dal “Dio Petrolio”: a partire dal Neolitico la società umana si è strutturata in vere e proprie classi sociali. Da un lato coloro che avevano a disposizione le fonti di energia, dall’altro coloro che avevano bisogno delle stesse.

Un processo protrattosi nei millenni e dunque è proprio da quel momento che nascono le guerre e le “corse al petrolio” che vede il mondo di oggi protagonista, in negativo.

Anche la politica messinese, siciliana e nazionale ha partecipato attivamente all’evento. Oltre al Deputato Regionale Cateno De Luca e il già citato patrocinio del Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, è intervenuto anche l’Assessore Regionale all’Industria Pippo Gianni, che durante il suo intervento ha sottolineato come, dall’insediamento della Giunta Lombardo si siano fatti passi in avanti, per la Sicilia, sotto il punto di vista energetico.

Innanzitutto l’approvazione del Piano Energetico Ambientale, che permetterà alla Sicilia di usufruire delle risorse che naturalmente detiene. Poi diversi protocolli d’intesa con i vari enti sul territorio, come ad esempio gli ospedali, che con incentivi si doteranno di impianti che sfrutteranno appunto le energie alternative e rinnovabili, su tutte quella solare. Se i siciliani raffinano il 40% del petrolio e producono il 20% dell’energia necessaria per il fabbisogno italiano e nonostante tutto pagano quanto, se non di più, del resto degli abitanti della penisola qualcosa non va come dovrebbe e il Governo Regionale è impegnato affinché ciò cambi: nei prossimi anni 10 miliardi di euro verranno spalmati in tutta la Sicilia, affinché la stessa di modernizzi e diventi un “Polo Energetico Europeo”.

(foto Dino Sturiale)

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